Dopo il punto del pareggio dei padroni di casa con Casutt, il primo tempo è filato via ad un buon ritmo con alcune occasioni da ambo le parti ben neutralizzate dai rispettivi estremi difensori. Da una parte Caron (alla sua quarta apparizione consecutiva) e dall’altra il giovane Zurkirchen, schierato al posto dell’infortunato Markkanen.
Nel secondo tempo, caratterizzato anch’esso da una buona disciplina difensiva e da ripetuti ribaltamenti di fronte, un po’ di fortuna ha permesso a Mauro Jörg di trovare il vantaggio a metà partita. Gioia di breve durata però, perchè appena 20 secondi più tardi lo Zugo è pervenuto al pareggio con DiPietro.
Terzo conclusivo che ha evidenziato la maggior freschezza dei padroni di casa che per lunghi tratti hanno costretto il Lugano nel proprio terzo difensivo. Christen dapprima e ancora lo scatenato Casutt poi hanno vanificato gli sforzi del collettivo bianconero e messo la parola fine alla contesa.
Nonostante l’impegno e la disciplina difensiva (ad immagine di un Kamber sempre più a suo agio nel nuovo ruolo) è un Lugano che torna da Zugo a mani vuote e con la consapevolezza che bisogna ritrovare la via del gol con più frequenza, perchè la strada che porta ai playoff si fa sempre più in salita.
Zugo – Lugano 4-2 (1-1, 1-1, 2-0)
Reti: 1.04 Romy (Murray) 0-1, 07.58 Casutt (Metropolit, Christen) 1-1, 31.25 Jörg (Murray) 1-2, 31.45 DiPietro (Duri Camichel, Sutter) 2-2, 48.48 Christen (Diaz, Metropolit) 3-2, 56.52 Casutt (Christen, Metropolit) 4-2
Lugano: Caron; Kamber, Nummelin; Hirschi, Ulmer; Kienzle, Nodari; Domenichelli, Hennessy, Bourque; Murray, Romy, Jörg; T. Vauclair, Conne, Reuille; Bertaggia, Sannitz, Kostovic
Penalità: 2 x 2′ contro lo Zugo, 3 x 2′ contro il Lugano
Arbitri: Reiber; Abegglen, Kaderli
Note: Bossard Arena Zug, 6’093 spettatori. Assenti HCL: J.Vauclair, Genoway (ammalato), Popovic, Terrazzano (in soprannumero) e Profico (Visp).