Mondiali 1a Div. A: i numeri dell’Italia

Mondiali 1a Div. A: i numeri dell’Italia

Al terzo tentativo la Nazionale italiana è riuscita a centrare l’obiettivo promozione in Top Division; torna, così, nell’hockey che conta dopo l’ultima apparizione risalente al torneo finlandese del 2022.

Con quali numeri personali è stato ottenuto il prestigioso risultato?
Nella classifica dei marcatori, il migliore è stato Daniel Tedesco con 8 punti (4 goal e 4 assist) che vale il secondo posto al fianco dell’ucraino Viktor Zakharov (6 goal e 2 assist) e alle spalle del connazionale Andri Denyskin, finito a referto in 9 occasioni con 3 goal e 6 punti. L’oriundo occupa il secondo posto nella classifica delle reti segnate e il terzo in quella degli assist, insieme a Dustin Gazley.

Gli italiani non sono stati bravi ad eccellere nella graduatoria dei face off vinti: per trovare il primo Azzurro bisogna scorrere i nomi dei giocatori fino al quindicesimo posto, occupato da Bryce Misley con una percentuale del 49,32% (36 ingaggi vinti contro 37 persi), seguono dal sedicesimo al diciottesimo posto Diego Kostner (48,72%), Tommy Purdeller (48,57%) e Daniel Mantenuto (47,92%).
Per quanto riguarda le percentuali dei portieri, Davide Fadani ha concluso il suo Mondiale cadetto parando il 90% dei tiri subìti (72 tiri fermati su 80 complessivi) e classificandosi al quinto posto. Fuori da questa classifica, a causa del basso minutaggio di gioco, c’è Damian Clara, impiegato nel terzo tempo di Italia-Ucraina ha raggiunto una percentuale parate dell’81,82% .

Gli Azzurri con il migliore plus/minus sono risultati Gregory di Tomaso, Bryce Misley, Nicholas Saracino e Jason Seed, tutti con +5 che vale loro il quarto posto nella relativa classifica.
L’Italia può vantare dei difensori prolifici: Phil Pietroniro e Luca Zanatta, rispettivamente con 4 e 3 punti, occupano il secondo e il terzo posto della relativa classica.
I giocatori maggiormente impiegati sul ghiaccio dal coaching staff sono Tedesco (18’49”) e Alex Trivellato (18’41”), i rispettivi minutaggi li posizionano al diciottesimo e diciannovesimo posto in questa classifica.
E’ stato un Mondiale corretto, senza penalità partita o penalità maggiori di 5’ o 10’; i giocatori maggiormente penalizzati hanno concluso la kermesse rumena con 6’ a carico (Denyskin, il britannico Robert Dowd e i giapponesi Teruto Nakajima e Yu Sato). Gli Azzurri maggiormente penalizzati sono stati Thomas Larkin, Kostner e Matthias Mantinger con 4’ trascorsi in panca puniti.

Per quanto concerne le statistiche di squadra, l’efficacia realizzativa dell’Italia è stata pari all’11.54% (18 goal segnati su 156 tiri) che la posiziona al terzo posto, dietro a Gran Bretagna (13.01%) e Ucraina (12.70%). Il powerplay italiano ha raggiunto una percentuale del 17.65% (3 goal su 17 situazioni si superiorità), anche in questo caso vale il terzo posto, preceduto da quello giapponese (26.67%) e quello britannico (18.18%).
Il penalty killing ha raggiunto un ragguardevole 85.71% che vale il secondo posto: in 14 situazioni di inferiorità, gli uomini di Jukka Jalonen hanno incassato solo 2 goal. Meglio di loro ha fatto la Gran Bretagna che, in questa situazione speciale, non ha mai incassato reti. Gli Azzurri, però, sono stati gli unici a subire una rete in situazione di superiorità, contro la Romania, chiudendo la classifica dei Shorthanded goals a -1. Nella classifica dei portieri, la Nazionale italiana si posiziona al quinto posto con l’88.04% e terzo nelle penalità complessive con 30’, insieme alla Gran Bretagna.
L’Italia è stata seguita a 10.120 spettatori, che si traduce nel quinto posto complessivo.

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