Russia – Canada 2-0 (0-0; 0-0; 2-0)
di Cristian
Sfida d’altri tempi quella che al Pala Esposizioni vede le due nazionali più vincenti nel mondo dell’hockey contendersi l’accesso alle semifinali.
Parte bene la Russia che si affida alle sortite offensive dei suoi imprevedibili fuoriclasse quali Kovalchuk, Kovalev e Ovechkin, mentre il Canada predilige delle azioni manovrate che fino a metà periodo risultano lente e quindi poco pericolose. Col passare dei minuti cresce l’intensità della squadra canadese che si porta con più frequenza dalle parti di Evgeni Nabokov che risponde sempre con autorità. Il primo tempo si conclude a reti inviolate con diverse situazioni in superiorità numerica non sfruttate da una parte e dall’altra soprattutto per la lucidità dei due portieri (per il Canada tra i pali Martin Brodeur).
Il secondo periodo di gioco riprende sulla falsariga del primo, ovvero con delle penalità causate più che altro da delle ostruzioni o piccole scorrettezze piuttosto che da falli gravi e con le difese che concedono veramente pochi spazi alle iniziative avversarie. Il velocissimo ventenne Ovechkin si mette in luce con ottimi tiri ma l’esito di questo incontro è troppo importante per le due squadre per le quali un’eliminazione verrebbe considerata come un fallimento e così anche la seconda frazione di gara si conclude sullo 0 a 0 con i due portieri sugli scudi.
La sfacciataggine di un ragazzo rompe gli equilibri dell’incontro: è proprio Alexander Ovechkin che su un ottimo assist di Viktor Kozlov batte con un tiro fulmineo Martin Brodeur. Il gol galvanizza i russi che pochi istanti dopo vanno vicini al raddoppio con Kharitonov che manda a lato d’un soffio a tu per tu con l’estremo canadese. Anche in inferiorità numerica i russi riescono a impensierire gli avversari (spettacolare la prodezza dei Evgeni Malkin che lanciato a rete si gira a tira col rovescio senza fortuna) con la partita che finalmente diventa veloce ed entusiasmante. Al decimo minuto Smyth offre a St.Louis un ottimo disco ma Nabokov chiude tutti gli spiragli; passano due minuti e il capitano Joe Sakic prova a scuotere i suoi con un’azione personale. Il Canada non trova la lucidità necessaria per arrivare a tiri pericolosi mentre nella Russia salgono in cattedra Ovechkin e Kovalchuk che impongono la loro velocità e classe. A tre minuti dalla fine Daniil Markov si fa cacciare in panca puniti per una trattenuta su Joe Thorton ma un’irriconoscibile Canada è incapace di battere un Nabokov stellare. All’ultimo minuto Pat Quinn toglie Brodeur dai pali per inserire l’uomo di movimento in più: scelta che si rivelerà in vana perchè la difesa russa è arcigna nel difendere il risultato. A trenta secondi dalla fine (con di nuovo Brodeur in porta) il capitano russo Alexei Kovalev fissa il risultato sul 2 a 0.
Vittoria meritata della Russia che riesce a tenere a bocca asciutta gli attaccanti della foglia d’acero: probabilmente è proprio la sterilità offensiva che ha condannato i campioni olimpici in carica sembrati sotto tono per l’intero torneo.