Cinque giorni sicuramente importanti per l’integrazione dei nuovi giocatori dentro e fuori dal ghiaccio e per consentire a Barry Smith di farsi una prima idea sulla rosa a disposizione.
Nella finale per evitare l’ultimo posto, ad un orario da Coppa Spengler (14.00), i burgundi si sono imposti per 3-2 contro un Lugano che ha iniziato bene ma che pian piano ha perso lucidità. Lo si è visto sia in fase offensiva, con diverse reti “facili” non realizzate sia in fase difensiva con alcuni errori individuali.
Non va peraltro dimenticato che i bianconeri, che hanno lasciato a riposo Vauclair e Niedermayer e hanno schierato Aebischer tra i pali, hanno disputato tre partite in 44 ore.
Le due segnature ticinesi sono giunte entrambe in situazione di superiorità numerica: con Romy ad aprire lo score e Sannitz a chiuderlo.
Insomma, un campo d’allenamento certamente utile. Che ha lasciato intendere il potenziale dei singoli e del gruppo ma che ha anche chiarito a tutti che il lavoro da fare per applicare un sistema di gioco solido e per trovare la chimica giusta nelle linee sarà ancora parecchio.
Torneo Les Hockeyades (Le Sentier)
Finale 5°-6° rango
Lugano-Friborgo 2-3 (1-0, 0-2, 1-1)
Lugano: Aebischer; Hirschi, Ulmer; Blatter, Nummelin; Ronchetti, Nodari; Schlumpf, Kienzle; Rintanen, Conne, Bednar; Domenichelli, Kamber, Steiner; Romy, Sannitz, Jörg; Reuille, Burki, Profico
Assenti HCL: Vauclair, Niedermayer, Kostner (rotazione), Murray (inf.), Bullo, Grassi (Elite), Simion, Balmelli (U18)
Reti: 9.50 Romy (Sannitz, Bednar, esp. Abplanalp) 1-0, 24.40 B. Plüss (Sprunger) 1-1, 25.23 Hasani (Gamache, Dubé, esp. Hirschi) 1-2, 44.13 Jeannin (Sprunger, esp. Domenichelli) 1-3, 51.11 Sannitz (Nummelin, esp. Hasani) 2-3
Penalità: 5 x 2’ contro entrambe le squadre