L’Hockey Club Lugano si prepara ad accogliere il prossimo 30 novembre alla Cornèr Arena il nono membro della sua Hall of Fame.
Dopo Alfio Molina, Bernard Côté, Bruno Rogger, Silvano Corti, Andy Ton, Fredy Lüthi, Glen Metropolit e lo scorso anno l’iconico John Slettvoll, è arrivato il momento di celebrare un giocatore furbo, intelligente e dalle mani educate.
Approdato a Lugano nel 1998 dopo essere esploso a Berna, l’attaccante nato a Porrentruy il 6 aprile 1970 si è rivelato nei suoi campionati in bianconero una vera macchina da punti, contribuendo alla conquista di tre titoli nazionali sotto la guida di Jim Koleff (1999), Larry Huras (2003) e del duo Harold Kreis/Ivano Zanatta (2006).
Una costanza di rendimento ad alto livello davvero impressionante. Solido sui pattini, abile nella lettura del gioco, letale sotto porta, Régis Fuchs entra di diritto tra le leggende dell’Hockey Club Lugano. La sua rete a porta vuota che il 5 aprile 1999 ha suggellato alla Valascia il trionfo più dolce e invidiato per il popolo bianconero lo ha reso immortale nel cuore dei tifosi.
I numeri più significativi della carriera di Régis Fuchs con i colori dell’HCL:
- otto stagioni consecutive con l’Hockey Club Lugano (1998-2006)
- 467 partite in bianconero
- 99 gol, 164 assist, 263 punti, 0.56 punti a partita
- tre titoli svizzeri (1999, 2003, 2006) e tre finali playoff (2000, 2001, 2004)
L’Hockey Club Lugano onorerà Régis Fuchs sul ghiaccio della Cornèr Arena prima dell’ingaggio d’inizio della partita di sabato 30 novembre contro il Friborgo.
Come per gli altri membri della Hall of Fame bianconera, destinata ad accogliere nel tempo giocatori, allenatori, dirigenti e persone che hanno contribuito a scrivere pagine memorabili del club, il no. 14 più famoso della storia bianconera sarà celebrato con un filmato sul cubo centrale e la consegna da parte del Presidente Vicky Mantegazza di una targhetta, di un anello e di una maglia personalizzata.
Foto credit: Digitalfoto TiPress/S.Golay 2002