Mercato in subbuglio. I movimenti dei nostri ex

Mercato in subbuglio. I movimenti dei nostri ex

L’annuncio ufficiale del lockout NHL esplode come una bomba nel mercato dell’hockey mondiale. Le squadre più facoltose, disposte a sobbarcarsi i costi soprattutto delle assicurazioni dei giocatori della dorata lega nord-americana, stanno già facendo man-bassa dei grandi nomi. Soprattutto le realtà della KHL russa e delle nazioni d’appartenenza delle star europee. Tutto ciò, con la speranza degli interessati che lo sciopero duri il più a lungo possibile, innescherà un processo a catena tale per cui i rincalzi delle squadre più blasonate verranno girati in quelle minori, che a loro volta toglieranno spazio alle loro riserve che scenderanno a livelli più bassi… innalzando così il livello di tutti i campionati a tutte le latitudini. E’ a questi “esodati” che punteranno soprattutto le nostre squadre, che stanno vivendo un anno di austerity e cercheranno l’occasione di questi saldi autunnali imprevisti per piazzare qualche colpo.

In questo clima, negli ultimi giorni si sono avute notizie di vecchie conoscenze dell’hockey italiano. E’ strano a dirsi, ma tra queste c’è anche Jaromir Jagr, il giocatore forse più forte della storia della Repubblica Ceca, che dovrà aspettare per giocare la sua prima partita con i Dallas Stars (la 1843ª in NHL). L’ormai 40enne vincitore di tutto ciò che c’era da vincere tornerà nella sua città natale, Kladno, che l’ha cresciuto prima che, da 18enne, preparò il borsone per vincere subito la Stanley Cup a Pittsburgh. Jagr nell’HC Kladno s’è sempre sentito a casa rifugiandosi lì nei due precedenti lockout del 1994 e 2004. La prima volta però, veloce come una cometa, fece tempo ad illuminare il Palaonda in occasione della Final Four e finalissima del Sei Nazioni. Inserito in uno degli squadroni bolzanini più forti di tutti i tempi, al ceco bastarono pochi minuti per far capire chi era a dettare legge. In 6 partite il marziano venuto dall’NHL mise a segno 16 punti e con il Rouen al tappeto segnò indelebilmente il ricordo dei fan bolzanini.

I servizi Rai di Jagr a Bolzano
httpvh://www.youtube.com/watch?v=uUHnIKUt_ws

La rete del Ceco in finale contro il Rouen (da VB33)
httpvh://www.youtube.com/watch?v=A3lqDMfxSFc

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Trattasi di meteora in Italia anche quella di Paul Di Pietro. 100 partite in NHL (con Stanley a Montreal nel 1993), Di Pietro ebbe grande successo nei 13 anni in Svizzera soprattutto con Ambrì, Zugo e Lugano. Il canadese naturalizzato svizzero raggiunse i Vipers di Milano per i playoff del 2004. Una squadra già stellare dove Di Pietro non brillò a causa di malanni fisici che l’avevano colpito in quel periodo. Tre partite di finale e tre assist, tanto sono bastati per mettersi al collo la medaglia di campione d’Italia. A 42 anni Di Pietro spera ancora in un contratto in LNA (dove l’anno scorso vestì la maglia del Langnau) ma per adesso deve accontentarsi dell’offerta del Seewen, squadra neopromossa in Prima Lega.

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Alex Nikiforuk, tre anni in Italia con Pontebba e Valpellice, è tornato sul mercato. Ingaggiato nel mese di luglio dagli Iserlohn Roosters di DEL, il canadese dopo una lunga trattativa con la società ha acconsentito a sciogliere consensualmente il contratto prima della partenza della squadra allenata da Karsten Mende verso il primo impegno in campionato.

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A Torre Pellice era di casa anche Luca Frigo, 19enne nato a Moncalieri. Dopo una stagione passata oltreoceano in USHL con gli Omaha Lancers, l’ala destra della nazionale under 20 ha fatto il salto di qualità. Frigo giocherà in NCAA (una delle migliori leghe giovanili nord americane) con la Minnesota State University.

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Dopo 8 stagioni in Europa Brett Lysak torna nel Nuovo Mondo. Il 31enne canadese, a Milano per una stagione e mezza e uno scudetto, si trasferisce a Kalamazoo nel Minnesota per giocare con i Wings in ECHL. Lo scorso anno a Graz l’ex vipera è stato il secondo miglior cannoniere dei 99ers con 46 punti in 48 partite, ma gli stiriani chiusero la EBEL al decimo posto senza poter disputare i playoff.

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Matias Loppi l’Italia l’ha conosciuta durante la stagione 2003-04. A Caldaro (l’anno della A allargata) il finlandese realizzò 21 punti in 27 partite. Lasciati i sudtirolesi, l’oggi centro 32enne si accasò in Mestis finnica che lo lanciò poi a giocarsi 6 stagioni in massima divisione del suo Paese, ai Pelicans con una parentesi con l’HIFK. Lo scorso anno a Loppi è stata anche cucita sulla maglia la “A” di vice capitano, mentre nel 2006 giocò in linea con Kimmo Pikkarainen (ex Renon Milano). Con gli assi NHL in arrivo Loppi quest’anno giocherà in “serie B” finlandese con il KooKoo.

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