In occasione dei Mondiali riportiamo alla luce antiche battaglie degli uomini che hanno lottato per la maglia Azzurra. Uno spaccato con cui vogliamo narrare la storia della Nazionale e far conoscere ai lettori le gesta di campioni e accadimenti sconosciuti o dimenticati.
Dei ventuno incontri disputati con la Polonia, solo uno è finito in pareggio; accadde ai Mondiali del 1935 disputati dal 19 al 26 gennaio nella cittadina svizzera di Davos.
Inseriti nel Gruppo B, gli Azzurri ottennero una vittoria per 2-0 contro la Germania e pareggiarono contro la Francia 1-1. Alla vigilia della sfida con la Polonia la classifica recitava Italia e Francia punti 3, Polonia punti 2, Germania punti 0; tre squadre lottavano per due posti che davano l’accesso ai Gironi di semifinale.
Dopo la prima frazione chiusa a reti bianche, nel periodo centrale i polacchi si portarono in vantaggio con Kazimierz Sokolowski all’8’. Non ancora “sazi” gli avversari degli italiani premettero in attacco con lo scopo di chiudere la partita, tuttavia un guizzo di Mario Zucchini riportò in parità la gara.
Così l’inviato de “La Gazzetta dello Sport” descrisse la rete italiana:
“Al 12’ attacco sulla sinistra dei polacchi, rompe Zucchini, che parte tutto da solo. Nessuno degli azzurri è in linea, tanto veloce è stata la controffensiva del contrattacco italiano. Zucchini avanza, si apposta, con calma, e tira veemente a mezza altezza. Goal netto, irresistibile: 1-1”.
Nel terzo periodo il risultato rimase inchiodato sul pareggio e l’Italia poté accedere alla fase successiva, confrontandosi con nazionali di maggiore spessore.
Negli ultimi anni la Gran Bretagna è diventata una Nazionale ostica per i colori Azzurri, l’ultimo successo, che conclude una striscia positiva di otto incontri (sette vittorie e un pareggio) nell’arco di sessant’anni, risale al 2013, quando i Mondiali di 1a Divisione A furono ospitati dall’Ungheria a Budapest.
L’Italia scese sul ghiaccio della SportArena forte dei sei punti conquistati contro la Corea del Sud (4-0) e Giappone (4-1). La Nazionale italiana trovò il vantaggio dopo 1’01” al termine di un’azione insistita conclusa da Nathan DiCasmirro, lesto a ribadire in rete un puck non trattenuto da Stephen Murphy, sul tiro dalla blu di Trevor Johnson. La buona circolazione del disco non consentì agli uomini guidati da Tom Pokel di trovare il raddoppio; di contro, i britannici alla prima occasione pareggiarono con Robert Farmer, il quale, liberatosi del suo guardiano in balaustra, si accentrò depositando il disco alle spalle di Adam Dennis. Il powerplay Azzurro funzionò in apertura della prima ripresa, grazie al tiro di prima intenzione di Pat Iannone con cui freddò centralmente il goalie avversario. Alzato il ritmo di gioco, l’allungo venne messo a referto in 13” dall’uno-due di Vincent Rocco e Markus Gander al 43’. Nei restanti minuto il Blue Team amministrò la gara arrotondando il risultato al 49’ con Daniel Sullivan, al primo goal con la maglia Azzurra, pronto a ribadire in rete l’ennesimo rebound concesso da Murphy.
A fine gara coach Pokel commentò così la prestazione dei suoi uomini:
“È stata una partita più semplice di quanto mi aspettassi. Non ero soddisfatto di quanto visto nel primo periodo, ho parlato alla squadra nell’intervallo e ha funzionato. Ce l’abbiamo fatta nel secondo periodo e abbiamo giocato a hockey come sappiamo. Sono molto contento, voglio che si ripeta questa prestazione contro l’Ungheria e contro il Kazakistan”.