Bianconeri sconfitti (3-1). Dopo il gol dell’ex Granlund, Manninen firma il raddoppio. Carr dimezza il passivo, ma la rete di Chanton mette il sigillo definitivo al successo delle Aquile.
Dopo quattro sconfitte consecutive, i campioni d’Europa in carica del Ginevra si impongono (3-1) alla Corner Arena, interrompendo di nuovo la corsa del Lugano, reduce dal convincente successo di Berna.
Nella prima sfida stagionale tra le due formazioni, sono gli ospiti ad avere la prima occasione degna di nota con un gran tiro dalla distanza di Schneller, dopo un’azione insistita di Praplan. La risposta dei ticinesi è affidata a Cole Cormier, il cui tiro è bloccato con sicurezza dal goalie finlandese Raanta. Al minuto 04:44, è invece il suo collega Schlegel a doversi superare per fermare il gran tiro di Praplan, innescato da Manninen. Il Servette insiste e, nell’azione successiva, è il palo a negare la gioia del gol a Miranda. Con l’uomo in più per l’uscita di Mirco Müller, però, la squadra di Jan Cadieux sblocca meritatamente il risultato con l’ex Granlund, che ribadisce in rete il disco respinto da Schlegel sulla conclusione del Top Scorer finlandese Hartikainen (0-1) al minuto 07:11. Tre minuti più avanti, anche i bianconeri hanno la loro chance in power-play (fuori Praplan, colpevole di una bastonata sul volto di Marco Müller), ma sono di nuovo gli ospiti ad andare vicini al raddoppio con un contropiede solitario di Spacek, sventato dalla bravura di Schlegel. Solo una disattenzione della difesa ginevrina consente a un Lugano piuttosto impacciato di ridestarsi e sfiorare il pareggio con un diagonale di Arcobello, imitato poco dopo da Joly,abile a liberarsi dalla marcatura di Vouardox. Poco prima dell’intervallo, la conclusione dalla distanza di Jacquemet, viene controllata in sicurezza dal portiere bianconero.
Nel periodo centrale, la deviazione sottomisura di Manninen che corregge il diagonale di Schneller, beffa Schlegel, regalando così il prezioso (2-0) agli ospiti al minuto 21:31. La risposta dei bianconeri si evidenzia, nell’immediato, con una conclusione di Reichle respinta da Raanta. Spinti dai propri tifosi, i ticinesi mettono in atto per diversi minuti un forcing insistito, che porta però alla sole conclusioni di Aebischer e Fazzini, neutralizzate dal goalie avversario. Qualche secondo prima dell’uscita di Tanner Richard, i bianconeri vanno ad un passo dal gol con Sekac, pur rischiando davvero grosso sulla transizione conclusa malamente da Spacek, azione fotocopia di quella avvenuta nei primi 20’. Al minuto 30:24, la violenta rissa tra Berni e Sekac, costa a quest’ultimo anche 10’ per comportamento anti-sportivo. Terminata la bagarre, i bianconeri hanno la fortuna di capitalizzare il guizzo vincente di Carr, riaprendo il match (1-2) al minuto 31:33. La rete galvanizza ulteriormente i padroni di casa che, nel giro di pochi secondi, sfiorano addirittura il pareggio con un diagonale di Aebischer, respinto col pattino da Raanta e con un’azione in velocità Zanetti, schierato nell’occasione come 13°attaccante. Poco dopo, i bianconeri non sono di certo fortunati quando Joly, servito alla perfezione da Zohorna, spezza il bastone proprio mentre è intento a battere a rete da posizione invitante. A fil di sirena, Raanta respinge con bravura anche la gran botta di Mirco Müller.
Nel periodo conclusivo, i bianconeri continuano a spingere sfiorando il gol con un backhand dello svedese Dahlström e con la deviazione sottomisura di Carr. Gli ospiti costretti a rimanere a lungo nel loro terzo difensivo, si riaffacciano in avanti con una sortita di Spacek, seguita dalla conclusione di Vouardoux alzata da Reichle. La penalità affibbiata a Dahlström per ritardo del gioco, non viene capitalizzata dalle Aquile, che sfiorano il gol in un paio di occasioni con Hartikainen e soprattutto Miranda, che manda il disco incredibilmente fuori dallo specchio dalla porta da ottima posizione. Con le squadre appena tornate in parità numerica, però, il Ginevra è abile a trovare la terza rete, con un preciso diagonale di Chanton (1-3) al minuto 50:14. Un duro colpo per i bianconeri, che mostrano di non avere più le energie per rimettere in sesto il match. A poco più di 2’dal termine, la penalità inflitta ad Arcobello, per un evidente fallo su Manninen, certifica così la definitiva sconfitta dei padroni di casa, che sono così costretti ad un nuovo stop dopo il convincente successo di Berna. Le due formazioni scenderanno di nuovo in pista sabato, per poi lasciare spazio agli impegni delle varie nazionali. I bianconeri saranno di scena a Kloten. Incontro casalingo, invece, per i campioni d’Europa in carica, che riceveranno la visita del Bienne.
HC Lugano-Ginevra Servette 1-3 (0-1; 1-1; 0-1)
Marcatori : 07:11 (0-1) Granlund(Hartikainen-Spacek) PP1; 21:31 (0-2) Manninen(Schneller-Hartikainen); 31:33 (1-2) Carr(Joly); 50:14 (1-3) Chanton(Manninen-Hartikainen);
Penalità : Lugano 4 x 2 + 1 x 10 Sekac Ginevra-Servette 3 x 2
Arbitri : Micha Hebeisen-Cedric Borga Linesman : Dominik Schlegel-Fabrizio Bachelut
Spettatori : 5001
HC Lugano: Schlegel(Nyffeler); Dahlström(A)-Hausheer; Carr-Zohorna-Joly(PF-TS); Mirco Müller-Aebischer; Verboon-Marco Müller-Cormier; Guerra-Jespe Peltonen; Sekac-Arcobello-Fazzini(C); Meile-Zanetti; Patry-Canonica-Reichle. All.Gianinazzi
Ginevra-Servette: Raanta(Jaafri-Hayani); Chanton-Vatanen; Praplan-Manninen-Hartikainen; Berni-Vouardoux; Granlund-Spacek-Miranda; Jacquemet(C)-Schneller; Bertaggia-Richard(A)-Cavalleri; Guignard; Loosli-Jooris(A)-Maillard. All.Cadieux