Lo Spartak che non ti aspetti

Lo Spartak che non ti aspetti

Salavat Julaev-Spartak Mosca 1-4

di Paolo “pasha” Pozzi

Appuntamento difficile per lo Spartak Mosca nel 5° turno della Superliga russa: affrontare fuori casa i leader della classifica, i bashkiri del Salavat Julaev di Ufa. Il tutto reso ancora più complicato dall’infortunio occorso durante il derby col CSKA al primo portiere, il canadese Tyler Moss, fin qui pedina fondamentale nel buon inizio di campionato della biancorossa compagine capitolina.
Il coach Bragin non ha molta scelta, visto che il secondo portiere Medvedev è orrendamente fuori forma e stazza ormai sui 130 kg non propriamente tutti di muscoli…insomma, tocca schierare il 21enne Kostja Barulin e pregare gli Dei.
Si comincia alla grande: dopo appena 1’08″ l’arbitro Cyplakov di San Pietroburgo manda in panca puniti per trattenuta Loginov, lo Spartak cinico approfitta subito dell’occasione e dopo nemmeno 30″ si porta in vantaggio con Maljushkin, assistito da Korsunov e Ostroushko.
Il primo periodo si trascina nervosamente con altre 7 penalità minori (4 contro i padroni e 3 contro gli ospiti) ma il risultato rimane invariato.
Nulla da segnalare nei primi minuti del secondo periodo, che scorre veloce fino al 28’, quando arriva l’ennesima penalità “ecumenica” con l’ufino Anshakov fuori per aggancio e l’ospite Zimakov per simulazione. (Va infatti detto che ha suscitato qualche polemica la decisione presa da quest’anno di consentire agli arbitri della Superliga la penalizzazione contemporanea di un giocatore che commette il fallo e del suo avversario che, pur subendo il fallo, ne accentua gli effetti. Buona l’intenzione – quella di scoraggiare i tuffatori” – ma non altrettanto la messa in pratica, che rischia di lasciare troppa libertà di interpretazione agli arbitri e portare appunto a decisioni dubbie dettate più che altro dalla cautela – della serie “per non saper nè leggere nè scrivere io li sbatto fuori entrambi così sono a posto”). Chiusa parentesi.
Dopo appena 1’ il Salavat pareggia, ma in seguito alla visione del replay Cyplakov decide di non convalidare la marcatura. Si resta quindi sullo 0-1!
Si susseguono altre 5 penalità (quest’anno gli arbitri hanno infatti la consegna di non lasciar passare niente!) e dell’ultima approfittano i padroni di casa che pareggiano infine al 36’53″ con Kutejkin.
Come già nel secondo periodo, anche l’inizio del terzo scorre senza nulla da segnalare, finchè al 49’02″ l’attaccante canadese David Ling, su assist di Jakubov e Jun’kov, riporta gli ospiti in vantaggio!
Dopo appena 2’ tocca a Sergej Klimovich segnare l’1-3 che ammutolisce il palazzetto di Ufa.
Al 53’31″ arriva il definitivo 1-4 segnato in superiorità numerica da Dmitrij Semin, assistito da Kopejkin e Bondarev.
I padroni di casa cambiano il portiere, ma ormai è fatta. Due successive penalità a danno degli ospiti non vengono realizzate dai bashkiri e il match finisce così col sorprendente risultato di 1-4!
Il Salavat perde la testa della classifica e si vede passare davanti Lokomotiv e Ak Bars, entrambi a 12 punti (ma i “ferrovieri” con una partita in meno).
Lo Spartak conferma il proprio ottimo inizio (il migliore da diversi anni in qua) e si ritrova in ottava posizione con 7 punti (e anche i biancorossi moscoviti hanno una partita in meno).
Da notare l’ottima prestazione di Barulin, che ha bloccato ben 35 tiri avversari, e la conferma di Ling come “uomo forte” dell’attacco spartakista, con 5 punti in 4 partite.

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