di Alessandro Seren Rosso
La prima squadra finalista della Champions Hockey League è stata decisa nel tardo pomeriggio italiano alla conclusione della prima semifinale, il derby russo tra Salavat Yulaev Ufa e Metallurg Magnitogorsk. All’andata finì 2-1 con i gol di Blatak e Perezhogin per il Salavat, Kaigorodov per il Metallurg, ed anche questa volta la squadra in trasferta si è aggiudicata l’incontro. Con una piccola differenza: questa volta c’era in palio la qualificazione alle finali ed il conseguente bonus da almeno 500.000 euro.
Il Metallurg ha saputo approfittare dell’eccessiva confidenza degli avversari che hanno provato ad addormentare il gioco in modo da ottenere il massimo con il minimo sforzo, ma qualcosa non ha funzionato ed il Salavat è stato preso in contropiede da un avversario agguerrito e determinato fino in fondo, in grado di batterli nei tempi regolamentari in modo da mandare tutti ai rigori, dove gli ospiti hanno nuovamente prevalso accasandosi così alla finale in programma contro i vincitori del match tra Espoo Blues e Lions di Zurigo.
Dopo un primo tempo terminato a reti inviolate per lo più grazie agli interventi del portiere del Metallurg Ilya Proskuryakov la squadra campione di Russia in carica ha trovato il vantaggio al ventisettesimo con una sassata di Tverdovsky dalla blu, non vista in tempo dal portiere.
Dopo il gol del vantaggio – come detto – la squadra di Mikhalev ha abbassato il ritmo cercando di vivere di rendita, sentendosi già in finale forti del relativo doppio vantaggio e nei dieci minuti abbondanti di secondo tempo rimanenti gli avversari non hanno fatto nulla per ribaltare il punteggio.
La probabile strigliata di Belousov negli spogliatoi ha sortito il suo effetto: dopo una grande doppia parata di Eremenko su Zavarukhin, al quarantatreesimo Kudrna vede Marek dietro porta, il campione ceco vede un cattivo posizionamento di Eremenko e con un mix di fortuna, coraggio ed abilità sorprende il portiere facendogli sbattere il disco sul gambale.
Dopo il pareggio il Metallurg va all’arrembaggio e dopo soli trenta secondi va in vantaggio con un tiro secco di Platonov. I padroni di casa accusano il colpo e pur cercando il pareggio sono visibilmente alle corde. Al cinquantatreesimo il Salavat lascia un contropiede ad Igor Mirnov – tra i migliori al mondo nell’uno contro uno – il quale infila Eremenko tra i gambali per il definitivo 3-1.
Come da regolamento la serie è quindi in parità, sono perciò necessari i rigori per stabilire la squadra vincitrice.
Il primo tiro è per il Metallurg, Marek non sbaglia. Dall’altra parte invece Tereschenko non trovava il bersaglio. Il secondo tentativo del Metallurg andava nuovamente a segno grazie a Mirnov, mentre la parata di Proskuryakov su Perezhogin concludeva definitivamente la semifinale.
A questo punto, chiunque sarà l’avversaria, il Metallurg Magnitogorsk è il candidato numero uno alla vittoria della prima Champions’ League.
Salavat Yulaev Ufa – Metallurg Magnitogorsk 1-3 (0-0; 1-0; 0-3) Rigori 0-2
27:45 1-0 Oleg Tverdovsky (Vitaly Proshkin, Alexei Tereschenko) PP
43:58 1-1 Jan Marek (Jaroslav Kudrna)
44:22 1-2 Denis Platonov (Igor Mirnov)
53:30 1-3 Igor Mirnov
Sequenza rigori:
Marek (Metallurg) – goal 0-1
Tereschenko (Salavat) – parato 0-1
Mirnov (Metallurg) – goal 0-2
Perezhogin (Salavat) – parato 0-2