ALLEGHE – PONTEBBA: 1-2 (0:0)1:1)(0:1)
Nulla da fare per i padroni di casa che si devono arrestare d’innanzi a una squadra compatta e molto affiatata. Nel roster dell’Alleghe sono assenti ancora Manuel De Toni e Jakobsen per infortunio, ma vengono recuperati Nicola Fontanive e il difensore Giallonardo.
Il primo tempo termina a reti inviolate. Entrambe le squadre si studiano a vicenda cercando di non scoprirsi troppo: azioni pericolose non si sono viste per tutta la frazione e qualche tiro insidioso viene prontamente fermato dai due estremi difensori. La partita non sembra promettere molto e per iniziare a sudare un po’ ( forse più per il nervoso che per altro) bisogna attendere la ripresa.
Gli animi lentamente iniziano a surriscaldarsi e per i giocatori del Pontebba il fischietto comincia a suonare un po’ troppo spesso. Niente da dire: l’Alleghe si vede davanti a sé una serie di ghiotte occasioni in superiorità numerica che non riesce proprio a sfruttare. Non c’è nessuna intesa sotto porta e il pubblico, dopo vari tentativi offensivi biancorossi, inizia a sconfortarsi al 22.53 quando Aquino, approfittando di una difesa alleghese sbilanciata, realizza la prima marcatura. Le civette si fanno sotto e continuano imperterrite ad attaccare ma non c’è nulla da fare: il dischetto non ne vuole proprio sapere di entrare. Ci provano prima Giallonardo e poi Lino De Toni a sfondare la difesa avversaria ma senza nessun esito positivo. L’Alleghe non sfrutta nessuna delle sei superiorità numeriche a disposizione e neanche i 48 secondi con due uomini in più sul ghiaccio riescono a far quadrare i conti. Bisogna aspettare addirittura il settimo power play per vedere le braccia della squadra alleghese alzarsi al cielo. Grazie alla tanto sperata intesa fra Harder e Bilotto, Wiklander toglie un macigno dalle spalle della propria squadra e lascia respirare un po’ i compagni. Le aquile comunque non si tirano indietro e chiamano in causa Groeneveld svariate volte, il quale però si fa sempre trovare pronto. L’ennesima superiorità alleghese si frantuma quando Harder si fa beccare per ritardo del gioco riportando le squadre in parità numerica e sfumando un’altra possibile occasione.