Tambellini killer del Lugano, lo Zurigo sbanca in rimonta la Resega

Tambellini killer del Lugano, lo Zurigo sbanca in rimonta la Resega

Archiviata la lunga serie di amichevoli estive con ludi, è tempo di fare sul serio, scatta la prima giornata di LNA per il Lugano. Alla Resega c’è tanta voglia di rivincite. Il recente passato è costellato infatti da troppe delusioni e il popolo bianconero si aspetta molto dalla propria compagine guidata in panchina da un coach pluridecorato come Barry SMITH alla cui corte sono giunti quest’anno giocatori di grande peso, uno su tutti Rob NIEDERMAYER con alle spalle 20 stagioni di NHL.

Il calendario ha riservato ai bianconeri, come avversario per l’esordio stagionale, gli Zsc Lions, squadra dalle ambizioni dichiarate, che però nell’anticipo della seconda giornata ha già assaporato il gusto amaro della sconfitta essendo stata battuta a domicilio all’overtime dallo Zugo. Un motivo in più per temere gli ospiti zurighesi, che dal canto loro hanno aggiunto alla propria rosa, tra gli altri, il prestigioso di acquisto di Jeff TAMBELLINI, ex Vancouver Canucks, già autore di una doppietta all’esordio.

Dallo spogliatoio bianconero viene confermata la perdurante assenza di Brady MURRAY ancora alle prese con l’infortunio al polso, mentre Kevin ROMY deve scontare ancora una giornata di squalifica rimediata nella serie play-out contro  i sangallesi del Rapperswil. Debutta tra i pali il nuovo acquisto CONZ. Per lo Zurigo assenti per infortunio SEGER, WICHSER e CUNTI e a difendere la porta a sorpresa FLUELER al posto di SULANDER. Piccolo inciso. Da quest’anno anche la Svizzera si adegua alle direttive internazionali e per la prima volta sui tabelloni il tempo avanzerà a scalare stile NHL.

Prima dell’inizio del match viene osservato un minuto di silenzio in memoria dei tre ragazzi ticinesi deceduti lo scorso aprile nell’attentato di Marrakesh nonchè per l’immane tragedia che ha colpito la formazione di KHL del Lokomotiv Yaroslav. Da ultimo l’HCL ricorda con affetto Sepp Imboden, tra i protagonisti della prima storica promozione in Lega Nazionale B del 1964.

Si inizia con le formazioni intente a studiarsi. Per assistere alla prima vera occasione bisogna attendere sette minuti, quando RINTANEN costringe FLEULER alla respinta di gambale su un tiro diretto nell’angolo. Una carica scorretta di CONNE obbliga i padroni di casa a fronteggiare la prima situazione di inferiorità numerica della stagione che passa fortunatamente senza conseguenze. Buona circolazione del disco da parte degli zurighesi ma nessun pericolo per la porta di CONZ. Al minuto 15:50 un’azione tutta in velocità di REUILLE crea scompiglio nella retroguardia avversaria. Il tiro del giocatore bianconero viene respinto con bravura da FLEULER che tuttavia concede il rebound allo stesso REUILLE che non concretizza a causa del disturbo, ritenuto però fallo di SCHAPPI. Anche gli ospiti quindi con l’uomo in meno ed in palese difficoltà. Si salvano a fatica su KAMBER, vengono costretti per 455 secondi alla doppia inferiorità a causa di due minuti inflitti al nuovo acquisto ex Ginevra GOBBI per trattenuta. Ci prova in tutti i modi il Lugano a chiudere in vantaggio la prima frazione di gioco, ma prima RINTANEN e poi il suo connazionale NUMMELIN non trovano fortuna. Si va dunque al riposo con i bianconeri che comunque hanno destato la migliore impressione.

