L'Italia supera il Kazakistan

L'Italia supera il Kazakistan

di Mary Alberghina:

ITALIA – KAZAKISTAN: 3-2 (1-0; 0-2; 2-0)

Inizia positivamente per il blue team il relegation round che vedeva gli azzurri impegnati nel primo incontro del girone con il Kazakistan.

Coach Goulet si e’ visto costretto a rimaneggiare il line-up vista la squalifica di Iob e l’infortunio di Parco (problemi alla schiena) ed in attesa dell’arrivo dei due nuovi innesti Ramoser R. e Rigoni atterrati da pochi minuti in suolo lettone.
Fortunatamente Helfer e’ riuscito a scendere sul ghiaccio nonostante un risentimento all’adduttore e Trevisani non risente cosi’ tanto della micro frattura al pollice sinistro.

La partita dell’Italia si apre subito con una penalita’ contro Lorenzi, ma fortunatamente i kazaki non erano mentalmente pronti a giocare premendo sull’acceleratore, a differenza degli italiani che al 5’15 ricevono una penalita’ a favore e solo 15 secondi piu’ tardi Busillo davanti alla porta devia un tiro dalla blu di Borgatello, portando in vantaggio l’Italia.
L’Italia non sfrutta altre occasioni nell’arco dell’incontro sprecando occasioni d’oro per portarsi sul doppio vantaggio e poter giocare piu’ tranquilli.
Al dodicesimo minuto il gioco viene interrotto per la rottura del ghiaccio all’uscita della panca puniti kazaka, e dopo qualche minuto il gioco riprende con un bello scambio Lorenzi-Strazzabosco che al volo tira dalla blu, ma il tiro impreciso termina sopra la porta.
Un minuto piu’ tardi Felicetti lancia Cirone nel terzo avversario, ma anche questa volta il disco finisce sopra la traversa e poco dopo e’ lo stesso Felicetti a tentare una conclusione, ma il suo tiro viene parato.
A poco piu’ di due minuti dalla fine della prima frazione l’Italia guadagna una doppia superiorita’ numerica riuscendo pero’ a concedere un contropiede pericoloso agli avversari con Blokhin che viene fermato da Muzzatti.

Dopo la prima pausa l’Italia si direbbe rimasta negli spogliatoi con la testa e permette subito al Kazakistan di rendersi pericoloso con Shafranov e Kovalenko.
Fortunatamente De Toni ed Helfer rinsaviscono e si portano in avanti un paio di volte, ma proprio De Toni regala al 6’25 una superiorita’ numerica agli avversari; ad un secondo dallo scadere della penalita’ Litvinenko dalla linea blu impegna Muzzatti che non trattiene e lo stesso attaccante serve dalla destra alla sinistra Samokhvalov che segna la rete del pareggio.
Giusto per dimostrare la carenza del blu team in inferiorita’ numerica, al 13’35 il Kazakistan si porta di nuovo al gol in situazione di power play; Angokov sulla blu riceve un passaggio da dietro porta da Koreshkov e di prima passa a Zhailauov posizionato accanto al palo alla destra di Muzzatti ed al volo infila il disco sotto al sette del palo opposto.
Non contenti di cio’ gli azzurri pensano bene di guadagnare altre due penalita’ prima della fine della seconda frazione, ma fortunatamente, anche se con un po’ di difficolta’ riescono a contenere gli avversari.

La terza frazione inizia con Strazzabosco ancora in panca puniti per la penalita’ guadagnata nei secondi finali del secondo tempo, ma questa volta il Kazakistan non riesce ad ingranare come nella frazione precedente e cosi’ il blue team supera indenne l’inferiorita’ numerica, che in queste partite e’ stato proprio il loro tallone d’achille!
al 4’55 Busillo porta in parita’ la partita facendo carambolare il disco dapprima sul palo sinistro, poi sul palo destro mentre terminava in rete.
Al 10’11 Savenkov si accomoda in panca puniti e l’Italia, con l’ingaggio nel terzo kazako; vinto l’ingaggio viene servito Helfer sulla blu che effettua un potente tiro che finisce direttamente alle spalle di Ogureshnikov facendo esplodere la gioia negli azzurri.
All’undicesimo minuto Ramoser F. riceve una penalita’ per ostruzione e quasi allo scadere della penalita’ Zarhitskiy colpisce il palo rivendicando il gol, ma essendo un po’ dubbia la dinamica dell’azione il capo arbitro decide di affidarsi al replay e dopo un paio di minuti di visione del filmato decide di on concedere il gol al Kazakistan poiche’ ha colpito il palo ed e’ uscito finendo tra le gambe di Muzzatti.
Da questo momento la partita dell’Italia e’ stata prevalentemente difensiva chiudendosi a riccio e cercando di evitare che gli avversari superassero la linea di meta’ campo.
A 20 secondi dalla fine dell’incontro l’allenatore kazako chiede il time out, ma opta per non giocarsi la carta del sesto uomo; sette secondi piu’ tardi Busillo colpisce il palo sfiorando la tripletta.
Ora si attende solo l’inserimento dei due attaccanti convocati d’ugenza ieri da mister Goulet, che ha preferito giocarsi questa carta per tentare di salvarsi e non retrocedere.

