Il 60°minuto: Quinta vittoria di fila per i Panthers.

Il 60°minuto: Quinta vittoria di fila per i Panthers.

Sono 9 i match che caratterizzano la giornata di NHL.

Vittoria esterna per i New York Islanders, che a Toronto superano per 5 a 2 i Maple Leafs. I padroni di casa impongono il loro gioco, lasciando ben poco spazio alla compagine ospite e al 10.24 trovano anche il goal del vantaggio con Kessel, abile a sfruttare un assist perfetto di Komisarek e infilare il puck in rete. La rete, però viene assegnata solo dopo la visione dell’istant replay. La reazione degli ospiti non si fa attendere, e 4 minuti più tardi trovano il goal del pareggio con Bailey, che infila il puck sotto l’incrocio, dove il goalie Reimer non può arrivare. La situazione di parità dura fino alla prima sirena. Al pronti via del secondo periodo sono i padroni di casa a tornare in vantaggio con Lombardi, che in wrap-around punisce un colpevole Nabokov tra i gambali. La marcatura subita però non scuote a dovere i newyorkesi che subiscono il gioco di Phaneuf e compagni; al 13.08 però, un errore difensivo permette a Grabner di servire Ullstrom per il momentaneo pareggio. Gli islanders però prendono coraggio, e negli ultimi minuti assediano letteralmente la gabbia difesa da Reimer rendendosi pericolosi con Tavares e Moulson. Il goalie però è attento e mantiene il risultato sul 2-2. Il terzo periodo è tutto di marca “arancione”, con i padroni di casa pronti a sfruttare ogni errore per colpire in contropiede. Il goal è nell’aria e arriva per gli ospiti in situazione di powerplay con Moulson, lesto a infilare in rete un puck vagante in situazione di mischia. I Maple Leafs si riversano nel terzo offensivo ma un errore in impostazione consente a Parenteau di involarsi tutto solo e punire un colpevole Reimer che si fa sfuggire il puck. Il gol che chiude la partita arriva dalla stecca di Moulson, che mette a segno il più classico degli empty net goal con un tiro da centrocampo.

Quinta vittoria consecutiva per i Florida Panthers; a Philadelphia infatti si impongono sui Flyers per 2-1. Il primo periodo è tutto di marca casalinga, con i Flyers che si impadroniscono del terzo offensivo e poco spazio lasciano agli avversari, ma Clemmensen in stato di grazia nega qualsiasi speranza ai padroni di casa. Alla prima occasione però sono gli ospiti a passare in vantaggio: sfruttando un incomprensione nel cambio di linee Weiss si presenta a tu per tu con Bryzgalov e infila il puck sotto l’incrocio. Fino alla sirena, il match è un monologo dei Flyers. Il secondo periodo si apre come si era concluso il precedente, ma nel momento di massima pressione dei padroni di casa sono le pantere a trovare il gol del raddoppio di situazione di powerplay: un rimbalzo maligno della balaustra mette fuori tempo il terzino e il goalie di casa e per Bergenheim è un gioco da ragazzi depositare il puck in rete, al 6.23. La pressione dei padroni di casa aumenta e dopo nemmeno un minuto trovano la rete che accorcia le distanze con Wellwood, che da dietro la gabbia trova la deviazione di pattino di un terzino per il 2-1. I padroni di casa si riversano nel terzo offensivo alla ricerca del pareggio, ma il goalie ospite è più di una volta determinante nel salvare la propria gabbia, meritando la “first star selection” della serata, mantenendo il risultato immobile fino al sessantesimo.

