Secondo turno senza sorprese

Secondo turno senza sorprese

di Davide:

soffia il vento dell’est sul secondo turno di Continental Cup, giocato in questo weekend e spalmato su tre gironi: il gruppo C era di scena a Rouen, Francia, il D in Polonia a Oswiecim – ennesima scelta incomprensibile della IIHF visto che non partecipava la squadra di casa ma il Cracovia e infatti l’affluenza degli spettatori è stata nulla – mentre a Elektrenai, in Lituania, si giocava il gruppo E.
Ora i vincitori dei tre gruppi sono attesi alla trasferta di metà novembre a Minsk, in Bielorussia, dove si giocherà il girone di qualificazione finale con i padroni di casa dello Yunost già qualificati, che determinerà la squadra che volerà in Ungheria per le finali, in programma a gennaio.

Vediamo in breve cosa è successo nei tre gironi.

Gruppo C

Organizzazione impeccabile dei francesi del Rouen, con copertura televisiva di ogni match e live aggiornatissimo su internet, molto pubblico alla "patinoire" a incitare i beniamini locali che provano a compiere un’impresa in un girone obiettivamente non alla loro portata: la corazzata Red Bulls Salisburgo ed i danesi del Sonderjyske si rivelano troppo forti, lasciando al Rouen solo i tre punti contro i modesti inglesi del Nottingham, battuti nella prima giornata per 6-2. Proprio l’altro match del primo turno si rivelerà decisivo: in una bella sfida i danesi, trascinati dall’ex-Cortina Peter Strom e dal canadese David Burgess, giocatore molto interessante, rimontano negli ultimi 10 minuti due reti al Salisburgo, chiudendo 4-4 i tempi regolamentari e portando la sfida ai rigori, dove prevalgono l’esperienza e la classe degli austriaci, che possono contare su campioni come Juha Lind, Darby Hendricsson e un buon numero di nazionali. Come detto, il punto perso dai danesi in questo match rimarrà decisivo, visto che poi entrambe le squadre vincono le altre due partite, con i "tori" austriaci che corrono qualche rischio solo nella gara con il Nottingham, quando gli inglesi si portano dal 3-0 al 3-2, prima di cedere fino al 5-2 finale.

Risultati e classifica:

Sonderjyske – Red Bulls Salzburg 4:5 (0:1,1:1,3:2,0:0,4:5)
Nottingham Panthers – Rouen Dragons 2:6 (0:3,0:1,2:2)
Red Bulls Salzburg – Nottingham Panthers 5:2 (3:0,0:2, 2:0)
Rouen Dragons – Sonderjyske 2:5 (1:2, 1:2, 0:1)
Nottingham Panthers – Sonderjyske 2:4 (0:1,0:2,2:1)
Rouen Dragons – Red Bulls Salzburg 0:6 (0:0,0:4,0:2)

Red Bulls Salzburg pt. 8
Sonderjyske pt. 7
Rouen Dragons pt. 3
Nottingham Panthers pt. 0

Gruppo D

Di scena come detto a Oswiecim, presentava una vittima sacrificale, gli spagnoli del Puigcerda, due squadre che si giocavano il primo posto – i kazaki del Kazakhmys e i polacchi del Cracovia – ed una possibile sorpresa, i romeni della Steaua. Anche in questo caso ha deciso tutto lo scontro diretto tra le favorite, che poi hanno vinto anche il match con la Steaua (quello con il Puigcerda era scontato), ed il Cracovia, squadra costruita proprio per tentare l’assalto alla Continental, con gli esperti slovacchi Marec Pinc e Richard Hartmann come punte di diamante e l’ex Milano Leszek Laszkiewicz, ha gettato al vento l’occasione a suo modo storica. Avanti 2-0 con reti di Csorich e Pinc nel secondo periodo, i polacchi hanno forse sentito le gambe tremare e gli esperti kazaki, realtà emergente dell’hockey ex-sovietico ma con un roster di etrà molto alta, con il tipico gioco di quelle parti, molto poco spettacolare ma concreto, hanno rimontato con Aleksandr Filippov ed il russo Konstantin Kasatkin, prima di mettere la freccia per il sorpasso definitivo, con l’altro russo Aleksei Fetisov. Al 59’24 a porta vuota, arrivava il 4-2 finale che in pratica decideva non solo la sfida ma, come detto, anche il girone. Discreta la figura della Steaua, dove si è visto l’ucraino ex Valpellice Andrei Butochnov, che ha giocato bene contro i kazaki e anche rischiato di sgambettare i polacchi, portandosi prima sull’1-0 e poi sul 2-1, prima di cedere di schianto nel terzo priodo per il 6-2 finale. Gita fuoriporta, invece, per gli spagnoli, che hanno lasciato un segno solo nella prima giornata, quando si è dovuta posticipare la loro gara contro la Steaua, poi persa 10-1, perchè i bagagli con le divise di gioco sono arrivate in ritardo, sperdute su qualche aereo.

