NHL: ecco le fantastiche sedici

NHL: ecco le fantastiche sedici

Le sorti di molte franchigie sono state decise all’ultima giornata, ma ci siamo. Ecco le sedici squadre che si affronteranno verso la conquista della Stanley Cup, da strappare ai campioni in carica dei Los Angeles Kings. In questa stagione ridotta causa lockout non sono mancate le emozioni e i colpi di scena dell’ultimo secondo. Ecco il quadro degli accoppiamenti nel primo turno di playoff.

Eastern Conference
Pittsburgh Penguins vs New York Islanders
Montreal Canadiens vs Ottawa Senators
Washington Capitals vs New York Rangers
Boston Bruins
vs Toronto Maple Leafs

Western Conference
Chicago Blackhawks vs Minnesota Wild
Anaheim Ducks
vs Detroit Red Wings
Vancouver Canucks
vs San Jose Sharks
St.Louis Blues
vs Los Angeles Kings


EASTERN CONFERENCE

Atlantic Division, di Emanuele Badessi

Al primo posto finale, vincitrice della Atlantic Division nonchè della Eastern Conference troviamo con largo margine la franchigia dei Pens; nell’ ultima settimana di gare e con il traguardo play off ampiamente in cassaforte, per la franchigia di Malkin&Crosby sono arrivate 2 vittorie, in apertura e chiusura contro Ottawa (3-1) e Carolina (8-3) ed altrettante sconfitte nel mezzo (4-2 da Buffalo e 3-2 dai Devils) che permettono alla squadra della Pennsylvania di chiudere la stagione regolare con 76 punti tenendo a ben 16 lunghezze i Rangers, secondi in classifica; tra le file dei Pens, buona settimana per Jussi Jokinen (3 reti)e James Neal (3+1 per lui). Da sottolineare anche i 4 assist per Letang e Morrow (per quest’ultimo anche una rete). Per la franchigia di Broadway, che conquista la matematica certezza dei playoff grazie alla rete all’overtime contro Carolina di Capitan Callahan, la stagione si chiude con 3 vittorie ed una sola sconfitta peraltro contro la cenerentola della lega: i Florida Panthers infatti hanno la meglio sulle blueshirts per 3-2 in quel di Sunrise; le vittorie invece arrivano contro Carolina 4-3 all’ overtime e due volte contro i cugini d’oltre-Hudson (4-1 e 4-0 i risultati). Grande settimana per il capitano di New York, Ryan Callahan, autore di 4 reti e 2 assist; ottima prova anche di Stepan (per lui 3+3).
Terzo gradino del podio finale, per l’ altra franchigia di New York, gli Islanders, che tornano ai playoff dopo 6 anni di assenza (ultima apparizione nel 2007). Per Tavares e soci la stagione si chiude con 3 sconfitte che la fanno scendere al terzo posto della division (ed all’ottavo della Eastern Conference); le battute d’arresto arrivano agli shootout contro Carolina (4-3) e Buffalo mentre conro Philadelphia il tabellino finale dice 2-1 inn regulation. Migliore tra gli Isles, Tavares, autore di 2 reti. Ai piedi del podio, ma fuori dalla postseason, i Flyers, che chiudono la loro stagione con 3 vittorie in altrettante apparizioni: 5-2 a Boston, 2-1 con gli Islanders e 2-1 ad Ottawa. Due reti per Lauridsen e Voracek e 3 assist per Giroux. In fondo alla classifica i Devils, fuori dai Play Off per la prima volta dalla stagione 95-96. La stagione dei Devils si chiude con 2 vittorie, entrambe per 3-2, contro Habs e Pens, e 2 sconfitte, 4-1 e 4-0, entrambe contro i Rangers. Migliore tra le file di New Jersey Kovalchuk con una rete e 4 assist.

