Le Vipere mordono le Aquile

Le Vipere mordono le Aquile

di Filippo Restelli

Milano-Pontebba 7-1 (2:1)(3:0)(2:0)

Lo scontro al vertice pone di fronte il Milano ed il Pontebba, uniche due squadre a punteggio pieno ed imbattute pur avendo già effettuato il turno di riposo. Discreta la presenza di pubblico, tra cui circa una ventina di sostenitori delle Aquile per una partita che si svolge per la prima volta nel massimo campionato.

Pronti, via, Pontebba in vantaggio. E’ il minuto 2:30 e DeFrenza non si fa intimorire da Eriksson e lo batte con una bella finta. Immediata la reazione dei campioni in carica, che dopo solo un minuto e dieci secondi, con una bella combinazione Helfer-Savoia-Iannone nel terzo d’attacco, ristabiliscono subito la parità.
Da qui in poi il primo periodo procede molto piacevolmente anche se senza marcature. La prima linea d’attacco milanese, a differenza di martedì, trova delle difficoltà ad inserirsi nelle maglie della difesa avversaria, e non a caso la migliore occasione capita a Savoia che coglie una clamorosa traversa a metà tempo. Di contro il Pontebba pressa e pattina molto bene, e cerca di impensierire i meneghini con ripartenze che vengono però ben domate dalle due linee di difesa milanesi. Quando ormai il pubblico si avvia verso i bar per la consueta birra dell’intervallo, Helfer, poco entro la blu, raccoglie un invito al bacio di Chitarroni e spara un bolide basso sul secondo palo contro cui Dall’Olio nulla può: 2 a 1 e la rolba fa il suo ingresso sul ghiaccio per la prima volta.

Appena iniziato il secondo periodo il Milano allunga, sfruttando una superiorità numerica. E’ Lehtonen a ribadire in rete una conclusione di Savoia non trattenuta dal pur bravo Dell’Olio.
Poco dopo lo stesso difensore milanese commette una grossa ingenuità durante una uscita dal terzo difensivo. Ne beneficia Margoni, che però viene ottimamente fermato da Eriksson. Gol mancato, gol subito: al minuto 7:47 Iannone firma la sua doppietta personale. Lasciato inspiegabilmente libero di tirare dalla media distanza, l’ex asiaghese lascia partire un bolide rasoghiaccio su cui l’estremo avversario nulla può. Stessa scena nei due minuti successivi. E’ prima il Pontebba a fallire la più facile delle occasioni, un tiro di rigore per fallo di Helfer su chiara occasione da gol. La realizzazione è affidata a Jankovych, ma Eriksson è più bravo di lui e devia sopra la traversa. Al 9:48, allora, Chitarroni decide che è l’ora del suo primo gol stagionale, ed insacca da breve distanza invitato da Sisca.

Nel terzo periodo il Milano gestisce senza eccessivi batticuori per i tifosi presenti, unica eccezione un palo di Armani dopo un bel tiro dalla linea blu. I rossoblu, allora, arrotondano prima con il neo papà Rigoni, lesto ad ipnotizzare il portiere di precisione sul secondo palo al 4:32, e poi con Mc Carthy al 9:54 in situazione di superiorità, lasciato incredibilmente libero di sbagliare il controllo, correggersi il disco di pattino e tirare poi in rete.
Finisce così con una netta vittoria il big match della quarta giornata. Ottimo Pontebba nel primo drittel, pattinaggio e ripartenza hanno spesso messo in difficoltà il Milano. La capolista, di contro, è stata brava a non scomporsi, limitando al massimo il lavoro per Eriksson ed aiutando con seconda e terza linea d’attacco la scarsa vena della prima linea, forse stanca per gli straordinari di martedì sera contro il Brunico.

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