Ben 171 le presenze con la casacca delle Aquile condite da 31 reti e 78 assist a cui si aggiungono, una volta messa in naftalina la maglia numero 72, anche tre stagioni da direttore sportivo affiancate, l’anno scorso, dal ruolo di vice allenatore: facile quindi identificare Fabio come uno degli “sponsor” della crescita dell’amore dei friulani per questo sport.
Armani fin dal primo giorno passato dietro una scrivania, aveva infatti dichiarato di essersi preso a cuore il “Progetto Aquile” e proprio per questo motivo, nonostante la convinzione di poter giocare almeno un altro paio d’anni a buon livello, di voler mettere a disposizione del team le proprie capacità organizzative e gestionali.
La società ha accolto l’ennesima sfida concedendo grande fiducia a Fabio che ha ripagato Pontebba alla grandissima andandosi a prendere, dopo quelle giunte da giocatore come la vittoria della Coppa Italia del 2008, anche ottime gratificazioni personali.
L’ultima – in ordine temporale – quella giunta la passata stagione quando, smentendo tutti i pronostici che avevano affibbiato alle Ice Hockey Aquile FVG il poco gratificante nomignolo di “Die Rote Laterne” (fanalino di coda), è riuscito – insieme al lavoro imbastito con Tom Pokel – a ottenere il miglior risultato di sempre nella storia del team friulano: uno stupendo terzo posto al termine della stagione regolare.
Ora, però, le strade delle Ice Hockey Aquile FVG e di Armani si dividono con la società pontebbana che augura un grande in bocca al lupo a Fabio per il proseguo della sua carriera da dirigente e per la sua nuova avventura. Ci rivedremo presto e che vinca il migliore.