Prova di forza dei Pittsburgh Penguins, che tra le mura amiche sconfiggono i Winnipeg Jets per 8-4. Padroni di casa subito in vantaggio al 2.04: Crosby lavora un ottimo puck dietro la gabbia e serve Kennedy, dimenticato dalla difesa di casa, per il momentaneo 1-0. La reazione degli ospiti arriva dopo 1 minuto, alla prima sortita offensiva del match con Slater, che di pattino supera Thiessen: la rete viene convalidata dagli arbitri dopo la visione dell’istant replay, in quanto il tocco viene considerato involontario. I padroni di casa non ci stanno e abbozzano una reazione, seppur con Malkin in panca puniti, con Cooke, che supera Pavelec da posizione defilata, ma il puck si stampa sul palo. Sul ribaltamento di fronte però sono gli ospiti a trovare la rete del momentaneo vantaggio con Little, che dalla media distanza fredda il goalie di casa. Pochi minuti più tardi arriva pareggio dei pinguini in superiorità numerica: grande intesa Crosby-Malkin, con quest’ultimo che libera al tiro Neal con la gabbia sguarnita. In avvio di secondo periodo sono i padroni di casa a trovare il gol del vantaggio: in situazione di mischia davanti a Pavelec, Neal è lesto a depositare in rete un puck vagante, firmando la sua personale doppietta. Bastano pochi minuti però ai Jets per agguantare il pareggio: disattenzione difensiva dei padroni di casa che libera a tu per tu con Thiessen Ladd e Little, con quest’ultimo che deposita il puck sotto l’incrocio dei pali. I Pinguini non ci stanno, e affidano i progetti di rimonta nelle mani della coppia Crosby-Malkin. È proprio il convalescente Crosby a servire, da dietro la gabbia, l’accorrente Kennedy per il 4-3, mettendo a segno un gol fotocopia di quello dell’1-0. Pochi minuti più tardi sono ancora i Penguins ad allungare: in regime di penalità differita Malkin fredda Pavelec dalla media distanza. A seguito di questa marcatura, il coach di Winnipeg decide di sostituire Pavelec con il suo backup Mason. Gli ospiti però non si perdono d’animo, e accorciano le distanze con Stapleton, lesto a depositare in rete un assist di Maxwell. Poco prima della sirena sono però ancora i penguins a passare con Neal, che fredda Mason da posizione defilata, per il momentaneo 6-4. In avvio di terzo drittel arriva anche il momentaneo 7-4 con Malkin, che da dietro la porta sfrutta una deviazione di Mason, colpevole nell’occasione per mettere a segno la propria doppietta. I jets smettono di giocare, rassegnati al risultato, e i padroni di casa passano per l’ottava volta con Dupuis dalla media distanza, mettendo la parola fine al match.

Anche i Chicago Blackhawks ottengono una importante vittoria esterna a Columbus, imponendosi sui Blue Jackets per 5-1. Ospiti che passano subito in vantaggio, al 4.12 con Shaw, che trova una fortunata deviazione di stinco su assist di Keith. Passano solo 2 minuti e gli ospiti trovano la rete del raddoppio: Sharp, da posizione molto defilata trafigge un colpevole Mason. Il monologo degli indiani prosegue, e all’8.22 arriva anche il goal del 3-0 con Seabrook, che fa partire un siluro dalla blu nel traffico che inganna il goalie di casa. Il secondo periodo si gioca su un sostanziale equilibrio, con occasioni da rete da ambo le parti, portieri impegnati a salvare il risultato ma le emozioni sono poche e il periodo corre fino al quarantesimo. In avvio di terzo periodo, sfruttando una situazione di powerplay, sono ancora i Blackhawks a passare con un gran tiro di Sharp dalla media distanza, dopo solo 37 secondi. Passano 4 minuti e gli ospiti mettono a segno anche il 5-0: Shaw smarca Hossa, che a porta vuota non sbaglia. La gara si addormenta, e l’unico sussulto fino alla sirena è la marcatura dei padroni di casa giunta con Nash nel traffico, che rovina lo shutout di Crawford e fissa il risultato finale sul 5-1.

