NHL Playoff 2012 : vittorie casalinghe ad Est, sconfitte ad Ovest

NHL Playoff 2012 : vittorie casalinghe ad Est, sconfitte ad Ovest

Passato il giro di boa della prima settimana, nella nottata appena trascorsa sono scese sul ghiaccio 4 compagini per ogni Conference. Se ad Est sono arrivate delle vittorie da parte dei padroni di casa, ad Ovest è avvenuto l’esatto contrario. Le vittorie dei Washington Capitals e dei New Jersey Devils hanno portato le serie in parità, mentre quelle dei St.Louis Blues e dei Phoenix Coyotes hanno permesso a quest’ultime franchigie di portare a 3 il numero di vittorie nella serie.

Bruins @ Washington 1-2 [1-1; 0-1; 0-0] / Serie : 2-2
di Nicola Tosin

Dopo le 7 reti regalate in gara 3, al Verizon Center è tornato in scena il copione visto nelle due gare disputatesi al TD Garden durante lo scorso fine settimana. Tale gara-4 è stata simile, per una serie di fattori, a gara-2 : tirata fino all’ultimo (ma senza la disputa dell’OT), con difesa totale dei Caps durante il primo periodo (dopo 10′ di gioco il tabellino diceva 10-1 Bruins, per quanto riguardava i tiri in porta) e un Braden Holtby da applausi. Le differenze le si possono trovare principalmente in un due punti : la rete iniziale dei capitolini e la pressione offerta, cosa mai vista in questa serie fino ad ora, dagli stessi padroni di casa nei 10′ finali della frazione centrale.
Gran merito dell’impostazione di questa partita, è dovuto alla rete siglata da Marcus Johansson (Laich) dopo 1’22” di gioco. Una partenza veramente inaspettata, che non ti permette di notare due rientri interessanti nel roster dei Caps : John Erskine (assente dal 12 Febbraio) e Mike Knuble (prima uscita sul ghiaccio in questa post-season).
Dopo 5′ dall’ingaggio iniziale, il dominio territoriale dei Bruins è ben definitivo e visibile a tutti. Nonostante ciò, e alla discrepanza abbastanza notevole di chances tra le due formazioni, il dominio degli orsi sembra essere sterile e privo di cattiveria. L’impostazione difensiva dei Caps subisce una variazione verso il 13° minuto, quando si rendono conto che è possibile attaccare i Bruins nel proprio terzo difensivo. Errore di vedute clamoroso, visto appunto l’impostazione data alla squadra nei precedenti 13′, e infatti lo pagano a caro prezzo : tramite un errore di Ovechkin nel terzo offensivo, i Bruins si trovano praticamente 3vs1 e per Rich Paverley (Campbell) è un gioco da ragazzi insaccare tra i gambali del giovane goalie, al minuto 13:12. Il periodo si conclude con una gestione vergognosa di un PP da parte dei Capitals.
Al ritorno dagli spogliatoi, la territorialità degli ospiti risulta ancora più limpida e dopo 5′ il totale dei tiri in porta è dannatamente imbarazzante : 24-5. Grazie ad un Braden Holtby monumentale, i ragazzi guidati da Dale Hunter riescono ad oltrepassare le difficoltà e a cambiare marcia a livello offensivo. La seconda parte della frazione è un assedio totale dei padroni di casa, dove la difesa avversaria deve compiere dei miracoli per mantenere al 100 la % riguardante il PK di serata. Niente può però durante l’altra inferiorità numerica, arrivata a 2’07” dalla sirena, visto che dopo 50” un perfetto diagonale di Alexander Semin (Aucoin, Ovechkin) trafigge Tim Thomas.
Gli ultimi 20′ offrono una parità dilagante e di occasioni vere e proprie se ne presentano veramente poche. Le più limpide si presentano sulle stecche di Keith Aucoin, dopo poco meno di 8′, e di Patrice Bergeron, durante gli ultimi istanti del match. A metà frazione arriva anche la prima ed unica penalità inflitta ai padroni di casa, ma la buona gestione degli orsi sbatte contro la tenacia difensiva dei capitolini. Chara e compagni provano spesso ad impensierire Holtby dalla blu, senza esiti positivi. Il forcing finale, composto anche dalla cattiveria che ha latitato per tutta la durata del match, non ha permesso ai Bruins di uscire dal Verizon Center di Washington D.C. con la terza vittoria della serie.
Ora si ritorna a Boston, per il primo step del back-to-back, visto che il TD Garden ospiterà gara-5 sabato 21 Aprile e il Verizon Center gara-6 il giorno successivo.

