Se il girone di Collalbo ha visto una squadra dominare, chiudendo con un percorso netto, nell’altro girone di Continental l’equilibrio è stato sicuramente maggiore, con tre squadre che alla vigilia dell’ultimo turno coltivavano ambizioni di qualificazione. Sul ghiaccio dell’Arena olimpica di Brasov, città principale della Transilvania, in Romania, si sono affrontati i padroni di casa del Corona, gli ungheresi del Ferencvaros, ormai competitor fisso nelle ultime edizioni di Continental, i lettoni del Mogo Riga ed i campioni di Lituania dell’Energija Elektrenai, club di grande tradizione, tornato a brillare nell’ultima stagione. Se il girone di Collalbo è stato una specie di spin off dell’Alps Hockey Liga, in Romania si è assistito ad un duello tra Erste Liga, il campionato ungherese-romeno,e la Baltic Hockey Liga a cui partecipano Mogo ed Energija.
La gara di apertura è stata l’unica che non ha visto equilibrio sul ghiaccio: grazie ad un primo periodo giocato col piede sul gas e chiuso 5-0, il Ferencvaros ha spazzato via i lituani, che pure nei tempi successivi si sono battuti bene, incassando solo una rete per il 6-0 finale. In serata, nella ribollente piccola arena, il Brasov si è fatto sorprendere dal gioco compassato ma terribilmente efficace del Mogo Riga, squadra composta sostanzialmente da giocatori esperti a fine carriera, che a metà del secondo periodo comandavano 3-1 e sembravano in controllo della partita. Ma un evidente calo fisico ha portato alla concessione di diverse penalità, di cui i padroni di casa hanno approfittato per pareggiare i conti e portare la gara ad un insperato overtime. Qui dopo 55 secondi David Levin supera il portiere Ancs ma Zelubovskis sembra salvare sulla linea; si continua a giocare fino a quando gli arbitri vengono chiamati per una review che assegna la rete ai padroni di casa.
Anche la seconda giornata regala emozioni: nel pomeriggio il Mogo sembra in grado di conquistare i primi 3 punti in scioltezza quando si trova sul 5-1 al minuto 31, ma ancora una volta un inspiegabile calo di concentrazione permette ai lituani addirittura di pareggiare. Ci vuole un’invenzione personale di Karlis Ozolins a 20 secondi dalla fine per portare a casa tre sudati punti. Ma se questa gara ha regalato emozioni, il confronto serale tra Corona Brasov e Ferencvaros, un classico dell’hockey a queste latitudini, è stata la classica partita non adatta ai deboli di cuore, con gli ungheresi sempre avanti e i rumeni ad inseguire, trascinati dall’ispirato duo Evgeny Skachkov – Albert Zagidullin. Il doppio vantaggio biancoverde 4-2 all’inizio del terzo periodo sembra però aver deciso la partita, con il Brasov capace di accorciare ancora una volta, col solito Skachkov, ma i cui attacchi finali sbattevano sull’arcigna difesa ungherese. Una dubbia chiamata per ritardo del gioco al difensore finlandese del Ferencvaros Lauri Karmeniemi permette l’ultimo assalto in superiorità e uomo in più sul ghiaccio. E quando mancano esattamente 8 centesimi di secondo, il tiro della disperazione di Skachkov trova una traiettoria miracolosa in mezzo al traffico e batte il portiere Nagy. Dopo prolungate proteste ungheresi si gioca un overtime deciso dopo due minuti e mezzo da una deviazione del canadese Jared Van Vormer dopo uno slalom di Sebastian Piche che porge al compagno un facile assist per il delirio dell’Arena Olimpica. Si arriva all’ultima giornata con tre squadre a 4 punti, ma con i rumeni che hanno il vantaggio di due vittorie negli scontri diretti. E così nel pomeriggio il Mogo vince facile contro un irriconoscibile Ferencvaros, segnato evidentemente dalla dinamica della sconfitta della sera prima e che viene dominato dai lettoni che vanno sul 5-0 prima di tirare il piede dall’acceleratore e concedere due goals nel finale. Alla sera tutto è apparecchiato per la festa della squadra di casa, oggettivamente superiore tecnicamente all’Energija già eliminato. I lituani onorano al massimo l’impegno, si difendono con ordine e cercano di portare qualche pericolo, ma una volta subita la prima rete in chiusura della prima frazione, appare chiaro che una rimonta sarà improbabile. Nel periodo centrale l’Energija subisce il secondo goal e riesce ad accorciare le distanze, ma ancora una volta negli ultimi secondi subisce la terza rete di Radim Valchar con una deviazione sottoporta che chiude in pratica la sfida. L’ultimo periodo è una specie di lunga festa, con le reti di Matyas Kovacs, Cedric Desruisseaux, Huba Bors, a cui partecipa anche l’Energija con le reti di Paulius Rumsevicius e Dominykas Skadauskas fino all’apoteosi in un palazzetto ribollente per una sofferta ma meritata qualificazione.