Risultati e classifica
Cracovia Krakow – Kazakhmys Satpaev 2:4 (0:0, 2:2, 0:2)
Puigcerda – Steaua Bucharest 1:10
Cracovia Krakow – Puigcerda 6:2 (1:0, 1:0, 4:2)
Kazakhmys Satpaev – Steaua Bucharest 4:1 (1:0, 2:1, 1:0)
Cracovia Krakow – Steaua Bucharest 6:2 (0:1,2:1,4:0)
Kazakhmys Satpaev – Puigcerda 12:0 (4:0, 8:0, 0:0)

Kazakhmys Satpaev pt. 9
Cracovia Krakow pt. 6
Steaua Bucharest pt. 3
Puigcerda pt.0

Gruppo E
Il gruppo dai contenuti tecnici più modesti, visto che presentava due outsider totali, i padroni di casa dell’Energija, unica squadra porfessionistica lituana, che partecipa, con scarsi risultati, al campionato lettone, ed i serbi del Partizan, arrivati fino a qui nel modo scandaloso che abbiamo riporato. Le due compagini che potevano alzare il livello, gli ucraini del Sokol Kiev, frequentatori abituali della Continental e i lettoni del Riga2000, brillanti finalisti l’anno passato, sono in realtà squadre in profonda crisi economica, nelle quali tutti i migliori giocatori sono partiti e rimpiazzati da giovani o atleti a fine carriera. Colpisce soprattutto la caduta del Riga, fino a questa estate squadra ambiziosissima e che si è trovata improvvisamente senza il suo sponsor principale e costretta a rinunciare alla partecipazione al campionato bielorusso, dove si presentava con propositi addirittura di vittoria finale. Più "normale" la crisi del Sokol, in un paese come l’Ucraina dove gli investimenti nell’hockey sono sempre minori: partecipazione alla lega bielorussa in forse fino all’ultimo e garantita solo dall’intervento personale del sindaco di Kiev, ma roster davvero modesto, con risultati conseguenti, leggi sconfitte in serie.
In questo panorama poco allegro era logico che uscisse un girone senza troppo spettacolo, con Riga e Sokol a maltrattare pesantemente i poveri serbi ed i lituani e giocarsi tutto nello scontro diretto, che è stato almeno molto tirato: i lettoni si sono portati in vantaggio per due volte, con Andrejs Ignatovics – uno dei pochi giocatori rimasti dall’anno passato, ma un classe ’71 – e poi con Edgars Zaltkovskis dopo il primo pareggio ucraino. Ma i "falchi" – questo il significato della parola Sokol – hanno sfruttato al meglio i power play e dai tiri di due difensori sono arrivati il pareggio, firmato da Yuri Lyaskovsky e poi la rete del 3-2 finale al 54.28 con l’ex Torino Evgeny Emelyanenko. Una boccata di ossigeno per le casse del Sokol, un triste addio per il Riga.

Risultati e classifica

Sokol Kiev – Partizan Belgrade 11:0 (4:0,5:0,2:0)
Energija Elektrenai – Riga 2000 3:8 (1:3, 1:2, 1:3)
Energija Elektrenai – Sokol Kiev 1:10 (0:5, 0:3, 1:2)
Riga 2000 – Partizan Belgrade 8:0 (3:0, 2:0, 3:0)
Sokol Kiev – Riga 2000 3:2 (0:1, 1:1, 2:0)
Energija Elektrenai – Partizan Belgrade 6:4 (1:2, 3:2, 2:0)

Sokol Kiev pt.9
Riga 2000 pt.6
Energija Elektrenai pt. 3
Partizan Belgrade pt.0

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