Sochi 2014 Uomini : Un ottimo Canada vola in finale

Sochi 2014 Uomini : Un ottimo Canada vola in finale

La Seconda Semifinale Maschile del Torneo di Hockey Su Ghiaccio dei XXII Giochi Invernali in quel di Sochi (Russia) metteva di fronte le due superpotenze NordAmericane dell’hockey con il Canada Campione in Carica (senza Tavares,KO Ginocchio,ritorno previsto a Settembre!)e gli Stati Uniti,probabilmente la migliore compagine vista in questo Torneo Olimpico e dopo 60 ottimi minuti di hockey è il Canada a strappare il biglietto per la Finalissima di Domenica.

Canada-Stati Uniti    1-0 (0-0;1-0;0-0)

Nemmeno 20” e Kessel scalda già il guantone di Price col Canada intero che inizia a prendere le misure dallo slot di Quick : la linea Bergeron-Crosby-Kunitz crea i primi grattacapi all’attentissima retroguardia a stelle e strisce col goalie di LA ad esser presente sulle occasioni capitate ai funamboli canadesi. La prima frazione vive di ondate con i canadesi meglio nei primi minuti con un Carter in formato All Stars ad andare vicinissimo a muovere il tabellino mentre la reazione USA passa per la stecca di Clarkson che esalta le doti balistiche di Price che para alla grandissima. Si vede un po’ di stars-and-stripes con le sparute opportunità  con Parise e McDonagh a far venire un brivido al portiere canadese ma è solo un fuoco di paglia con i ragazzi di Babcock a stazionare nel terzo offensivo con Crosby a creare ed inventare mancando solo il killer-moment per punire in un paio di occasioni (egoismo di Bergeron in un 3vs2) l’impegnatissimo Quick (compreso uno sciagurato alleggerimento di McDonagh) ; un PP per parte nel finire dei primi 20′ col Canada decisamente meglio del power-play Usa col solito Crosby a far tremare la maschera di Quick.

Prima frazione in archivio col Canada decisamente meglio ed in apertura dopo un inizio abbastanza macchinoso da entrambe le parti,arriva la spizzata vincente al 2′ di Benn (Bouwmeester) che chiude una splendida combinazione dei canadesi dopo un passaggio a tagliare in due la difesa a stelle e strisce; in PP si rivedono un po’ gli Stati Uniti (Parise) che confeziona una sola buona occasione con Kane quale ottimo play-maker del caso senza glorie altre. Il Canada riprende a macinare gioco ma il Team USA non è da meno e gioco,forechecking ed emozioni aumentano in maniera esponenziale : un paio di ottime per gli States che si riaffacciano (finalmente) nel terzo offensivo con Suter prima a sparare dalla blu mentre Pacioretty,imbeccato benissimo da Kane,manca la deviazione vincente ad un niente dalla rete avversaria. Sale in cattedra Benn dopo la rete d’inizio terzo ed in sequela Bergeron,Vlasic (che non vede Crosby messo a tu per tu contro Quick),Doughty e Nash a solleticare le coronarie canadesi ad un niente dal potenziale raddoppio con l’occasione più ghiotta sulla stecca del “texano” Benn fermata alla grandissima da un Quick in distensione totale nel proprio slot. Kunitz cerca noie nel terzo americano e trova solo 2′ di panca puniti (Stati Uniti nuovamente deficitari con l’uomo in più) con Stastny a spaventare dal nulla Price che aiutato dalla sorte benevolavede scivolare lontano il puck dalla zona hot canadese con i minuti finali del terzo centrale con un nulla di fatto.

Dopo una prima fase di studio nella terza frazione,Doughty fa impazzire la retroguardia americana in un paio di sortite personali sia a distanza ravvicinata sia dalla blu con doppia occasione passata per Crosby (non proprio uno sniper letale) a mancare della “cattiveria” necessaria per la rete del probabile colpo del KO. Pavelski e Van Riemsdyk fanno venire i brividi lungo la schiena dell’ottimo Carey Price mentre i dualismi collaudati dei Penguins (Crosby/Kunitz) procurano i maggiori problemi nel terzo americano con Sharp a mietere terrore dalle parti del sempre reattivo Quick. Lo scatenato Kunitz viene fermato da Kessel (2′) ma nel prosieguo del PP non si muovono foglie nello slot a stelle e strisce con l’estroso attaccante dei Pens a  spaventate da posizione ravvicinata il goalie americano che salva alla grandissima (sul rebound Kunitz spedisce a lato  di poco) ; gli Stati Uniti fanno fatica a confezionare delle buone occasioni merito di una granitica difesa ed un Price in stato di grazia (Kessel e Van Riemsdyk) mentre nelle ripartenze il Canada non preme più di tanto (2vs1 fermato alla grande da Clarkson). Nel finale di gara non basta un Kane trabordante ed il solo Pavelski (doppia occasione) per il Team USA e nemmeno col sesto uomo in più di movimento arriva l’agognato pareggio con Price ad abbassare la saracinesca e trascinare il suo Canada alla Seconda Finale Olimpica consecutiva mentre nell’arco di 24 ore solari arriva la seconda lezione di hockey Canadese impartita ai cugini americani dopo la rimonta epica delle ragazze nella finale femminile.

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