Classifica finale: PIT 72, NYR 56, NYI 55, PHI 49, NJD 48

Southeast Division, di Thomas Valeruz

Contando solo i punti realizzati, i Washington Capitals si sarebbero qualificati sesti nella Eastern Conference; vincendo però la propria division si sono garantiti l’accesso ai playoff come terzi, dopo un avvio di campionato tutt’altro che semplice: Ovechkin e compagni hanno occupato le zone basse della classifica fino circa alla metà di marzo, quando è arrivata la svolta e sono riusciti a operare una grande rimonta, conclusasi con il raggiungimento matematico dei playoff. Quinto miglior attacco della lega (3.04 reti segnate/incontro) trascinato da Alex Ovechkin, terzo in classifica marcatori con 56 punti (32+24) e Mike Ribeiro, 12esimo (49, 13+36); non positiva invece la stagione della difesa, che si classifica 18esima assoluta e la peggiore, dopo gli Islanders, tra le qualificate alla post-season (2.71 reti subite/incontro), con un Holtby che para con un dignitoso 0.92 ma che gli basta solo ad occupare la 17esima posizione in classifica. Ai playoff, la formazione di Adam Oates affronterà i Rangers, che in regular season hanno conquistato la sesta posizione con un punto in meno degli stessi Caps. La settimana dei Caps prosegue la striscia positiva delle settimane scorse, con 2 vittorie casalinghe contro Winnipeg (5-3) e Boston (3-2 OT) intervallate dalla sconfitta, maturata all’overtime, contro Ottawa (2-1 OT). Positiva la “Last 10”, per i Caps infatti sono 8 vittorie, 1 sconfitta e 1 sconfitta all’overtime.Dai Jets in poi vanno analizzate le deluse, in quanto solo la vincitrice della division si è qualificata ai playoff: la formazione di Winnipeg sfiora il sogno playoff, distante solo 3 punti al termine di una stagione che rimane non catastrofica, considerando che l’anno scorso ai Jets mancavano ben 8 punti per agguantare la post-season. Sufficiente la prestazione dei blocchi d’attacco, 16esimi della lega (2.62 reti segnate/incontro) trascinati da Ladd (19esimo assoluto, 46 punti) e Wheeler (30esimo assoluto, 41 punti); non è invece sufficiente la prestazione del reparto difensivo, solo 25esimo della lega con quasi 3 reti subite a incontro e con Pavelec che para con uno scarso 90.5 che gli vale la 34esima posizione assoluta. Male anche l’ultima settimana, con una vittoria contro i Sabres (2-1) e 2 sconfitte contro Capitals (5-3)e Canadiens (4-2) che fa perdere ogni speranza playoff, dopo aver portato in positivo il saldo degli ultimi 10 incontri (6 vittore, 3 sconfitte e 1 sconfitta extra-time). Male Carolina, che ottiene solo la 13 posizione nella lega con soli 42 punti, a -12 dalla zona playoff. Positivo il reparto avanzato, con 2.65 reti/incontro che valgono agli Hurricanes la 14esima posizione in questa classifica, trascinata dalla coppia Eric Staal (6to assoluto, 53 punti) e Alexander Semin (24esimo assoluto, 44punti), mentre negativa è la prestazione della difesa che incassa 3.31 reti/incontro, si classifica 29esima; con la difesa, cadono anche i portieri: Ward (90.8%), Ellis (90.6%) e Peters (89.1%) hanno protetto equamente la gabbia, ma sono andati male tutti e 3. Nonostante la qualificazione ormai sfumata, hanno ottenuto una settimana positiva con 2 vittorie contro Tampa Bay (3-2) e Islanders (4-3 ai rigori), mentre nei restanti 2 incontri sono caduti all’overtime contro i Rangers (4-3 OT) e contro i Penguins (8-3). Male anche i Lightning: 14esimi in classifica con soli 40 punti, nonostante il fantastico attacco (poco più di 3 reti a partita, terzo in classifica generale dietro ai leaders delle due conference, Penguins e Blackhawks) trascinati da St. Louis, leader della classifica con 60 punti (17+43) e Stamkos, che lo segue a ruota con 57 punti (29+28). il gran lavoro del blocco d’attacco è stato rovinato dalla difesa però, che incassa 3.06 reti a partita (esattamente come quelle segnate, ma con una differenza reti di -2) e trascinata in basso da Lindback (40esimo assoluto, 90.2) e Garon (45 esimo assoluto, 89.7). Peggio va solo ai Panthers: ultimi della classifica della propria division, ultimi della Eastern Conference, ultimi dell’intera lega con soli 36 punti conquistati, cosa c’è di peggio? Avere anche il peggior attacco della lega con soli 2.27 goal a incontro (il primo marcatore in classifica è Fleischmann, che occupa la 51 esima posizione assoluta con soli 35 punti, il secondo è Huberdeau che occupa invece la posizione numero 80 con 31 punti) e la peggior difesa, con 3.54 reti subite a incontro e i 3 portieri che occupano le ultime posizioni in termini di % di parate: il migliore è Markstrom (41esimo assoluto, 90.1%), seguito da Theodore (46esimo assoluto, 89.3%) e Clemmensen (ultimo assoluto, 87.4%). Solo un anno fa, la formazione di Sunrise vinceva la propra division, conquistava i playoff con merito e cadeva ai quarti di finale contro i Devils a gara 7.

