In secondo luogo l’arrivo del tecnico Stefan Mair, bolzanino di nascita, ex Fassa ed ex Val Pusteria, sta suscitando sempre più interesse fra i tifosi e gli amici dell’hockey ampezzano.
«Non faccio proclami, non è nel mio stile», ha dichiarato Mair, «però quella dell’Hafro Cortina è una sfida che voglio giocare fino in fondo».
«Sono venuto qui per cercare di far bene e per provare a riportare questa squadra nelle zone di classifica dove merita di essere. È una sfida che però, ripeto, non mi fa paura».
D’altra parte non sei nuovo a “salvataggi” di questo genere…
«È vero, quando arrivai a Fassa dovetti ricostruire una squadra i cui ultimi due anni non erano stati tra i più felici. Il vantaggio di Cortina è che la nostra è una squadra con una grandissima tradizione sportiva. Non viviamo di rimpianti, ma questo è un elemento che può aiutare».
Quali sono i prossimi passi che farai insieme alla società?
«Per quanto riguarda gli stranieri, per esempio, con il budget a disposizione cercheremo di allestire una squadra competitiva, partendo ovviamente dal portiere».
E i giocatori di scuola italiana?
«Nei giorni scorsi ho parlato con loro, e ho consegnato il programma estivo per la preparazione atletica, che per me è molto importante. Ho in programma anche due test da fare a settembre, uno sul ghiaccio e uno a secco. È importante che i giocatori arrivino preparati all’inizio del campionato: li seguirò regolarmente, durante l’estate, per sentire come stanno, per vedere le loro esigenze, per registrare i progressi che faranno».
Quale ruolo avranno i ragazzi del settore giovanile?
«Voglio sottolineare che è sempre importante inserire nella prima squadra i giocatori italiani per farli crescere: lo faremo compatibilmente alle loro capacità e alla loro preparazione fisica, elementi che valuterò nelle prossime settimane, quando inizieranno nuovamente gli allenamenti su ghiaccio».