Gli Straubing Tigers sorprendono il Team Canada, mentre il Friborgo stende il Davos, realizzando tre reti nel periodo conclusivo.
Dopo aver già eliminato la Dynamo Pardubice (finalista della scorsa edizione), gli Straubing Tigers dimostrano di essere l’autentica sorpresa della competizione superando per (4-2) nella prima semifinale anche il favoritissimo Team Canada. I nordamericani spingono subito al massimo, impegnando per ben tre volte Mc Intyre con le conclusioni di Carr, Bowey e Aspirot. L’eccessivo agonismo, però, costa 2’ di penalità a Seney, autore di un fallo su Samuelsson, che i Tigers capitalizzano prontamente, portandosi in vantaggio con Leier, bravo a riprendere il disco scagliato da St.Denis contro la balaustra (0-1) al minuto 03:58. La formazione di Gallant potrebbe rifarsi prontamente, ma spreca il power-play generato dall’uscita di Nogier. Tuttavia, il pareggio non tarda ad arrivare e lo firma Carr con una deviazione fortunosa (aiuto del pattino) sul tiro di White (1-1) al minuto 08:49. Poco più avanti, è il palo a negare il gol a Hudon, con i tedeschi in affanno. Il loro portiere, infatti, si vede costretto prima a respingere con il casco il disco deviato da Hollowell sul diagonale di White e, successivamente, a fermare sulla linea di porta il tocco ravvicinato di Fritz. Pochi secondi prima della pausa, il Team Canada gode di una superiorità numerica, in seguito all’aggancio di Leier nei confronti di Shaw ma, anche in questa occasione, il box-play dei Tigers mostra buona efficacia così come Mc Intyre, che sventa il contropiede solitario di Landry, lanciato da Coe. Una carica scorretta di Hede ai danni di Carr, regala la terza superiorità numerica al Canada, che questa volta fa centro con lo stesso Carr, dopo un clamoroso palo colpito da Hoefenmayer (2-1) al minuto 25:57. I bavaresi, a lungo relegati nel loro terzo difensivo, provano a rialzare la testa e, dopo aver insidiato la porta di Ellis con le conclusioni di Schönberger e Leonhardt, realizzano la rete del pareggio con una deviazione al volo di Lipon (2-2) al minuto 31:48. Negli ultimi minuti del periodo centrale, i nordamericani, pur provandoci in ogni modo, non riescono a passare, e, a causa della troppa esuberanza di Bowey (rissa con Skyler McKenzie), regalano un power-play agli avversari, senza però pagare dazio. Al minuto 43:12, i 4’di penalità inflitti a Curtis McKenzie, potrebbero rappresentare il “turning-point” per i Tigers, che vengono invece fermati solo da uno strepitoso Colten Ellis. Il gol arriva però poco più avanti quando la conclusione di Samanski, deviata da White, assume una parabola imprendibile per il goalie canadese (2-3). La formazione di Gallant reagisce con grande veemenza, ma la conclusione di Gregoire si infrange sul palo. I tedeschi, di contro, potrebbero chiuderla in contropiede con Connolly, ma il disco finisce di poco alto. A 2’dal termine, però, richiamato in panchina Ellis, i tedeschi trovano la rete a porta vuota con Fleischer che vale l’accesso alla finale.
Team Canada – Straubing Tigers 2-4 (1-1; 1-1; 0-2)
03:58 (0-1) Leier (St.Denis-Connolly) PP1; 08:49 (1-1) Carr (White-Jooris); 25:57 (2-1) Carr (Hazen-Hoefenmayer) PP1; 31:48 (2-2) Lipon (Connolly-Leonhardt); 49:04 (2-3) Samanski (Lipon-Connolly); 58:12 (2-4) Fleischer (Hede-Brown) ENG;
Il Friborgo prevale nella sfida tra formazioni elvetiche, superando per (4-2) il Davos, vincitore dell’ultima edizione, grazie ai tre gol realizzati nel periodo conclusivo. Dopo i primi 5’ di assoluto equilibrio, i burgundi sfruttano puntualmente una situazione di power-play per l’uscita di Andersson (fallo su Bertschy), grazie alla deviazione al volo di Vey (1-0) al minuto 06:26. Nell’immediato, i grigionesi non trovano le contromisure adatte, ricadendo ingenuamente in una seconda penalità causata da una carica scorretta di Julius Honka. Il Davos questa volta si salva e con le formazioni tornate al completo, sfiora il pareggio in tuffo con Stransky. Sul fronte opposto, Wallmark impegna Aeschlimann, bravo a ripetersi sul tocco ravvicinato di Kristof e sul doppio tentativo di Diaz. Quando però sembra cresce la supremazia dei Dragoni, Stransky trova rete del pareggio (1-1) al minuto 17:06 e Frehner quella del vantaggio, agevolata dalla percussione di Corvi ma, soprattutto dal disco perso lungo la balaustra da Nicolet (1-2). Tutto questo in meno di 2’. Nel periodo centrale, dopo una fase tutt’altro che esaltante, Ambühl insidia la porta difesa da Berra con un backhand in tuffo. Al minuto 39:20, si riaccende anche il Friborgo ma, dopo una veloce ripartenza, Nathan Marchon, non riesce a superare Aeschlimann. I Dragoni insistono, ma anche lo slapshot dalla linea blu di Bertschy e il tocco davanti allo slot dello svedese De la Rose non vanno a bersaglio. A breve distanza dalla seconda pausa, un gran tiro di Tambellini diretto in porta, viene bloccato accidentalmente dal pattino di Frehner, così come il doppio tentativo di Rathgeb sventato da Aeschlimann. Nel periodo conclusivo, il copione vede il Friborgo proteso in attacco alla ricerca del pareggio e i grigionesi attenti a non commettere errori. Al minuto 45:20, però, Ryfors alza troppo il bastone colpendo il volto di Rathgeb e, così, nel conseguente power-play, Aeschlimann dopo essersi superato per bloccare il tiro a fil di palo di Lilja, deve capitolare beffato dal tiro di Sörensen che, sbatte sul fallo e con la complicità di Vey si infila alle sue spalle (2-2). Le penalità fischiate nell’ordine a Wallmark, Ryfors e Vey, non incidono sul risultato. Stessa sorte per quella seguente, sanzionata alla panchina di Lars Leuenberger per troppi uomini sul ghiaccio, con Berra autore, però, di due splendidi interventi su Ryfors e Brendan Lemieux, penalizzato a sua volta per condotta antisportiva. Ritornata la parità numerica in pista, i burgundi accelerano, portandosi in vantaggio con Bertschy, che trasforma in gol il prezioso assist di Walser gelando l’Eis-stadion (3-2). Holden richiama in panchina Aeschlimann ma, come nella prima semifinale, De la Rose infila il disco nella porta sguarnita (4-2) regalando la finale ai Dragoni.
Friborgo Gotteron – HC Davos 4-2 (1-2; 0-0; 3-0)
06:26 (1-0) Vey (Wallmark-Gunderson) PP1; 17:06 (1-1) Stransky (Ryfors-Barandun); 19:00 (1-2) Frehner (Corvi-Tambellini); 46:50 (2-2) Vey (Sörensen-Gunderson) PP1; 55:48 (3-2) Bertschy (Walser-Marchon); 58:35 (4-2) De la Rose (Wallmark-Diaz) ENG;