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ITALIA – KAZAKISTAN 3 – 2 (1-0;0-2;2-0)
Arbitri: Garsjo, Vinneborg, Novak
Marcatori: Nel primo tempo 5.30 Busillo (PP); nel secondo tempo 8.24 Samokhvalov (PP), 13.35 Zhailauov (PP); nel terzo tempo 4.55 Busillo, 10.25 Helfer (PP)
Penalita’: 14 minuti per l’ITalia (2′, 10′, 2′); 26 minuti per il Kazakistan (10′; 0;16′)
Italia: Muzzatti (Tragust), Lorenzi, Trevisani, Busillo, Molteni, Cirone, Strazzabosco, F.Ramoser, Margoni, Ansoldi, De Bettin, Helfer, Borgatello, N.Fontanive, L.Felicetti, M.De Toni, Egger, Bustreo, E.Chelodi. All.: MIchel Goulet
Kazakistan: Ogureshnikov (Medvedev), Kovalenko, Argokov, Zhailauov, A.Koeshkov, Y.Koreshkov, Blokhin, Shafranov, Pchelyakov, Samokhvalov, Litvinenko, Pupkov, Koledayev, Zarzhitsikiy, Spiridonov, Krasnoslabotsev, Mazunin, Savenkov, Belyayev, Starchenko, Trochshinskiy. All.: Nikolay Myshagin

Ufficio Stampa FISG – Settore Hockey, Michele Bolognini) – Prima vittoria alla Skonto Arena di Riga per l’Italia, che grazie ad un terzo tempo tutto giocato costantemente all’attacco e’ riuscita a piegare la strenua resistenza del Kazakistan, squadra tecnicamente non eccelsa ma fisicamente piu’ attrezzata del Blue Team. La strada verso la salvezza per gli azzurri, che domani affronteranno la Danimarca (ore 16.15 locali, 15.15 in Italia), si e’ fatta in discesa, in quanto nell’altro incontro del Relegation Round sloveni e danesi hanno impattato per 3 a 3. A cio’ si aggiunga il fatto che oggi pomeriggio, poco dopo la partita, sono arrivati in Lettonia l’attaccante del Bolzano Roland Ramoser e l’attaccante dell’Asiago Luca Rigoni, chiamati a dare un importante contributo in termini di esperienza e concretezza in fase offensiva. Gli azzurri hanno avuto la meglio per due tempi (il primo e il terzo), mentre sono andati in affanno, al punto da rischiare il tracollo, nella parte centrale del match, complici una serie di penalita’, dovute soprattutto alla stanchezza.

A differenza del match contro l’Ucraina il Blue Team e’ riuscito a passare a condurre per primo, sfruttando al meglio una superiorita’ numerica con Busillo, abile a deviare una conclusione dalla blu di Borgatello. I kazaki si sono rimessi lentamente in carreggiata ed hanno impegnato Muzzatti con Spiridonov e Blokhin. L’Italia in questa fase ha fallito a piu’ riprese il possibile raddoppio con Andrea Molteni e Busillo, sprecando anche una doppia superiorita’ numerica. Nel secondo tempo l’inerzia della partita e’ girata ed il Kazakistan e’ riuscito ad esercitare una maggiore pressione (20 tiri a 7), complici le penalita’ in rapida successione ai danni di De Toni, Borgatello, Margoni, De Bettin e Strazzabosco. Con l’uomo in piu’ i nostri avversari sono andati in gol con Samokhvalov (fuori De Toni) e Zhailauov (fuori Margoni). A far temere il peggio e’ stato, nei minuti successivi, l’infortunio alla caviglia occorso a Jason Cirone, che e’ tornato sul ghiaccio nei minuti conclusivi del periodo. Il gol del pareggio e’ stato opera di capitan Busillo, che ha deviato alle spalle di Ogureshnikov un disco scagliato dalla blu di Helfer. Il terzino brunicense in forza ai Vipers si e’ superato al 10′, quando ha segnato in powerplay (fuori Savenkov) con una bordata imprendibile. Al 12′ il capo-arbitro ha dapprima concesso e quindi annullato un gol a Zarzhitskiy, fruendo del replay televisivo. Nel finale gli azzurri hanno digrignato i denti e sono stati faiutati anche dalle tre penalita’ rimediate dai kazaki, compreso il 2’+ 10 ‘i danni di Zhailauov.

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