Devils @ Sunrise (Panthers) 4-0 [0-0; 1-0; 3-0] / Serie 2-2
di Miki Faella

Ed arrivò lo zampino di Martin Brodeur. Il 39enne goalie quebecois ha ri-scritto per l’ennesima volta gli annali dell’hockey, con il suo 24mo shootout in post-season. Nel match di giovedì, dove i suoi New Jersey Devils hanno battuto 4-0 Florida, ha letteralmente abbassato la saracinesca, chiudendo la serata con 26 parate. Nel primo drittel, i due team partono subito molto forte e si capisce che è serata hot per i Devils, sia in difesa, dove non concedono mai il rimbalzo davanti lo slot, e nelle brucianti ripartenze, dove trovano ampi spazi davanti alla blu senza però incidere. La musica non cambia nel periodo centrale ed i diavoli sfruttano al meglio il primo PP della gara, prendendo le misure a Clemmensen per poi affondare il colpo con Parise (Zajac; Zidlicky), al minuto 26:08, lesto a deviare di quel poco che basta il puck per portare in vantaggio i padroni di casa. La pressione di NJ non cala, mentre Florida vive di sussulti personali e le migliori occasioni passano per le stecche di Kulikov e Veersteg. Nonostante le buone idee, quest’ultimi si vedono respingere entrambe le conclusioni dall’ottimo Brodeur. In apertura del terzo drittel, i Devils mettono il sigillo al match : con Florida sbilanciata in avanti, alla ricerca del pareggio, gli attaccanti dei padroni di casa trovano ampi spazi e dopo un primo assalto andato a vuoto, farà seguito un micidiale uno-due che chiuderà le contese. Al 42:02 un polsino malefico di Bernier (Gionta; Brodeur) brucia Clemmensen, mentre al 43:35 un terrificante slap di Zajac (Clarkson; Salvador) non viene nemmeno visto in slow motion, rimandando la pratica a gara 5. Florida molla decisamente sul piano psico-fisico e al minuto 48:32, Kovalchuk (Harrold; Salvador) viene dimenticato dalla difesa ed in PP piomba lo score. A risultato già acquisito, è da standing ovation un glove-save di Brodeur che dice no per l’ennesima volta agli attaccanti delle pantere, in situazione di due contro uno.
La serie torna in Florida per un importantissima gara-5, con i Panthers che dovranno dimenticarsi in fretta di quest’ultima gara e tornare ai livelli delle precedenti sfide. I Devils, con un Brodeur così e se l’attacco non partorisce amnesie varie, possono dormire sonni tranquilli.

