Varese, c’è ancora molto da fare!

Varese, c’è ancora molto da fare!

In una Varese con temperature ancora quasi estive ricomincia il campionato di Hockey IHL. Non si può però solo dare alla differenza di temperatura tra fuori e dentro il palaghiaccio la responsabilità di tutti i brividi della prima partita stagionale!
Molti i cambiamenti dall’anno scorso: Glaber Glavic – allenatore -, Makinen e Kuronen – giocatori stranieri -, un paio di nuovi promettenti giovani e un piacevole ritorno al passato con i colori dei gialloneri sulla maglia bianca.
Radicalmente cambiato il modo di giocare della squadra: il nuovo allenatore sta impostando la squadra in maniera diversa. Il gioco è ora corale, affidato a schemi precisi e non lasciato a guizzi e giocate individuali. Niente più dischi nell’angolo ma si intravede una
strategia ben precisa in ogni disco giocato. La squadra è obbiettivamente ancora piuttosto in ritardo sia come preparazione atletica che come apprendimento delle meccaniche di gioco, ma d’altronde questo è solo l’inizio. Gli schemi visti in occasione dei gol hanno
funzionato e lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato. Anche il power-play ne ha beneficiato, mostrando una buona circolazione del disco con i giocatori sempre in movimento.

Il primo tempo è stato caratterizzato da una netta prevalenza di gioco del Varese che, con il Dobbiaco molto in difficoltà, ha potuto impostare e finalizzare con due gol. 
Ma l’hockey è imprevedibile e la partita aveva ancora molto da dire… Ad esempio un secondo tempo piuttosto noioso con i Mastini sempre più calanti e un Dobbiaco che sembrava non intenzionato a prendere le redini fino a quando, a pochi minuti dalla fine del tempo trovava un gol con cui non solo accorciare le distanze ma ribaltare l’andamento della partita.
Il terzo periodo si è poi aperto con una penalità al numero 38 Makinen per equipaggiamento non regolare (!). Occasione troppo ghiotta per il Dobbiaco che nei due minuti di superiorità ne ha approfittato per pareggiare su azione viziata da un errore del portiere Perla. Ed è ancora l’estremo difensore del Varese che, con una uscita un po’ troppo ‘avventurosa’, permette al Dobbiaco di portarsi in vantaggio. I Mastini sono all’angolo e con il quarto gol il Dobbiaco sa di aver chiuso la partita.
Non basta un gol a 37 secondi dalla fine per cambiare le sorti di un incontro che ha mostrato un Varese ancora ben lontano dall’essere una squadra con la S maiuscola.
Tanto di cappello al Dobbiaco che ha saputo approfittare di ogni errore ed entrare in partita nel momento giusto.

Le interviste di Roberto Vedani

Formazioni
HCMV Varese Hockey: 2 Perla (95 F. Matonti), 3 Schina, 7 Fanelli, 22 E, Mazzacane, 38 Makinen, 42 Crivellari, 94 M. Matonti, 8 Ghiglione, 12 Franchini, 13 Fornasetti, 15 Tilaro, 16 Vanetti, 19 Allevato, 23 M. Borghi, 24 Perino, 27 M. Mazzacane, 32 P. Borghi, 78 Kuronen. Coach: Gaber Glavic
Dobbiaco 3 Zinnen Dolomiti: 30 Burzacca (1 Pompanin), 3 Plankensteiner, 9 Wieser, 17 Obexer, 22 Klettenhammer, 47 Pastorello, 97 Profunser, 8 Tauber, 19 Egarter, 31 De Luca, 36 Constantini, 41 Covelli, 45 Vercellio Tiarezze, 51 Pais De Gabriel, 64 Talamini, 83 Backstrom, 87 G. Pompanin, 98 Rizzo. Coach: Tommy Flink

Tabellino
HCMV Varese Hockey  –  Dobbiaco 3 Zinnen Dolomites  3 – 4    (2-0  0-1  1-3)

Marcatori
1’02” (HCMV) Piroso (Vanetti, Makinen), 8’22” (HCMV) Ghiglione (Vanetti, Tilaro) PP1, 34’51” (D3ZD) Talamini (Covelli, De Luca), 41’38” (D3ZD) Backstrom (Rizzo) PP1, 46’29” (D3ZD) Obexer, 47’45” (D3ZD) Talamini (Tauber, Rizzo), 58’39” (HCMV) Franchini (Ghiglione)

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