Che il Salisburgo sia più vigile di gara2 lo si capisce da subito. Gracnar si oppone alla prima incursione di Watkins, e appena superata indenne una superiorità, passa in vantaggio al 4:24 con Hughes, al termine di un’azione partita recuperando il puck a centroghiaccio. La sua staffilata dall’area d’ingaggio trafigge Zaba. Il goalie si riscatta opponendosi a Raffl. Il Vienna sa rendersi pericoloso e approfittare dei rari errori difensivi degli avversari. Al 13:06 lo fa Pushnik, che si porta verso la rete liberando il disco per Hartl, rapido a sfuggire ai difensori e insaccare.
All’inizio del terzo periodo l’inserimento di Bois non trova nessun compagno per la finalizzazione. Poco dopo arriva la punizione per il Vienna, e l’inizio del dominio Red Bull per il resto della gara. Duncan approfitta di un errore in fase di ripartenza, si lancia verso la porta e fa partire un missile terra-aria che vale il 3-1 al 44:14. Due minuti dopo lo imita Einrich dalla blu, trovando la deviazione di Raffl in superiorità numerica. Il 5-1 al 50:11 lo firma Walter, finta su Zaba dopo aver rievuto l’inivito di Beach, splendidamente smarcato da Pallestrang.
Il Vienna non ne ha più e il Salisburgo aspetta la sirena finale per pensare al primo match point da giocarsi. Potrebbe valergli la conquista della EBEL, infrantasi l’anno scorso sul Bolzano di Tom Pokel. Lo stesso Tom Pokel che al suo esonero aveva lasciato il Vienna tre le ultime posizioni del Pick Round. Il Vienna di Jim Boni ha saputo ricostruirsi e sudarsi la finale, ma la prossima gara è già l’ultimo treno per restare aggrappati ad una finale poco pensabile fino a qualche mese fa.
Red Bull Salisburgo – UPC Vienna Capitals 5:1 (1:1; 1:0; 3:0)
Reti: (1-0) 04:24 Hughes (Duncan, Sterling), (1-1) 13:06 Hartil (Pushnik), (2-1) 30:26 (power-play) Raffl (Heinrich, Trattnig), (3-1) 44:14 Duncan (Welser), (4-1) 46:43 Raffl (Heinrich, Sterling), (5-1) 50:11 Walter (Beach, Pallestrang)
Gara4: martedì 14/04