ZSC Lions sconfitti (2-1). Nel periodo iniziale Zehnder risponde a Sekac, ma la sfida si decide all’overtime con il gol di Fazzini.
La gara di recupero contro gli ZSC Lions rappresentava una sorta di ultima chiamata per i bianconeri, soprattutto dopo l’inattesa sconfitta con il Langnau, patita a sorpresa il giorno precedente. La vittoria per (2-1) tanto auspicata quanto meritata alla fine è arrivata, grazie al gol realizzato da Fazzini nell’overtime. Due punti preziosi che consentono così ai ticinesi di portarsi a quattro punti dalla zona play-in.
Dopo 30”di gioco, i bianconeri hanno già la possibilità di sfruttare una superiorità numerica per uno sgambetto di Sigrist ai danni di Arcobello, ma le conclusioni di Fazzini e Carr, dopo un buon power-play, non centrano il bersaglio. Con le squadre in parità numerica lo stesso attaccante canadese impegna in backhand Hrubec, poco prima che sia lo Zurigo ad andare ad un passo dal gol con Andrighetto, con il disco che corre lungo la linea di porta prima di essere allontanato provvidenzialmente da Mirco Müller. Gli ospiti, privi di uno dei loro migliori difensori, Dean Kukan, faticano soprattutto nella prima fase a contenere gli attacchi dei bianconeri, capaci di rendersi pericolosi in altre due occasioni con Fazzini e Thürkauf. Al minuto 10:00, però, il Lugano raccoglie meritatamente i frutti della sua pressione, grazie ad un tocco “sporco” di Sekac, sul quale il connazionale Hrubec non riesce ad intervenire (1-0). La reazione degli zurighesi si manifesta con un tiro dalla distanza di Trutmann e con quello successivo di Malgin, ma è da una azione confusa davanti alla porta che arriva la rete del pareggio firmata da Zehnder, con la complicità di un tocco di pattino di Alatalo che inganna Huska (1-1) al minuto 15:13.
Nel periodo centrale, si parte subito a gran ritmo con il Lugano che spreca subito una buona opportunità con Aebischer, in posizione favorevole, dopo un’azione insistita di Fazzini, mentre sul ribaltamento di fronte Lehtonen costringe ad un difficile intervento Huska, con uno slapshot dalla linea blu. I bianconeri mostrano l’attitudine di inizio partita e, dopo aver costruito una nuova opportunità con Carr, hanno parecchia sfortuna nell’occasione del palo colpito dallo stesso Aebischer. Ci prova anche il rientrante Pulli imitato da Mirco Müller ma entrambe le conclusioni dalla distanza finiscono nel guanto di Hrubec. Nella prima metà del periodo, sono davvero tante le occasioni da gol costruite dai bianconeri. Se Arcobello è colpevole di aver alzato troppo la mira da posizione invitante, i tiri di Thürkauf, Morini e Carr, invece, sono preda dell’ottimo Hrubec, che sigilla ogni spazio. I Lions sono in evidente affanno, ma nemmeno i connazionali Sekac e Zohorna riescono a rendere più “umana” la performance del portiere ospite, che intercetta anche le loro conclusioni ravvicinate. Per fortuna dei bianconeri, nell’unica opportunità capitata allo Zurigo (passaggio errato di Pulli intercettato in zona neutra da Chris Baltisberger), anche Huska ci mette del suo per evitare il gol di Grant, giunto a tu per tu con il goalie slovacco. Prima dell’intervallo, uno scontro di gioco a centro pista tra Fazzini e Grant sembra lasciare qualche segno ad entrambi, costringendoli ad uscire solo momentaneamente dal ghiaccio.
Nel periodo conclusivo, è sempre il Lugano a mostrarsi più incisivo con le conclusioni di Jesper Peltonen e Verboon. Spinti a gran voce dal pubblico, i bianconeri provano in tutti i modi a trovare la via del gol anche con Thürkauf, ma devono guardarsi anche dalle ripartenze dei Lions, pericolosi con Andrighetto e Baechler, la cui conclusione rasoghiaccio viene deviate col pattino da Huska. Come nelle prime due frazioni, però, la spinta dei ticinesi col passare dei minuti si affievolisce e i rischi in fase difensiva aumentano, costringendo Huska ad un difficile intervento sul tiro a colpo sicuro di Malgin. Le occasioni si susseguono su entrambi i fronti, con le due squadre vogliose di imporsi nei tempi regolamentari. Jesper Peltonen e Sigrist sfiorano la rete, imitati da Marco Müller e Aleksi Peltonen, ma il disco non vuole saperne di entrare nelle rispettive porte. L’esito della sfida è affidato quindi all’overtime. Le prime opportunità sono costruite da Carr e Balcers, ma è di Fazzini la rete decisiva messa a segno a 38” dalla fine (2-1), che mantiene in vita le speranze di agganciare i play-in per la formazione di casa. I bianconeri torneranno in pista martedì 11 febbraio facendo visita al Ginevra. Qualche giorno di attesa in più per i Lions, impegnati il sabato successivo nella sfida esterna con la capolista Losanna, tre giorni prima della finale di CHL con gli svedesi del Färjestad Karlstad in programma alla Swiss Life Arena.
HC Lugano – ZSC Lions 2-1 (1-1; 0-0; 0-0; 1-0) dopo t.s.
Marcatori : 10:00 (1-0) Sekac (Zohorna-Aleksi Peltonen); 15:13 (1-1) Zehnder (Fröden); 64:22 (2-1) Fazzini (Thürkauf);
Penalità : HC Lugano 0 x 2 ZSC Lions 1 x 2
Arbitri : Stefan Hürlimann – Phillip Ströbel Linesman : Eric Cattaneo – Dario Fuchs
Spettatori : 4849
HC Lugano: Huska(Schlegel); Mirco Müler-Guerra; Carr-Arcobello-Fazzini(A/PF-TS); Alatalo-Jesper Peltonen(A); Sekac-Zohorna-Aleksi Peltonen; Pulli-Aebischer; Marco Müller-Thükauf(C)-Canonica; Meile-Patry; Morini-Verboon-Cormier. All.Krupp
ZSC Lions: Hrubec(Zumbühl); Lehtonen-Geering(C); Andrighetto-Malgin-Sigrist; Marti-Weber(A); Balcers-Grant(PF-TS)-Rohrer; Blaser-Trutmann; Zehnder-Lammikko(A)-Fröden; Schwendeler-Truog; Riedi-Baechler-Chris Baltisberger. All.Cookson