L’hockey italiano di AHL perde due dei giocatori più forti visti nelle piste della lega: i fratelli Phil e Chad Pietroniro lasciano il Cortina per accasarsi nel Mulhouse, sodalizio di Ligue Magnus.
Entrambi erano stati portati in Italia nel 2017 dall’Asiago. Con gli Stellati hanno conquistato un titolo di AHL (2018) e uno Scudetto (2020). La scorsa estate hanno scelto di giocare a Cortina: con gli Scoiattoli Phil, terzino dalle spiccate doti offensive, ha collezionato 41 incontri di AHL e 55 punti (21 goal e 34 assist), oltre a 2 presenze e 1 goal in IHL Serie A. Nazionale italiano dalla stagione 2018/19, il ventisettenne ha preso parte a 14 amichevoli e ha partecipato ai recenti Mondiali di Top Division di Riga.
Chad, di due anni più giovane, non ha mai vestito d’Azzurro, nell’ultimo torneo di Alps Hockey League ha totalizzato 41 gare e 38 punti (14 goal e 24 assist).
Il parere di Alexandre Gagnon, head coach canadese degli Scorpions:
“Chad è un giocatore che ho allenato e ho incontrato da avversario. L’ho avuto come capitano ad Amos in Midget AAA, è un leader con l’esempio. Penso che i nostri fan lo ameranno, non si arrende mai, lascia tutto quello che ha sul ghiaccio, è un vero guerriero! È molto veloce, fisico, intenso. Ha fatto un sacco di progressi nel gioco offensivo nelle ultime stagioni, la gestione del disco, l’intelligenza di gioco e ha mostrato la sua capacità nella AlpsHL. La sua versatilità sarà una risorsa, specialmente per il nostro powerplay.
Phil è un’acquisizione importante. È un difensore molto offensivo, molto veloce. È molto bravo nel powerplay, che è stato uno dei nostri difetti nella scorsa stagione. È molto difficile giocare contro di lui nell’uno contro uno e nella zona difensiva. Phil, come Chad, aiuterà anche ad alzare il livello di lavoro e di intensità nella pratica. Sa come vincere i trofei: ha vinto l’AlpsHL con Chad nel 2018, ma anche la QMJHL nel 2014. Sono entusiasta di questi acquisti con due giocatori che hanno veramente fatto la scelta del nostro progetto rispetto ad altre opportunità di carriera”.