«Nel “mare magnum” della stampa sportiva italiana, è mancata, sino ad oggi, una pubblicazione dedicata all’hockey su ghiaccio. Top Hockey nasce per colmare questa lacuna».
Cominciava così nell’ottobre del 1990 il primo editoriale di quella che è stata la sua più coraggiosa creatura, almeno per noi che amiamo questo sport. Erano tempi nei quali internet era ancora un concetto ai limiti della fantascienza, e le notizie viaggiavano solo sulla carta stampata o su radio e televisioni. Nonostante l’alto livello che l’hockey italiano stava esprimendo, questo sport ristagnava ancora in regime di semi-clandestinità, emarginato nelle realtà locali e nel passaparola degli appassionati.
Leo Siegel a tutto questo non ci stava, non ci è mai stato. Ha sempre combattuto inventandosi riviste, libri e trasmissioni per far uscire l’hockey dal ghetto. Specialmente a Milano, fino ad essere stato l’aedo del primo storico scudetto targato Saima, che per una coincidenza forse del destino è arrivato nella stagione di quella prima avventura di Top Hockey. Una città dove è ancora più frustrante il silenzio calato su questo sport interrotto dall’inconfondibile voce e dalla penna di Leo Siegel.
La sua opinione ha spintonato per svariate testate giornalistiche e radiofoniche, lucida e pungente, a volte pure troppo, culminata con veri e propri scontri. Quella severità tipica di chi ci mette il cuore, come nelle migliori famiglie.
È stato anche uno dei pochi a credere nell’emergente hockey in linea, nato strattonato tra quello su ghiaccio e quello su pista, in cerca di una propria dignità. Ci si potrebbe dilungare molto per parlare di Leo Siegel, dalle sue esperienze come allenatore di calcio (1° classificato al corso di Coverciano) all’assessorato allo Sport di Regione Lombardia, ci limitiamo a ringraziarlo per averci negli anni non solo informato, ma averci aiutato ad appassionarci ancora di più all’hockey. E specialmente a non arrenderci mai ed essere ancora qui a seguirlo e a raccontarlo. Leo Siegel si è spento il 18 gennaio, il giorno successivo al suo 85° compleanno.
Le esequie si terranno mercoledì alle ore 11.00 presso la chiesa di San Luca in via Ampere 75 (Milano).
Il Gianni Brera della Milano dell’hockey
Medaglia d’oro dell’Ordine dei Giornalisti Lombardi per i 50 anni di carriera, Leo Siegel è stato per decenni giornalista specializzato dell’hockey su ghiaccio. Iniziò negli anni ’60 quale addetto stampa dei Diavoli Standa del presidente Tullio Monzino, e redattore della rivista “Sci”.
Negli Anni 90 è stato co-fondatore e redattore della rivista “Top Hockey”, collaboratore fisso de “La Gazzetta dello Sport”, di “Slap Shot” (organo ufficiale della Federazione Svizzera) e di numerose altre testate. E’ stato addetto stampa della Federazione Italiana Hockey Ghiaccio e dell’Hockey Club Milano per il quale ha creato e diretto gli house organ “Milanosiamonoi” e “Milano Rossoblu”. Ha realizzato le videocassette “Milano campione” e “Milano in festa”, ed ha scritto i libri “Milano, il trionfo dell’hockey”, “Milanosiamo noi” (diventato poi una rivista col suo atteso “focal point”) e “Nati per Vincere”. Ha organizzato eventi importanti quali gli “Oscar di Top Hockey”, I’All Star Game di Roma-Marino, la partita revival del 1993 per la rinascita del Milano e la “Festa del Dream Team rossoblu” al Rolling Stone. Leo Siegel è stato pure, per anni, presidente della Lega Italiana Hockey Pista, ed è stato componente del Comitato Mondiale Costituente dell’Inline hockey.