Vittoria esterna anche per i New Jersey Devils, che s’impongono sugli Ottawa Senators per 1-0 al termine di una partita tiratissima. Padroni di casa subito in attacco, ma trovano un Hedberg sempre attento a difendere la propria gabbia. I Diavoli sfruttano ogni errore offensivo per ripartire in contropiede, ma anche in questo caso ogni speranza è abbattuta da Bishop in ottimo stato di forma. Al 14.00 Condra parte in breakaway, ma viene steso da Volchenkov: la terna arbitrale assegna un penalty shoot, ma lo stesso Condra viene ipnotizzato da Hedberg. Per vedere una marcatura però bisogna attendere il 17.20 del secondo drittel con Kovalchuk, che dalla blu trafigge Bishop sotto l’incrocio. LA pressione dei padroni di casa aumenta ma senza frutti, fino al quarantesimo. Il terzo drittel si avvia sempre con i padroni di casa in avanti, ma ogni velleità è smorzata da Hedberg in serata di grazia. Anche Bishop si rende protagonista a mantenere in corsa i suoi sui micidiali contropiedi degli ospiti, ma la partita si protrae in equilibrio fino alla sirena finale.

Anche gli Oilers di Edmonton colgono la vittoria in trasferta, superando i Nashville Predators per 6-3. La partita corre sul filo dell’equilibrio, con gli ospiti che si scoprono maggiormente in avanti sfruttando qualche indecisione dei padroni di casa; al 12.50 sono gli Oilers a trovare la via del vantaggio con Hordichuk, che da dietro la porta è aiutato dalla deviazione del goalie di casa. Passano solo 2 minuti e trovano anche la via del raddoppio con Hemsky, che dalla media distanza sfruttando il traffico davanti alla gabbia punisce Rinne. I padroni di casa non ci stanno, e provano a reagire: a 7 secondi dalla sirena di fine periodo Legwand è lesto a depositare un puck vagante alle spalle di Dubnyk per il momentaneo 2-1. In avvio di secondo periodo sono subito gli ospiti a marcare il cartellino con Hemsky, abile a sfruttare un maligno rebound concesso dal goalie di casa. Passano 5 minuti soltanto e gli Oilers passano ancora: Jones sfrutta al meglio un rebound concesso su missile di Petry, e con il puck a mezz’altezza gonfia la rete per il momentaneo 4-1. Il coach dei Predators decide a questo punto di sostituire il goalie Rinne con il suo backup Lindback. Nonostante il risultato pesante sono i padroni di casa a mantenere il pallino del gioco, e al 12.35 accorciano le distanze con Hornqvist in situazione di powerplay. Un errore in fase d’impostazione però consente a Hemsky di involarsi a tu per tu con Lindback e lo punisce sotto l’incrocio per il momentaneo 5-2, che dura fino alla sirena di fine secondo drittel. Nel terzo periodo i padroni di casa sono più intraprendenti, e dopo 4 minuti accorciano con Legwand, che trova una deviazione fondamentale su assist di Hornqvist. La pressione dei Predators non si placa, e si dimostra nei 44 tiri in porta fatti contro i 19 subiti, ma subisce l’empty net gol ad opera di Gagner, a fine di una partita nata sotto una cattiva stella per la compagine di Nashville.

Servono gli Shootout per assegnare la vittoria casalinga ai Dallas Stars sui Phoenix Coyotes. Al pronti via sono subito i padroni di casa a passare in vantaggio con Eriksson, che da posizione defilata trafigge Smith sul suo palo. La reazione degli ospiti però non si fa attendere, e tre minuti più tardi agguantano il pareggio con Korpikoski, che buca il portiere di casa con un missile dalla media distanza. Fino alla sirena entrambe le compagini hanno ottime occasioni di allungare il risultato, ma i due goalie sono attenti e salvano la rete. In avvio di secondo periodo però, sono i texani a passare in vantaggio con Ryder dalla breve distanza. Dopo il gol sono parecchie le penalità commissionate dagli arbitri e la gara si fa nervosa. Gli ospiti reagiscono, ma in una delle tante sortite offensive la difesa di casa recupera un puck che consente a Ryder di involarsi a tu per tu con Smith e trafiggerlo sotto l’incrocio. Nel terzo periodo però gli ospiti ci credono di più e accorciano le  distanze all’8.51 con Ekman-Larsson, che sfrutta a dovere un’occasione offensiva con l’uomo di movimento in meno sul ghiaccio. Ma il gol del pareggio è nell’aria e arriva al 14.58 con Whitney, che dalla media distanza fredda Lehtonen. Il match, rispecchiando i valori espressi sul ghiaccio va all’overtime. Nel tempo supplementare sono gli ospiti a rendersi pericolosi, ma Lehtonen compie un autentico miracolo su Ekman-Larsson, togliendo col gambale un disco diretto all’incrocio dei pali, e spedisce il match ai tiri di rigore, dove è decisiva la marcatura di Mike Ribeiro per assegnare la gioia della vittoria ai texani.