Classifica Finale: WSH 57, WPG 51, CAR 42, TBL 40, FLA 36

Northeast Division, di Alessandro Bianchi

Con il posticipo, dopo gli incresciosi fatti della maratona cittadina, tra Boston e Ottawa, si è conclusa anche la Northeast, e con il risultato ottenuto da Ottawa, vittoria 4-2, la franchigia di coach MacLean si attesta in settima posizione e se la vedrà nel duello “fratricida” con un’altra canadese, i Montreal Canadiens, vincitori proprio della Northeast, mentre le altre due qualificate, Boston e Toronto, se la vedranno anch’esse tra di loro. La Northeast Division è l’unica ad aver portato in post season ben quattro team, come detto Montreal ha concluso al primo posto con i suoi 63 punti, concludendo l’ultima settimana di regular season con due vittorie ed una sconfitta, mantenendo la testa della classifica, seguita da Boston ad un solo punto, 62 punti. Bruins che hanno giocato quattro incontri in settimana raccogliendo tre sconfitte ed una solo vittoria, contro Tampa, ma arrivando alla post con il record di terza miglior difesa, 109 reti subite, dietro solo a Chicago, 102, ed Ottawa, 104 reti subite. Al terzo posto si posiziona Toronto, 57 punti, che ha vissuto una settimana altalenante, vittorie e sconfitte in continuazione, e che è una mina vagante in questi playoff, ha avuto in questi mesi prestazioni formidabili e altre disastrose, però il potenziale per sorprendere di certo non manca, come non manca ai quarti in classifica, Ottawa, 56 punti, seconda miglior difesa e che andrà ad affrontare Montreal con un roster quasi al completo, Karlsson e Cowen recuperati, con il solo Spezza in infermeria, e che vista la consueta abitudine ai playoff ha esperienza da vendere. Ultimi e fuori dai playoff i soliti Sabres, 48 punti, e la certezza di avere comunque a disposizione del tempo per ricostruire il team l’anno prossimo, già le voci si rincorrono su presunti sacrifici da parte di qualche big, i nomi sono sempre i soliti, Vanek e Miller su tutti.

Classifica: MON 63, BOS 62, TOR 57, OTT 56, BUF 48

 

 

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WESTERN CONFERENCE

Central Division, di Luca Tommasini

Giunge al termine la stagione regolare anche per la Central Division e sono ben tre le squadre qualificate ai playoff: Chicago, St.Louis e Detroit.
I Chicago Blackhawks [36-7-5] hanno conquistato il President Trophy grazie ai 77 punti totali: nell’ultima settimana la sconfitta a Vancouver (1-3), la vittoria ad Emonton (4-1) e in casa contro Calgary (1-3), infine il K.O. a St.Louis, del tutto ininfluente per quanto riguardare la classifica. Conquista il titolo di top scorer interno Patrick Kane, con 55 punti frutto di 23 goal e 32 assist. 23 reti anche per capitan Jonathan Toews, giunto a quota 48 punti. Al primo turno di playoff Chicago affronterà i Minnesota Wild.
Seconda piazza nella Division, quarta nella Conference, per i St.Louis Blues [29-17-2], arrivati a quota 60 punti: ultima settimana che inizia con la sconfitta a Denver (3-5) e finisce con tre vittorie di fila tra le mura di casa, rispettivamente proprio contro Colorado (1-3), poi Calgary (1-4) e Chicago. I Blues hanno vinto sei delle ultime sette partite, ritmo che fa ben sperare in vista della seconda parte della stagione. Il top scorer finale della squadra è Chris Stewart, con 36 punti (18+18). Ai quarti di finale di Conference St.Louis se la vedrà con i Los Angeles Kings, in una serie che promette fuoco e fiamme.
Terzo posto in Division, settimo in Conference, per i Detroit Red Wings [24-16-8], che conquistano un posto ai playoff per il rotto della cuffia con 56 punti: settimana al cardiopalma per i Red Wings, che non potevano sbagliare e non hanno sbagliato. Quattro vittorie su quattro, in casa contro Phoenix (0-4), Los Angeles (1-3) e Nashville (2-5), infine quella decisiva a Dallas (3-0). Pavel Datsyuk e capitan Henirk Zetterberg hanno trascinato la franchigia del Michigan con 97 punti totali, 49 il primo (15+34) e 48 il secondo (11+37). Per Detroit una sfida difficilissima al primo turno di playoff: gli avversari infatti saranno gli Anaheim Ducks.
Arriviamo al quarto posto, il nono della Conference, i grandi beffati, i Columbus Blue Jackets [24-17-7], che chiudono a 55 punti, gli stessi di Minnesota giunta ottava, ma possono contare su un minor numero di vittorie e devono quindi cedere il passo. Nell’ultima settimana i Blue Jackets hanno fatto tutto quello che dovevano fare, vincendo a San Jose (4-3) e Dallas (3-1), chiudendo con il successo casalingo contro Nashville (1-3), che però non è bastato. Vinny Prospal si toglie la soddisfazione di aggiudicarsi il titolo di top scorer interno, con 30 punti totali (12+18).
Chiudiamo con chi invece i playoff li aveva salutati da tempo, i Nashville Predators [16-23-9], che finiscono con 41 punti al penultimo posto della Conference: l’ultima settimana ha visto la franchigia del Tennessee vincere contro Calgary (3-4) nell’ultimo match tra le mura di casa, e perdere poi a Detroit e Columbus. Un attacco talmente sterile che tocca a Shea Weber, certamente suo malgrado, a portare lo scettro di top scorer con 28 punti (9+19). E’ David Legwand invece il miglior marcatore, con soli 12 goal.
Classifica finale: CHI 77; STL 60; DET 56; CBJ 55; NSH 41