Coyotes @ Chicago 3-2 OT [0-0; 0-0; 2-2; 1-0] / Serie 3-1
di Thomas Valeruz

Si conferma una serie molto equilibrata quella che vede schierati gli uni contro gli altri i Blackhawks di Chicago e i Phoenix Coyotes: alla United Center Arena di Chicago, al quarto overtime in quattro match disputati sono però gli ospiti a spuntarla, conquistando la possibilità di giocarsi, tra le mura amiche, il primo match point.
Con l’assenza di Raffi Torres per i Coyotes, visto che dopo la richiesta di posticipare l’udienza (che si terrà proprio oggi, venerdì 20 Aprile) da pre a post gara-4 è automaticamente andato in contro ad una provvisoria squalifica a tempo indeterminato, in avvio di match sono i padroni di casa, come da pronostico, a fare la partita, impegnando il goalie Smith in più occasioni, prima con Bolland, poi con Toews e Bickell, senza però riuscire nell’intento di segnare. Unica velleità offensiva del primo periodo è sulle stecche di Vermette, che impegna un pronto Crawford. In avvio di secondo periodo però gli ospiti prendono coraggio, e dopo 1 minuto solo un grande intervento del goalie di casa nega la gioia del goal a Whitney, mentre nell’uno contro zero è Smith ad ipnotizzare Frolik, che gli spara sui gambali. Nel terzo periodo però i padroni di casa hanno un calo fisico e psicologico, e concedono una doppia marcatura agli ospiti: prima Oduja si fa rubare il puck in zona difensiva da Doan, il quale prima serve Withney, che spara a rete, ma sul successivo rebound il puck è recuperato dallo stesso Doan che batte Crawford in girata. Passano 30 secondi e arriva anche il raddoppio con Pyatt, abile a trasformare in goal l’assist di Vermette. I padroni di casa, sotto 2-0, hanno una reazione d’orgoglio e al 10.25 riescono ad accorciare con Morrison, che da posizione defilata supera Smith con un potente slap. Al 18.25 sono nuovamente i Blackhawks a segnare, agguantando il pareggio grazie all’abilità di Frolik, che recupera un puck vagante in situazione di mischia e lo deposita in rete. La contesa va all’overtime, ma dopo soli 2 minuti Boedker salta Leddy, e a tu per tu con Crawford non perdona, mettendo la parola fine al match. Le due compagini non avranno nemmeno il tempo d riprendersi, sabato 21/4 ci sarà gara 5, che potrebbe decretare il passaggio al turno successivo dei Coyotes o tenere vive le speranze dei Blackhawks.

Blues @ San Jose 2-1 [1-0; 0-0; 1-1] / Serie : 3-1
di Giovanni Catollo

Vincendo anche gara 4 nella Shark Tank per 2-1, i St.Louis Blues si portano sul 3-1 nella serie e sabato avranno la possibilità di chiudere i conti sul ghiaccio amico. Il tema di questa serie continua anche nella seconda partita che si disputa a San Jose: gli Sharks hanno le polveri bagnate e non riescono a superare un Elliott decisamente attento, aiutato anche dai propri difensori che ingabbiano gli attaccanti degli Sharks.
Todd McLellan mischia le linee offensive spostando Couture in prima linea insieme a Thornton e Pavelski mentre Marleau, ancora a secco di punti in questa serie, viene retrocesso in seconda linea ma il risultato non cambia. Dopo un inizio senza grosse occasioni da rete i Blues passano in vantaggio al 7.12 con Crombeen che sorprende Niemi con un tiro in diagonale che passa sopra la spalla dell’estremo difensore finnico degli Sharks. Il primo periodo non vede altre marcature e termia con il conto dei tiri di 8-7 in favore dei Blues.
Nel secondo periodo gli Sharks appaiono più convinti ed incisivi: Couture si presenta solo davanti a Elliott ma non riesce a superarlo. San Jose insiste e crea numerose altre occasioni da rete ma il pareggio non arriva.
L’ultimo terzo vede sempre gli Sharks in attacco ma Elliott non corre particolari rischi. Al dodicesimo minuto arriva invece la rete che decide l’incontro: la realizza McDonald, dopo una paurosa mischia davanti a Niemi, e gli arbitri la convalidano dopo aver consultato il video review. Nel finale San Jose trova la rete della bandiera grazie a Thornton, quando mancano solo 67 secondi al termine dell’incontro e con l’uomo in più sul ghiaccio.
A questo punto a St.Louis manca davvero poco per passare il primo turno dei playoff, cosa che non succedeva da 8 anni. Gli Sharks dovranno infatti vincere consecutivamente le prossime tre partite contro un avversario battuto quest’anno una volta sola in otto incontri, e la cosa pare molto difficile….

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