Sochi 2014 uomini: Svezia, cinquina alla Slovenia. Russia, eliminazione shock

Sochi 2014 uomini: Svezia, cinquina alla Slovenia. Russia, eliminazione shock

Era la medaglia più attesa dal popolo russo, quella d’oro nell’hockey. Rimarrà un sogno. Di reale, contro la Finlandia, c’è stata la presenza di Rask, divenuto, col passare dei minuti, un vero incubo per Datsyuk e compagni; non è bastato Kovalchuk e altri 37 tiri per piegare l’estremo difensore finnico.  Il capolavoro degli scantinavi è stato completato da Aaltonen, Selanne e Granlund.
Largo successo della Svezia contro la Slovenia, maturato, soprattutto, nell’ultima frazione con la doppietta di Hagelin

Svezia – Slovenia 5:0 (1:0, 0:0, 4:0)
La Svezia è la prima semifinalista della giornata, dopo essersi sbarazzata anche della piccola ma immensa Slovenia. Già dai primi minuti di gioco si nota la maturità e la reattività degli svedesi mentre gli sloveni sono comunque ben schierati sul ghiaccio e giocano molto disciplinati. La partita è inizialmente molto equilibrata: la prima rete delle tre corone viene realizzata solo al termine del primo periodo grazie al tiro dalla blu di Steen. Il periodo centrale, senza reti, è la fotocopia dei primi venti minuti di gioco con qualche sprazzo in attacco per la Slovenia ma gli svedesi continuano a controllare il gioco. Al rientro sul ghiaccio per il terzo drittel, si denota da subito che la Svezia ha fretta di chiudere l’incontro: gioco più incisivo e aggressivo portano alla sequenza di quattro marcature grazie a Daniel Sedin, Eriksson, e la doppietta di Hagelin.

Finlandia Russia 3:1 (2:1, 1:0, 0:0)
I padroni di casa devo dire arrivederci alle olimpiadi: dopo un torneo giocato al di sotto delle proprie capacità la Russia deve piegarsi alla Finlandia. Le furie rosse riescono ad imporsi solo nel primo periodo: sfruttando un power play e ed un errore della difesa finlandese, Ilya Kovalchuk dalla blu gonfia la rete difesa da Rask, uno dei migliori portieri dei giochi. La squadra finnica non è affatto remissiva e lottando su ogni puck, e pochi minuti prima della prima sirena, Aaltonen riagguanta il pareggio recuperando il disco non trattenuto dal portiere Varlamov. La Finlandia è agguerrita e addirittura si porta sul 2:1 con il gol del quarantaduenne Teemu Selanne: i russi pattinano ma sono scarse le finalizzazioni a rete. Il secondo periodo si apre con la terza rete per la Finlandia dopo soli 5 minuti dall’inizio del tempo: Granlund in back end segna il terzo gol. L’allenatore russo Bilyaletdinov sostituisce il portiere Varlamov con Bobrovski ma la musica non cambia. I russi sono e rimangono in affanno anche per tutto il secondo drittel. Nel terzo tempo, la Finlandia con molta diligenza e caparbietà controlla il risultato e aspettando che l’avversario si apra in contropiede, si rende più volte ancora pericolosa in attacco. Il tempo passa inesorabile e la Russia mostra ancora una volta le proprie difficoltà a reggere il ritmo degli scandinavi. Poche le azioni degne di nota dei vari Malkov, Radulov e Ovechkin, stellari sulla carta, deludenti sul ghiaccio.

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