Marco DepaoliIl presidio in casa Renon ha avuto tante trattative, e la decisione non è stata facile. Anche Bruno Aegerter, che ha fatto un buon lavoro, era un’opzione. Ma per avere una tavola pulita alla ripartenza si ha deciso per un viso nuovo anche sulla panchina.
Greg Holst, classe 1954, austro-canadese come giocatore vanta di esperienza in NHL (New York Rangers, 1975-78), dal 1979 -1992 ha giocato in Austria (Innsbruck, Vienna, Salisburgo, Villach, Graz), in 33 partite per la nazionala austriaca ha aquistato 76 punti.
Dopo la carriera come giocatore è tornato in Canada, dove ha installato una scuola di Hockey. Nel 1997 torna in Austria, come allenatore nella seconda divisione nel Wattens. Inoltre lavore nel settore giovanile dell‘Innsbruck, della U18 e U20 della nazionale austriaca ed infine diventa assistant coach di Ron Kennedy nella nazionale.
Come Head Coach nella Bundesliga ha esordito nel 2002/03 al Villach, dove ha lavorato per sei stagioni. Nel 2006 conquista lo scudetto astriaco con il Villach, la sua squadra si troverà altre tre volte in finale scudetto.
Il Ritten Sport Renault Trucks ha invitato Holst a venire a Collalbo per conoscere le strutture dell’Associazione, per conoscere i traguardi e per conoscere il livello del campionato, seguendo le partite finali a Brunico e ad Asiago. Greg Holst dopo aver visto tutto ha accettato e vuole lavorare con i ragazzi dell’altopiano, con alcuni ha già parlato per avere un quadro completo del lavoro che li aspetta.
Auguriamo a Greg Holst e ai tifosi del Ritten Sport Renault Trucks che i traguardi presi in considerazione siano raggiungibili.
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Curiosità
(m.d.) – Suo figlio Taylor gioca in Nationalliga per l’EC Red Bull Salzburg. Ha già esordito in prima squadra per alcune partite.
– In Austria e nei paesi germanofoni quali Svizzera e Germania, Greg Holst è diventato una “leggenda” per la sua intervista rilasciata a caldo dopo una partita tra la sua squadra (il Villach) e i Capitals di Vienna nel febbraio 2006, a pochi giorni dai playoff. Il risultato finale di 4-5 dopo i rigori per i Capitals non è stato digerito dal nuovo coach del Renon, lamentando tra le varie cose il fatto di aver disputato 3 dei 5 minuti di overtime in inferiorità numerica, dopo essere stati raggiunti con due gol nei minuti finali dei tempi regolamentari. Ma il vero “Skandal” fu un altro: ai rigori dopo 10 tiri l’ex stellato Danny Bousquet aveva replicato alla realizzazione di Setzinger ma l’arbitro Jonak non ha poi convalidato la rete perché sul referto c’era scritto che avrebbe dovuto tirare Günter Lanzinger.
Una partita dove successe di tutto, compresa la rottura del plexiglas e un tiro a gioco fermo di Herbert Hohenberger diretto verso la tribuna che ferì uno spettatore. 5 giorni dopo la federazione austriaca accolse il ricorso del Villach e nella notte del 2 marzo si decise di far ribattere quel giorno stesso alle 17.35 quel tiro di rigore da parte di Lanzinger. Se Vienna si fosse rifiutata avrebbe perso la partita 0-5. Quel pomeriggio, nel caso Lanzinger avesse segnato, si sarebbe andati avanti con i rigori ma il giocatore del Villach sbagliò. Una partita davanti a 1500 spettatori durata un solo tiro di rigore, cioè 5 secondi.
Nell’intervista post partita in diretta TV di quel 26 febbraio a Vienna, Greg Holst infuriato usò la più celebre parolaccia inglese nove volte in un minuto nel suo accento canado-austriaco. Il suo video su youtube è tra i più cliccati ed è considerato il Trapattoni dell’hockey. Per questa intervista è stato squalificato un turno (come pure il capitano Hohenberger per comportamento antisportivo) e multato il Villach di 500 euro.
httpv://www.youtube.com/watch?v=RyWEAw4nbqc