Northwest Divisiondi Miki Faella

L’unica vittoria settimanale per i Vancouver Canucks (59pt,26-15-7) contro Chicago (3-1,Sedin-twins con 2pt) vale il quinto titolo divisionale consecutivo con in dote il terzo posto nel tabellone playoff ad Ovest e troveranno nel primo turno della scalata alla gloriosa Stanley Cup gli squali di SJ;il team di coach Vigneault saluta così da mattatore il raggruppamento del Nord-Ovest che chiude i battenti prima del riallineamento della prossima stagione NHL. Archiviata la stagione regolare con doppio KO (Ducks  1-3,Oilers 2-7) diamo un po’ di numeri con i gemelli Sedin a far la voce grossa tra gli scorer con Henrik (45 punti 11 reti+34 assist) a precedere Daniel che si ferma a 40 (12+28) mentre il balletto in gabbia lo stravince Cory Schneider con 17 successi in 30 uscite,2.11 di GAA,il 92,7% di parate (4° in NHL) ed i 5 shootout in carniere portano il portierone USA al primo posto in coabitazione per quanto questa stats; il backup di lusso Luongo si ferma medie più umane con 9W,2.56 di GAA,90.7% di media parate e due SO. Week di autentica passione per i Minnesota Wild (55pt,26-19-3 ottavi) che staccano l’ultimissimo biglietto disponibile per i playoff solo dopo l’affermazione del sabato sera @ Denver (3-1,Backstrom 29sv)  ritrovando la postseason dopo un lustro dove troveranno i BlackHawks di Chicago in una serie proibitiva per i ragazzi di coach Yeo. At Home il successo contro LA (2-1,Clutterbuck GWG) fa da contraltare ai KO contro Flames ed Oilers (1-4,1-6) con Zach Parise a primeggiare tra i Wild con 38pt (18+20) mentre il solito stakanovista Nick Backstrom chiude la short-season con 24W (primo in NHL,42 uscite),2.48 di GAA,90,9%SV e 2 SO. Fuori dai giochi che contano gli Edmonton Oilers (45pt,19-22-7 dodicesimi ad Ovest) chiudono in crescendo una settimana bella piena dopo scoppole inziali firmate Ducks (1-3,0-3) ed Hawks (1-4) con i roboanti successi contro i rivali Wild (6-1,Eberle/Hall 1+2) e Canucks (7-2,hat-trick Yakupov). Nella cantera dei petrolieri inizia a brillare la stella Taylor Hall leader della truppa di Krueger che con 50pt (16+34) è il nono tra gli scorer della Lega mentre in gabbia Devan Dubnyk segna 14W (in 38 uscite),2.57 di GAA,il 92% di Sv e 2 SO. Stagione da cestinare per i Calgary Flames (42pt,19-25-4 tredicesimi di Conference) di Bob Hartley in piena rifondazione dopo gli addii di monumenti storici come Iginla e Bouwmeester; il team dell’Alberta nell’ultimo week @way trova il sorriso solo in quel di Minny (4-1,Cundari 1+1) con tre stop contro Preds,Blues ed Hawks (3-4,1-4,1-3). Mike Cammalleri (13+19) e Lee Stempniak (9+23) chiudono in vetta per i Flames con 32 punti mentre in gabbia annata decisamente NO per Miikka Kiprusoff che in sole 24 uscite (ginocchio) trova 8W,3.44 di GAA,88,2% di Sv. Chiudono mestamente la division e Conference i Colorado Avalanche (39pt,16-25-7) che dopo una settimana chiusa in parità dopo i sofferti successi contro Blues (5-3,McGinn 1+2) e Yotes (5-4so,Duchene 0+3 e SO decisivo) ed i KO nel back-to-back contro i Blues (1-3) e Wild (1-3) danno il benservito in balaustra a Joe Sacco dopo l’ultima uscita stagionale;a Mile House le uniche note liete di una stagione disastrosa portano il nome di PA Parenteau (18+25) e Matt Duchene (17+26) leader delle valanghe con 43 punti mentre tra i pali Semyon Varlamov chiude con 11W (35 uscite) 3.02 di GAA,90,3% di Sv e 3 SO.

