Qual. olimpiche: i precedenti con Gran Bretagna, Olanda e Serbia

Qual. olimpiche: i precedenti con Gran Bretagna, Olanda e Serbia

Cos’hanno in comune Cortina, Sapporo, Budapest? A leggere i nomi delle prime due località, la mente corre inevitabilmente a Olimpiadi invernali del passato: quelle del 1956 per gli ampezzani, quelle del 1972 per i nipponici. Mentre la capitale ungherese si è candidata ad ospitare i Giochi Olimpici estivi del 2024.
Il legame con le Olimpiadi non finisce qui: tutte, dall’11 al 14 febbraio, ospiteranno un girone preliminare di qualificazione al torneo olimpico di PyeongChang 2018.
La manifestazione cortinese cadrà nel sessantesimo anniversario dei Giochi Olimpici invernali ospitati dalla Regina delle Dolomiti. A contendersi la qualificazione, oltre al Blue Team guidato da Stefan Mair, scenderà sul ghiaccio la Gran Bretagna, l’Olanda e la Serbia.
Pochi i trascorsi con le tre rappresentative in termini olimpici: con la Nazionale di Sua Maestà l’unico precedente  risale al lontano 1948; l’hockey italiano si stava risollevando dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia la carenza di fondi non consentiva agli Azzurri di affacciarsi al panorama internazionale. La partecipazione dell’Italia, alle Olimpiadi di St. Moritz, fu fortemente voluta dal Presidente della LIHG (l’attuale IIHF, nda) Franz Kraatz; la Federazione svizzera venne incontro a quella italiana “prestando” l’attaccante Otto Rauth e  il coach Othmar Delnon. Per una serie di concause la spedizione si rivelò un flop, nell’incontro contro la Gran Bretagna, penultimo in calendario, l’Italia venne sconfitta 14-7.

In ambito olimpico Italia e Olanda si ritrovano di fronte a distanza di tre anni. Nell’unico precedente, disputato Bietigheim-Bissingen e valevole per le qualificazioni a Sochi 2014, il Blue Team si impose 4-1. Le due formazioni si incontrarono alla terza giornata; tagliate fuori dalla corsa olimpica, il match, controllato agevolmentedagli Azzurri, servì a perfezionare l’affiatamento in vista dei rispettivi Mondiali. Pat Iannone aprì le marcature capitalizzando un rebound concesso dall’estremo difensore dei Tulipani. Nella frazione centrale il colpo del K.O. venne servito dal duo Vincent Rocco-Rob Sirianni. Gli olandesi trovarono la forza di accorciare le distanze con Bjorn Willemse, al termine di un’azione insistita. Nel terzo tempo, Rocco firmò la sua personale doppietta a porta vuota.

Per i colori Azzurri la Serbia è un’autentica novità. La Federazione balcanica divenne membro della IIHF nel 2006 e, fino ad oggi, la Nazionale dell’ex Jugoslavia non ha mai incontrato quella italiana. L’unico punto di contatto tra la realtà italiana e quella serba è rappresentato da Stefan Ilic, difensore del Valpellice.

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