Basta invece “solo” l’overtime per assegnare la vittoria casalinga ai Colorado Avalanches sui Calgary Flames. Ospiti che trovano subito la via del goal con Stajan, abile a punire Varlamov tra i gambali. I padroni di casa però non ci stanno, e agguantano il pareggio al 9.05 con Stasny, che devia sottomisura un missile di O’Brien dalla blu e mette fuori tempo Kiprusoff. Fino al termine del periodo, e nel secondo drittel il match si fa molto elettrizzante, con i goalie costretti ad impegnarsi oltre misura sulle sortite offensive, e solo il grande stato di forma di Kiprusoff e Varlamov impedisce un risultato più pesante. Nel terzo periodo invece è la stanchezza a farla da padrona, e il match perde il ritmo dei primi due periodi, e l’unica occasione degna di nota è la traversa colpita da Jones, a pochi secondi dal sessantesimo. La situazione d’equilibrio costringe la disputa dell’overtime che termina al 3.51 grazie alla rete di Jones, che usa il gambale di Kiprusoff come sponda, regalando ai suoi la vittoria per 2-1.

Vittoria tra le mura amiche per i Los Angeles Kings, che superano per 5-2 i San Josè Sharks nel derby californiano. Padroni di casa che sfruttano tutte le loro capacità per imporre il loro gioco, e s’impossessano del terzo offensivo, lasciando agli avversari la possibilità di qualche contropiede. Al 15.26 trovano la via del gol con Richards, che, in contropiede e con l’uomo di movimento in meno sul ghiaccio, dalla media distanza fredda Niemi sotto la traversa. Bastano 22 secondi però agli squali per agguantare il pari:  Havlat lascia partire un polsino dalla media distanza, la respinta di pattino di un terzino di casa spiazza Quick ed è tutto facile per lo stesso Havlat depositare in rete per il momentaneo 1-1. Nel secondo periodo sono però gli ospiti a rendersi più pericolosi, e occupando per la maggior parte del tempo il terzo offensivo. Al 15.49 però, sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Martinez, che dalla media distanza sfrutta un assist al bacio di Kopitar. La reazione degli ospiti tarda ad arrivare, e in avvio di terzo periodo sono nuovamente i Kings ad allungare con Kopitar, che da pochi passi dalla blu trafigge Niemi, sfruttando una superiorità numerica in 4 contro 3. La squadra di San Josè trova però, sfruttando un lampo d’orgoglio, la rete che accorcia le distanze con Boyle, che ben sfrutta un’azione nata sull’asse Havlat-Couture. La pressione degli ospiti non cala, alla ricerca del goal del pareggio, ma un errore in fase d’impostazione libera Penner che a tu per tu con Niemi non sbaglia, marcando il momentaneo 4-2. Match che si chiude al 19.44, quando Carter mette a segno l’Empty Net Goal fissando il risultato sul 5-2 e regalando ai suoi la momentanea ottava posizione che vale i playoff.

Risultati:
Islanders @ Maple Leafs 5-2
Panthers @ Flyers 2-1
Jets @ Penguins 4-8
Blackhawks @ Blue Jackets 5-1
Devils @ Senators 1-0
Oilers @ Predators 6-3
Coyotes @ Stars 3-4 SO
Flames @ Avalanches 1-2 OT
Sharks @ Kings 2-5

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