La Coppa Italia va nelle mani di chi l’ha desiderata di più!

La Coppa Italia va nelle mani di chi l’ha desiderata di più!

La finale di Coppa Italia se la contendono due tra le migliori squadre di questo campionato: il Caldaro è stato praticamente inarrestabile, mentre il Feltre che forse non era dato come favorito finalista è stato capace di battere all’ultimo, ma in maniera perfetta, l’Aosta.
Partita che si gioca nell’Acinque arena di Varese ancora sotto shock per la batosta della sera precedente. Ma è, in ogni caso, una finale: spettacolo e agonismo saranno i veri protagonisti, peccato per la poca affluenza. Lo spettacolo di una finale meritava.

Primo tempo interlocutorio: le due squadre giocano molto attente e concentrate. Difesa molto alta e gioco pulito ma agonisticamente intenso. Caldaro in grande forma: velocissimi e con grande tecnica. Feltre gioca di rimessa, ma ogni disco giocato è pericolo. Qualità o quantità? Ma una finale, sempre, la si vince con il cuore e con la determinazione delle grandi occasioni. Ed è proprio il Feltre alla prima penalità della partita a far vedere tutta la voglia che ha di vincere e al 15:09 è Marcus Kurkiakoski a realizzare e sbloccare il risultato. Caldaro abbozza una reazione ma la sirena fredda l’entusiasmo e manda tutti negli spogliatoi.

Il secondo tempo si apre con la stessa impostazione tattica: Caldaro all’attacco, arrembante e Feltre in agguato su ogni disco pronti a sorprendere. Al 4:05 il Feltre va in inferiorità numerica con una penalità (ritardo di gioco!) evitabilissima. Powerplay intensissimo che cambia, finalmente, il ritmo della partita. Manca, ancora una volta, la zampata determinante. Al rientro del quinto giocatore di movimento è il Feltre che va vicinissimo al raddoppio in un paio di occasioni. Colpiscono di rapina, ma è l’atteggiamento tattico del Caldaro che sorprende: mancano di grinta, quasi timorosi di mettere le mani sulla coppa in palio stasera. Il Feltre cresce e si fa sempre più pericoloso e riesce anche ad annullare un altro power play chiudendosi in difesa e non lasciando spazio. Lottano su ogni disco, con una grinta e una voglia veramente spettacolare che si concretizza al 18:40 con uno splendido gol di Martin Kladec con assist di Foltin e Kurkiakoski, veri protagonisti di questa partita. Il riposo, con il doppio vantaggio per il Feltre, dovrà portare al Caldaro riflessioni e modifiche al gioco prima che sia troppo tardi.

I lucci tornano sul ghiaccio con rinnovato agonismo e voglia di riaprire l’incontro. Attaccano e chiudono il Feltre nel loro terzo difensivo. L’occasione per accorciare arriva con il primo powerplay del terzo tempo. Pericolosissimi in svariate azioni non hanno la lucidità per realizzare e Manfroi fa miracoli. Il Feltre non aspettava altro che veder sbandare il Caldaro, ora tecnicamente allo sbando, per approfittare e realizzare la terza rete dell’incontro. Al 6:58 è ancora Foltin (con assist di Kladec) a mostrare quanta voglia hanno questi ragazzi di vincere questo trofeo. Caldaro è al tappeto: malgrado un tasso tecnico decisamente superiore, non hanno saputo gestire le emozioni di una finale. Non sono mai riusciti veramente ad entrare in partita. Complimenti al Feltre, alla sua prima linea che non ha mollato su nessun disco sia in attacco che in difesa e che ha dimostrato, ancora una volta, che con la voglia, la tenacia e la grinta si può arrivare a realizzare i propri sogni!

 

Caldaro – Feltre 0-3 (0-1; 0-1; 0-1)
Caldaro:
Alex Andergassen (Samuel Rohregger); Florian Massar – Michael Soelva; Giovanni Reffo – Jonas Schoepfer; Mattia Clericuzio – Emiliano Valentini; Maximilian Oberhuber – Benjamin Anderlan; Oskari Mikael Siiki – Florian Wieser – Moritz Selva; Luca De Dona’ – Andreas Vinatzer – Marko Juhani Virtala; Maximilian Soelva – Matteo Cappuccio – Jonas Oberrauch; Franz Erschbamer – Bastian Andergassen – Raphael Felderer. Coach: Teemu Virtala
Feltre: Jodie Manfroi (Stefano Bortoli); Giorgio De Giacinto – Andrea Damin; Ivan Lytvynov – Cristian Geronazzo; Timothy Voulfson – Rudy Sperandio; Samuele Zampieri – Lorenzo Dall’agnol – Matteo Dall’agnol; Jozef Foltin – Markus Kristian Korkiakoski – Martin Kadlec; Matteo Longhini – Thomas Broch – Marco Da Forno; Tobia Fantinel – Francesco Forato – Lorenzo Ferretti. Coach: Martin Ekrt
Arbitri:
Fabio Lottaroli e Federico Rivis Linesmen: Lorenzo Dell’amico e Fabio Zen
Penalità: Caldaro 4 (2/0/2) – Feltre 6 (0/4/2)
Tiri: Caldaro 37 (13/7/17) – Feltre 21 (9/6/6)
Marcatori: (0-1) 15.09 Markus Korkiakoski (Martin Kadlec – Jozef Foltin) PP; (0-2) 38.40 Martin Kadlec (Markus Korkiakoski – Jozef Foltin); (0-3) Jozef Foltin (Martin Kadlec – Timothy Voulfson)
Spettatori: 701
MVP: Michael Soelva (Caldaro) e Markus Korkiakoski (Feltre)

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