EV Bozen 84 – Real Torino 3:14 (1:2, 0:7, 2:5)
(com. stampa EV Bozen 84) – Non era decisamente giornata. Per niente. Basti pensare che alle ore 18.10, a causa di alcune comunicazioni tra Comune e Federazione che a definire meschine è poco non si sapeva se la partita avrebbe potuto essere disputata al Palaonda o meno benchè l’EVB fosse in possesso di una regolare autorizzazione. Sulle trame nel sottobosco rimandiamo all’apposito articolo.
La Sill, si sà, non è ancora omologata perché certi lavori, di cui alcuni chiesti dalla Provincia già nell’ottobre del 2009, non sono ancora stati eseguiti. Questo il motivo per cui la dirigenza biancoblu ha chiesto ed ottenuto lo spostamento della partita al Palaonda. Alla fine dopo una serie di e-mail e mille telefonate con i vertici della Federazione e l’ufficio sport comunale la partita si è giocata.
Con Manuel Basso, Andrea Cremonini e Manuel Schatzer assenti tre pedine importanti della difesa. In attacco assente Hannes Hölzl squalificato per due giornate per “eccessiva sportività” (anche in questo caso, leggete l’apposito articolo. La partita inizia bene per i Weasels, anche se appena 20 secondi dopo il primo ingaggio il Real sfiora già il vantaggio. Soprattutto la prima linea dei padroni di casa (si fa per dire) composta da Christian e Martin Pircher e Markus Malfertheiner crea pericoli per il Real. Non a caso parte da loro il primo acuto. Al 7° il disco passa da Malfertheiner e Martin Pircher che mette in gioco il fratello Christian il cui fendente si insacca alle spalle di Marcello Platè. Per i Weasels una prima: son erano mai andati in vantaggio in questo campionato.
La gioia dura ca. 1 minuto. Fino a ché Aleksander Petrov sfrutta una indecisione difensiva e pareggia i conti. Al 12° il Real Torino reclama i tre punti in palio andando in vantaggio con Nicolò Ceretto. I Weasels non demordono e creano alcuen occasioni interessanti. La prima frazione si chiude sull’1:2. Non male per la cenerentola. E’ nuovamente la frazione centrale che rovina tutto.
Il Real accelera e mette spesso in crisi la retroguardia dei Weasels orfana dal secondo tempo anche del giovane talento Lorenzo Casetti. Davide Mantovani mette a segno l’1:3 al secondo minuto della frazione centrale seguito a ruota da Julius Sincovic al 4°, Aleksandr Petrov all’ 8° e Jussi Laine al 9°. I Weasels dimostrano segni di cedimento. Per Andrea Schina, all’11°, non è un problema mettere a segno la rete dell’1:7. Lo emula ancora Julius Sincovic al 12°. Sull’1:8 Martin Profanter lascia la gabbia per Fabian Obexer. A 20 secondi dal termine David Stricker batte anche lui. Sul parziale di 1:9 si va al secondo riposo. Ora è necessario ritrovare la concentrazione e non dimenticarsi della saggezza di Pierre De Coubertin, il padre delle Olimpiadi moderne.
Weasels infatti nuovamente concentrati nella frazione conclusiva con Markus Malfertheiner a segnare il 2:9 dopo 2 minuti di gioco. L’EVB ritrova la vena anche grazie a Obexer che risponde bene alle sollecitazioni del Real. D’altronde però il Real non è in ferie. Lo dimostra Julius Sincovic all’8° segnando il gol del 2:10. Una situazione di superiorità numerica non viene sfruttata dai Weasels benchè il fraseggio non sia niente male. L’eccessiva spavalderia però non paga e Aleksadr Petrov prima (al termine sarà il migliore del Real con 8 punti all’attivo) e David Stricker poi puniscono i Weasels. Al 12° i suppertore dei Weasels applaudono il terzo gol dei loro beniamini. Segna Franz Josef Plankl su assist di Christian Pircher. Un gol di pregievole fattura. Al 16° David Stricker sguscia via al 17enne difensore Michele Volcan sulla blu “amica” e fa 13. E’ l’unica sbavatura della giovane promessa altrimenti autore di una prova magistrale. Chiude i conti Andrea Ricca segnando il 3:14 a un secondo dalla fine. Conclusioni: Basso, Cremonini e Schatzer non sono pedine da sostituire facilmente con tutta la buona volontà dei giovani che avranno tutto il tempo di crescere. Anche un giocatore disposto al lavoro sporco come Hannes Hölzl avrebbe dato maggiore stabilità ai Weasels. Quando dalla prossima settimana si aggregerà Lukas Korycansky la difesa dovrebbe acquisire maggiore peso. Sorpresa positiva (ma in fondo ci avremmo anche scommesso) Michele Volcan, la terza “scoperta” dei Weasels dopo l’altro 17enne Lorenzo Casetti e Andrea Cremonini nella ancora giovane stagione.
Per i fatti prima della partita sono doverosi i ringraziamenti della società al direttore dell’ufficio sport Gabriele Bucalo, al Vicepresidente della FISG Karl Linter e al Presidente del Comitato Alto Adige Christian Trettl. Senza il loro impegno personale, avremmo probabilmente assistito a uno degli scandali più incresciosi dell’hockey italiano. Ma le conseguenze dovranno comunque esserci.
