Lugano sconfitto (3-1). I gol di Paschoud e Petrini lanciano gli ospiti. Sekac dimezza lo scarto, ma il gol a porta vuota di Mäenalanen fa gioire i bernesi.
Archiviata la sconfitta nel derby ma, soprattutto, il rocambolesco passo falso di Zugo, dove non sono bastate due situazioni di doppio vantaggio, per arginare il ritorno veemente degli svizzero-centrali, capaci di andare a segno ben cinque volte nel periodo conclusivo, il Lugano cade di nuovo alla Corner Arena, battuto (3-1) nello scontro diretto dal Langnau, una rivale nella corsa ai play-in.
Gli ospiti mettono subito in mostra il loro forecheck e così, per i bianconeri, diventa difficile trovare spazi in fase offensiva. Il primo a rendersi pericoloso è lo statunitense Malone dopo una combinazione con il compagno di linea Allenspach. Solo dopo 5’ si fa vedere anche il Lugano con una conclusione di Sekac. La pronta respinta di Charlin, offre una seconda chance a Guerra che non inquadra però il bersaglio. Poco più avanti, non trova fortuna nemmeno la deviazione di Marco Müller sul tiro dalla distanza di Alatalo. La trattenuta di Paschoud ai danni del rientrante Morini, genera la prima superiorità numerica dell’incontro, che i bianconeri non sfruttano nonostante i tentativi di Alatalo e Carr. E’invece proprio Paschoud, appena rientrato in pista, a trovare un’autostrada davanti a sé regalando il vantaggio ai Tigers (0-1) al minuto 11’10”. I bernesi ci riprovano con Fahrni, dopo un’azione insistita di Erni, ma, sul ribaltamento di fronte, un intervento accidentale di Joly nel tentativo di ribadire a rete un disco servitogli da Thürkauf, stende Charlin. Paterlini deve così sostituirlo, chiamando in causa Boltshauser. Gli ospiti, però, continuano a spingere e, in transizione raddoppiano con Petrini, pronto a spingere il disco in rete dopo una respinta di Schlegel sul primo tentativo di Salzgeber.
Nel periodo centrale, i bianconeri provano subito a scuotersi con un’azione di Patry, ma il tentativo è neutralizzato dal ripiegamento di Mäenalanen. I padroni di casa sembrano però girare a vuoto e, infatti. Boltshauser non deve quasi mai intervenire, fatta eccezione per un paio di respinte sui tiri di Pulli e Zohorna e per bloccare un diagonale di Zohorna. Nella seconda metà della frazione, però, i bianconeri alzano la pressione e dopo una buona occasione costruita da Sekac, hanno la seconda opportunità di sfruttare un power-play per la penalità inflitta a Erni. Il portiere bernese si dimostra sempre concentrato e, dopo aver vanificato col il suo intervento un’azione prolungata di Joly, ferma anche il tiro dalla distanza di Aebischer. L’impegno non si può dire che manchi alla formazione di Krupp, ma i pericoli vengono solo da spunti individuali, come nel caso di un’azione insistita di Alatalo, conclusa con un tiro bloccato dal goalie ospite e quella identica del Top Scorer Fazzini. Al minuto 37’39”, però, il Lugano trova comunque il modo di ridurre meritatamente le distanze grazie al gol di Sekac. Prima dell’intervallo, gli ospiti (troppo passivi nei secondi 20’) possono godere di una situazione di power-play (fuori Verboon), senza però riuscire a fare male a Schlegel.
Nel periodo conclusivo, gli ospiti sembrano voler osare di più e, grazie a uno svarione a centro pista di Guerra, per poco non vanno subito a segno con Allenspach. Le conclusioni di Saarela e Brian Zanetti, nel giro di pochi secondi, fanno il resto mettendo in apprensione la retroguardia bianconera. I Tigrotti insistono e anche Paschoud può colpire indisturbato dalla linea blu senza però sorprendere il portiere avversario. I padroni di casa, dopo qualche minuto di affanno, tornano a insediare la porta avversaria con Carr (decisivo l’intervento di Guggenheim), bravo a recuperare un disco perso banalmente in zona neutra da Kristof. La formazione di Krupp si posiziona così nel terzo offensivo spinta dai propri tifosi ma riesce a costruire solo una buona combinazione tra Joly e Thürkauf, patendo l’arcigna difesa dei bernesi, aiutati a loro volta dallo scorrere del cronometro e da qualche pericoloso contropiede, come nell’occasione sprecata da Pascal Berger. A 2’ dalla fine Krupp sfrutta il time-out richiamando in panchina Schlegel, ma i bianconeri non trovano le energie per risalire, incassando invece la rete a porta vuota di Mäenalanen che li condanna alla dolorosa sconfitta per (1-3), terza consecutiva. Il 10° posto torna così in discussione.
HC Lugano – SCL Tigers 1-3 (0-2; 1-0; 0-1)
Marcatori : 11’10” (0-1) Paschoud; 17’43” (0-2) Petrini (Salzgeber-Julian Schmutz); 37’39” (1-2) Sekac (Guerra); 59’38” (1-3) Mäenalanen (Pascal Berger-Riikola) ENG;
Penalità : HC Lugano 1 x 2 SCL Tigers 2 x 2
Arbitri : Miroslav Stolc (SVK) – Joonas Kova (FIN) Linesman : Dominik Altmann – Domink Bichsel
Spettatori : 5391
HC Lugano: Schlegel(Nyffeler); Alatalo-Jesper Peltonen(A); Marco Müller-Thürkauf(C)-Joly; Pulli-Aebischer; Sekac-Zohorna-Patry; Mirco Müller-Guerra; Carr-Arcobello-Fazzini(A/PF-TS); Meile-Aleksi Peltonen; Morini-Canonica-Verboon. All.Krupp
SCL Tigers: Charlin(Boltshauser); Riikola-Brian Zanetti; Pesonen(C/PF-TS)-Flavio Schmutz-Rohrbach; Meier-Guggenheim; Mäenalanen-Malone-Allenspach; Erni-Cadonau; Saarela-Kristof-Fahrni; Paschoud-Pascal Berger; Petrini-Salzgeber-Julian Schmutz. All.Paterlini