Classifica Finale: VAN 59, MIN 55 , EDM 45, CGY 43, COL 39

Pacific Division, di Giuseppe Poli

Finita la regular season sono solo tre le squadre a gioire nella Pacific Division: Anaheim, Los Angeles e San Jose. Phoenix e Dallas, dopo una stagione altalenante, devono abbandonare i sogni di gloria. I Ducks con 66 punti, 30-12-6, conquistano la Division e si classificano al secondo posto nella Western Conference, dietro ai campioni di lega dei Chicago Blackhawks. Negli ultimi settimi giorni, a risultato oramai acquisito, hanno giocato quattro partite vincendone tre; Edmonton due volte, 3 a 1 e 3 a 0, e Vancouver, 3 a 1, unica sconfitta nell’ultimo incontro con Phoenix, 3 a 5. Al primo turno dei playoff giocheranno contro Detroit, settimo posto nella classfica di Conference a 56 punti; tre precedenti quest’anno, 1 a 2 per i Red Wings l’esito degli scontri, 5 a 2 il 15 febbraio, 1 a 5 il 22 marzo e 1 a 2 due giorni dopo. Al secondo posto, quinto in conference, i campioni in carica dei Los Angeles Kings a 59 punti, 27-16-5. Quattro i match giocati e due vittorie: all’overtime con Dallas e 3 a 2 con San Jose. Hanno perso invece con Minnesota, 1 a 2, e con Detroit, 1 a 3. Al primo turno affronteranno i Blues, quinto posto in classifica nella Western, un punto in più rispetto ai ragazzi di Sutter. Durante la stagione i precedenti sono stati tre con altrettante vittorie per Kopitar e soci: 4 a 1 l’11 febbraio, 6 a 4 il 5 marzo, e 4 a 2 il 28 marzo. San Jose dopo una stagione fatta di alti e bassi chiude al terzo posto a 57 punti, 25-16-7, nel girone, sesto posto in Conference. Nell’ultima settimana ha disputato quattro match vincendone solo uno, 3 a 2 contro Dallas. Poi tre sconfitte, Columbus, 3 a 4, Phoenix, 1 a 2, e Los Angeles, 2 a 3. Al primo turno affronterà i Canucks, campioni della Northwest a 59 punti e terzo posto nella Conference. I precedenti quest’anno sono tutti per Joe Thornton e soci: 4 a 1 il 27 gennaio, 3 a 2 ai rigori il 5 marzo e 3 a 2 il primo aprile; i canadesi sono avvisati. Phoenix, 51 punti, 21-18-9, e Dallas, 48 punti, 22-22-4, chiudono la classifica del girone. Per i primi, due vittorie e due sconfitte: Anaheim, 5 a 3,  San Jose, 2 a 1, Colorado ai rigori la prima sconfitta e Detroit, 0 a 4, la seconda. Per le stelle settimana e stagione da dimenticare; quattro le sconfitte nell’ultima settimana: Kings all’overtime, Sharks, 2 a 3, Columbus, 1 a 3, e Detroit, 0 a 3. Tra i marcatori del ragruppamento in testa R. Getzlaf, ANA, 49 punti, segue A. Kopitar , LAK, 42; sul terzo gradino del podio, J. Thornton, SJS, 40. Tra i goalie in testa A. Niemi, SJS, 92.4%, segue J. LaBarbera, PHX, 92.3%.

Classifica Finale: ANA 66, LAK 59, SJS 57, PHX 51, DAL 48

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