(com. stampa Real Torino) – Dopo le contraddittorie informazioni del pomeriggio con il continuo rimbalzo fra Palaonda e Sill, EV Bozen – Real si gioca sullo storico ghiaccio della prestigiosa arena bolzanina, in uno dei templi dell’hockey italiano.
Vero proprio esordio per la formazione piemontese al Palaonda, ma di fronte non c’è il Bolzano, ma i White Weasels, volenterosa formazione di giovani talenti locali alle prime uscite in serie A2.
Il Real si presenta in pista con alcune novità rispetto alle ultime uscite: esordio per Julius Sinkovic e fermo in turnover Frank Defrenza che però giocherà stasera a Bolzano con il farm team Valpellice in Bolzano – Valpe essendo stato chiamato dalla squadra valligiana.
Altri innesti sono Andrea Schina, gioiellino del vivaio e Riccardo Corio, prodotto del vivaio locale, attualmente impegnato con il Real in serie C interregionale.
Zurek schiera sul ghiaccio Stricker-Petrov-Pace-Sekula-Moro, Mantovani-Coco-Sinkovic-Durand Varese-Laine e Schina-Corio-Ceretto-Bonnet con difesa a girare a 5 ed in attacco movimenti fra Ceretto,Pace e Mantovani con inserimenti per Ricca.
La partita è assolutamente monotematica: il Real stravince sia come goal (14-3), come tiri e come possesso di disco. Tutto facile dunque?
In realtà il bicchiere è pieno a tre-quarti, i 3 punti erano essenziali e da incamerare subito, e sebbene il risultato non sia mai stato messo in discussione, i torinesi cedono con troppa facilità ad errori di ripartenza nel proprio terzo, subiscono 3 reti dai bolzanini (unica formazione fin’ora n.d.r.) e dopo aver consolidato il risultato cercano con insistenza punti personali più che gioco corale.
A poco servono i rimproveri dell’allenatore… peccati di gioventù non gravi, certo, ma concedibili solo in funzione della reale forza dell’avversario, perlatro sempre determinato, onorevole in pista nonostante il risultato e meritevole di un plauso per impegno e grinta.
La cronaca è una sequenza di goal, a cui tuttavia i bolzanini danno un contributo alla pari del Real per i primi 10’, poi il divario tecnico e la condizione fisica vengono fuori e la partita non ha più storia.
Al 7’ è proprio la formazione alto atesina a passare in vantaggio: brutto disco perso da Mantovani in difesa, puck bolzanino e stoccata sotto porta da parte di Pircher che realizza.
Il Real risponde subito: Moro a Sinkovic che apre a sinistra per Petrov che batte in porta: 1-1.
Al 12’ il Real passa a condurre un periodo equilibrato: da Durand Varese a Moro, passaggio in powerplay a Ceretto che slappa dalla blu e sfruttando il traffico davanti porta insacca: 1-2.
Dopo il the della prima frazione è la seconda a creare il divario: il Real gioca davvero bene per 10’ e mette le mani sulla partita, poi cede all’accedemia; 22’: Ceretto-Mantovani insaccando in velocità fanno il 3-1, 2 minuti dopo è Sinkovic servito dalla linea Petrov-Stricker a insaccare il poker; al 28’ Petrov spara in porta un bolide all’incorcio su assist da dietro porta di Sinkovic in collaborazione con Stricker… e sono 1-5.
Passa un altro minuto e il punteggio, divenuto tennistico, si assesta sull’1-6: Laine in powerplay realizza dal cerchio d’ingaggio e pochi secondi dopo è la resa definitiva: l’esordiente Schina insacca in mischia dimostrandosi rookie d’eccezione. Ma il periodo non è finito: al 32’ Sinkovic ed al 39’ Stricker realizzano i goal che pone il parziale su un annichilente 0-7.
La frazione conclusiva, vede un Real in calo di concentrazione e mostrare ancora incertezze difensive: al 41’ Malfertheiner è bravo a sfruttare l’indecisione della retroguardia torinese e insaccare davanti allo slot il 2-9, ma fra un goal e l’altro è solo la scazzottata Pircher-Pace a distrarre il pubblico (2+2 a testa n.d.r.) perché poi Petrov, su assist di Schina e di Ricca realizza la decima marcatura, seguita dall’ennesimo goal di Sinkovic su assist del possente centro estone. Alle marcature si aggiunge al 50’ Capitan “The Rocket” Stricker che lanciato da un dump balistico di Petrov, s’invola in uno contro zero e non ha pietà di Obexer infilano la 12° marcatura.
Solo Plankl al 52’ rialza la testa forzando una difesa sorniona e infilando Platé in 1 contro 0, poi il tema torna ad essere ricorrente: ancora Stricker al 55’ in uno contro zero e conclude la serata uno slap di Ricca che s’insacca sulla sirena: 3-14.
Evidenti i punti della prima linea torinese (3 goal e 5 assist per Petrov, 3 goal e 3 assist per Stricker e 3 goal e 2 assist per Sinkovic all’esordio n.d.r.), supportati da alcune giocate delle altre linee che però, confermano, che se non concentratissimi rischiano di subire contro qualunque avversario.
Onore ad EV Bozen che non si risparmia, mentre per i torinesi ora il confronto contro la “maledizione Weasels”, secondo cui ogni formazione che ha battuto i bolzanini quest’anno, ha perso nella partita successiva. Sarà la volta in cui smentire la leggenda? Per vederlo, appuntamento sul lago di Caldaro domenica 17 alle ore 18:30.