Un Ambrì da sogno spazza via la capolista Zugo

Un Ambrì da sogno spazza via la capolista Zugo

(Com. stampa HC Ambrì Piotta) – Ambrì – Non finisce più di stupire questo magnifico Ambrì, che dopo aver – per la prima volta in tre anni – conquistato tre vittorie di fila, ha inflitto un pesantissimo 5-1 alla capolista Zugo davanti a oltre 4’500 spettatori festanti. Grazie ai tre punti conquistati in questa difficile sfida – ricordiamo che questa è stata la prima sconfitta in campionato degli ospiti – la truppa di Constantine ha inoltre lanciato un chiaro segnale in vista del derby.

In avvio, la partita sembrava una di quelle proibitive ed il compito dei biancoblù è stato reso ancora più difficile dalle molte assenze, su tutte quelle di Kutlak (malato) e di Duca. Obbligato quindi l’assetto messo in pista da Kevin Constantine, che per sopperire alla mancanza del forte ceco ha reintegrato in rosa Uinter Guerra ed in attacco ha inserito Landry come spalla di Westrum e del giovane Grassi.

Quando poi, dopo un lungo periodo di pressione leventinese, gli ospiti hanno sfruttato un errore avversario e si sono portati avanti, la frittata sembrava fatta. Invece la reazione dei padroni di casa è stata veemente ed ha portato alle reti di Botta, Noreau, Landry, Pestoni e Lakhmatov, che supportate da una grande difesa hanno così deciso il derby del Gottardo.

Il reparto difensivo, appunto, ha offerto una prestazione d’altri tempi, riuscendo a gestire senza troppe difficoltà le folate offensive di una formazione che tra le molte stelle può annoverare talenti del calibro di Brunner e Metropolit, dando prova di grande maturità. Si è soprattutto distinta la coppia formata da Kobach e Noreau, con lo svizzero che ha ritrovato un livello di gioco degno dei tempi migliori.

Il canadese, dal canto suo, è già l’elemento chiave di questa squadra. Grandissima visione di gioco – ispiratore di ben due reti, delizioso il passaggio a tutta pista per il 4-1 di Pestoni -, tanto pattinaggio ed un tiro di grande potenza lo rendono il vero motore dell’Ambrì. Innegabili inoltre le doti di leader; Noreau è sempre sul ghiaccio nei momenti importanti e lo si vede spesso incoraggiare i compagni.

Il top scorer non è però stato l’unico giocatore d’importazione a fare la differenza, anche gli altri hanno infatti disputato una partita di tutto rispetto. Westrum ha dato segni di ripresa, dando spettacolo grazie ai suoi lampi di genio; Kariya ha svolto un importantissimo lavoro in fase di copertura e Landry, oltre ad aver segnato, ha fatto sentire tutto il suo peso e la sua esperienza nei momenti critici.

L’unica nota dolente della serata è stata il pessimo comportamento messo in mostra dalla compagine ospite a risultato ormai acquisito. Nei minuti finali, Rüfenacht e Wozniewski hanno infatti sfogato tutta la loro frustrazione attaccando i giocatori di casa con cariche proibite e rischiando seriamente di infortunarli. Se lo Zugo vuole diventare davvero una grande squadra, deve imparare a prendere le sconfitte con più filosofia.

Reto Sormani

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