Riprendono le ostilità e sembra esserci solo il Lugano sul ghiaccio. Molto veloce e organizzato soprattutto nella fase difensiva (si vede che in panchina siede un certo SMITH..)si rende subito pericoloso con REUILLE, decisamente in serata, su cui i difensori devono usare le maniere forti. Sul prosieguo dell’azione un delizioso assist di NUMMELIN trova il diciassettenne esordiente SIMION che a porta semi-spalancata infila FLEULER per la prima rete della stagione al minuto 23:01. Continuano a spingere i bianconeri mettendo in apprensione uno Zurigo forse già in debito di ossigeno per via dell’esordio del giorno precedente. Ciò nonostante, causa un’ingenua penalità giustamente fischiata ai danni di NIEDERMAYER, la squadra di coach HARTLEY cerca con la regia di TAMBELLINI di sfruttare l’occasione ma senza esito alcuno. D i contro il Lugano ha il torto di sprecare troppo anche in power play prima con un’azione DOMENICHELLI-KAMBER e successivamente con REUILLE che, però, trova altri due minuti a vantaggio del proprio team. Una discutibile decisione dell’arbitro ROCHETTE prima punisce CONZ per uno sgambetto parso ai più inesistente, quindi grazia GOBBI per una prolungata trattenute del disco a terra scatenando le ire del folto pubblico accorso alla Resega, Il drittel si chiude con una buona occasione per RINTANEN che ottimamente servito da JORG trova FLEULER bravo a chiudergli l’angolo.

Dopo due periodi molto ben interpretati, per il Lugano il vantaggio minimo sembra essere troppo poco. Prende coraggio lo Zurigo alla ripresa del gioco dopo la seconda pausa anche in virtù del fatto che i ticinesi sembrano tirare un po’ il fiato. Per essere la partita d’esordio non si può dire che i bianconeri non abbiamo dato fondo a tutte le loro risorse fisiche e psichiche. Ma spesso i cali di tensione possono essere esiziali in tutti gli sport; in particolar modo nell’hockey dove risulta difficile “tirare i remi in barca”. TAMBELLINI su azione partita da PITTIS non riesce a finalizzare sottoporta, poi AMBUHL viene ostacolato con un fallo da STEINER che gli costa la panca puniti. Vorrebbe forse qualcosa di più l’attaccante zurighese che in seguito alle conseguenti proteste riceve 10 minuti disciplinari. E non finisce qui perché ci vuole un doppio miracolo prima di CONZ che salva su DOWN che in velocità si era bevuto VAUCLAIR e poi dello stesso capitano che sulla ribattuta del tiro salva prodigiosamente sull’accorrente TAMBELLINI al 46:24. il Lugano cerca di trovare residue energie per essere meno passivo e KOSTNER avrebbe sulla stecca l’occasione per raddoppiare ma GOBBI lo aggancia finendo in panca puniti. Power play senza lode ma clamorosa occasione per DOMENICHELLI che a botta sicura colpisce il palo alla destra di FLEULER. Goal sbagliato goal subito, questa è la legge non scritta: tiro innocuo dalla linea blu di MURPHY e DOWN, non marcato, con la dovuta attenzione da NODARI ha gioco facile nell’insaccare alle spalle di CONZ fin qui perfetto. Mancano quatto minuti e per poco non arriva subito alla beffa per opera di SCHAPPI sul cui tiro CONZ deve distendersi per bloccare. Barry SMITH vedendo i suoi in evidente difficoltà chiama un timeout per organizzare le ultime fasi gioco. Ma tutto fa presagire che sarà overtime, per gli ospiti il secondo in due giorni. E così è… In 4 contro 4 e subito con l’uomo in meno a causa di una penalità comminata a ULMER, i bianconeri trovano in Jeff TAMBELLINI il loro killer con un preciso tiro che punisce il Lugano oltremisura.

Finisce inaspettatamente in gloria per lo Zurigo un match largamente dominato dal Lugano che dal canto suo ha avuto il torto di non uccidere la partita nei primi due periodi in cui la superiorità, sia fisica che di gioco, è sembrata schiacciante. Complimenti agli ospiti che hanno saputo soffrire e chiudersi in difesa davanti ad un più che positivo FLEULER partito di sicuro come backup per poi punire cinicamente gli avversari con TAMBELLINI, di sicuro il giocatore di maggior classe. Per il Lugano è importante metabolizzare subito la sconfitta in quanto la difficile trasferta di Friborgo è alle porte.

 

 LUGANO – ZSC LIONS  1-2 ot (0-0; 1-0; 0-1; 0-1 )

23:01  1.0  94.SIMION (33.Nummelin – 8.Hirschi)

55:58  1.1  72.DOWN (27.Murphy – 14.Tambellini)

63:18  1.2  14.TAMBELLINI (44.Ambuhl – 27.Murphy) PP1

 

PENALITA’ : LUGANO 6X2 Min.   ZSC LIONS 6X2 Min. + 10 Min.disciplinari

ARBITRI : ROCHETTE (Dunoulin – Zosso)

SPETTATORI : 5244

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