Top Division 2016: Germania ai quarti di finale, la Danimarca forse

Top Division 2016: Germania ai quarti di finale, la Danimarca forse

La penultima giornata dei gironi preliminari si chiude tra sogni ed incubi: i primi sono quelli che coltiva la Danimarca che ora deve tifare Repubblica Ceca per poter accedere ai playoff, i secondi affliggono l’Ungheria che torna a fare i conti con lo spettro della retrocessione, dopo la sconfitta incassata contro la Germania. I tedeschi, per effetto del successo del Canada sulla Francia, accedono ai quarti di finale prima ancora di scendere sul ghiaccio.

Gruppo A

La Russia approfitta dei passi falsi di Svezia e Repubblica Ceca per agganciare quest’ultimi in vetta alla classifica; la vittima di turno degli ex sovietici è la Norvegia capace di resistere un periodo, quello iniziale, prima di subire l’accelerazione degli avversari impressa da Telegin, lesto a deviare la traiettoria del disco scagliato da Orlov, e Panarin, il quale raddoppia al termine di uno scambio con Shipachyov. Gli uomini di Znarok infliggono il colpo di grazia ad inizio terzo tempo con Lyubimov, rapido ad insaccare al volo il puck rimbalzato contro la balaustra. Gli sforzi dei norvegesi per raddrizzare la gara si rivelano vani e Sorokin può festeggiare lo shutout.
Russia – Norvegia 3-0 (0-0; 2-0; 1-0)
Marcatori: (1-0) 22.09 Ivan Telegin (Dmitri Orlav – Sergei Kalinin); (2-0) 37.52 Artemi Panarin (Vadim Shipachyov); (3-0) 42.31 Roman Lyubimov (Alexei Yemelin – Dmitri Orlov)

Power play in grande spolvero quello della Danimarca nella partita che l’ha vista contrapposta al retrocesso Kazakistan. Grazie a questa situazione speciale, gli uomini capitanati da Green hanno ipotecato i tre punti nel primo tempo:  Lauridsen, Hansen e Jensen sono i marcatori. I kazaki accorciano con Dawes nella frazione centrale, ma a ristabilire le distanze ci pensa Ehlers a metà gara.
Se domani la Svizzera non batte la Repubblica Ceca nei 60’ regolamentari, i danesi accederanno ai quarti di finali per la seconda volta nella loro storia.
Danimarca – Kazakistan 4-1 (3-0; 1-1; 0-0)
Marcatori: (1-0) 08.56 Markus Lauridsen (Lars Eller – Jannik Hansen) PP; (2-0) 16.46 Jannik Hansen (Frederik Storm) PP; (3-0) 17.50 Nicklas Jensen (Frederik Storm) PP; (3-1) 23.57 Nigel Dawes (Brandon Bochenski – Alexander Lipin); (4-1) 29.53 Nikolaj Ehlers (Markus Lauridsen) PP

Classifica: Rep. Ceca p.ti 15; Russia p.ti 15; Svezia p.ti 13; Danimarca p.ti 11*; Svizzera p.ti 8; Lettonia p.ti 6; Norvegia p.ti 5; Kazakistan p.ti 2*
* una partita in più

Gruppo B

Il Canada prosegue il suo cammino nel Mondiale senza trovare ostacoli; la Francia spaventa i canadesi colpendo il palo con Fleury, i nordamericani rispondono con il goal, in power play, firmato da Stone al termine di un’azione corale. I francesi hanno l’opportunità di pareggiare su rigore, tuttavia la Dea bendata non li assiste neanche in questa occasione e Bertrand spreca litigando col disco. Il raddoppio le Foglie d’acero lo mettono a segno sul finire della frazione centrale con il goal di rapina di Duchene. Piegata la resistenza dei transalpini, Scheifele mette a segno l’allungo con una botta dalla media distanza sfruttando il rebound concesso da Quemener. La ciliegina sulla torta, nel giorno del suo trentunesimo compleanno, è messa da Corey Perry che chiude l’incontro, mentre Pickard può vantare il primo meritato shutout in questo Mondiale.
Canada – Francia 4-0 (1-0; 1-0; 2-0)
Marcatori: (1-0) 08.32 Mark Stone (Taylor Hall – Connor McDavid) PP; (2-0) 35.26 Matt Duchene (Corey Perry – Ryan Ellis); (3-0) 43.51 Mark Scheifele (Mark Stone – Brad Marchand); (4-0) 54.45 Corey Perry (Ryan O’Reilly – Brendan Gallagher)

La Germania supera nel finale l’Ungheria, un successo che puntella il terzo posto in classifica. Eppure il match coi magiari era iniziato in salita con il vantaggio di Istvan Sofron; i tedeschi escono alla distanza e, favoriti da un power play, pareggiano con Patrick Hager, aiutato dal “fassano” Marton Vas che devìa il disco nella propria gabbia. In apertura di secondo tempo il missile di Reul dalla blu ribalta il punteggio; ma i figli di Attila non demordono e quattro minuti più tardi, dalla parte opposta, con un tiro fotocopia, riequilibrano il punteggio con Wehrs. Al 57.24 Constantin Braun, con una rasoiata dalla lunga distanza, trova il jolly che squarcia la difesa avversaria. Al coach ungherese non rimane che togliere il portiere per l’uomo di movimento in più, la mossa non si rivela vincente e i tedeschi mettono il sigillo alla partita con la rete a porta vuota di Goc. Con questa sconfitta per l’Ungheria si materializza l’incubo retrocessione. Nell’ultima giornata del turno preliminare alla Bielorussia basterà conquistare almeno un punto contro la Francia.
Germania – Ungheria 4-2 (0-1; 1-0; 3-1)
Marcatori: (0-1) 09.09 Istvan Sofron (Istvan Bartalis); (1-1) 31.42 Patrick Hager PP; (2-1) 41.22 Denis Reul; (2-2) 45.14 Kevin Wehrs (Balint Magosi); (3-2) 57.24 Constantin Braun (Sinan Akdag – Leon Draisaitl); (4-2) 59.27 Marcel Goc (Yannic Seidenberg – Thomas Greiss) ENG

Classifica: Canada p.ti 18; Finlandia p.ti 18; Germania p.ti 13*; USA p.ti 9; Slovacchia p.ti 6; Francia p.ti 5; Ungheria p.ti 3*; Bielorussia p.ti 3
* una partita in più

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