HockeyTime.netdi Gianluca Vapi
Caldaro Varese è quella sfida che non finisce mai, che regala sempre qualcosa di infinito e così anche questa semifinale di IHL è approdata all’atto finale. Una gara 5 che ha quel sapore di indecifrabile, in cui di certo non c’è nulla, in cui sono racchiusi ricordi vicini e lontani delle battaglie di queste due squadre. Se non finisci il Mastino ferito, se gli ridai una piccola possibilità, rischi veramente che sia lui a uscirne vincitore; mentalmente Varese sta nettamente meglio, sente di aver compiuto due partite capolavoro, sente il profumo della terza finale di IHL consecutiva avvicinarsi mentre il Caldaro ha perso certezze più che altro mentali, ha perso quell’aura che lo rendeva quasi imbattibile, anche se qualche scricchiolio di questa imbattibilità si era già manifestato in precedenza come in finale di Coppa Italia, lasciando spazio a una piccola grande paura di non centrare l’obiettivo titolo IHL. Inutile aggiungere altro a questa semifinale, tra poche ore ci sarà il verdetto e si saprà chi sfiderà l’Aosta per la conquista del campionato.