Sfida che per il pubblico “affezionato” non può non ricordare la finale scudetto del’89. In tribuna Carlacci che di quelle annate era stato uno dei protagonisti. Partita che si annuncia molto interessante. Il Fassa è una squadra molto interessante che ha tutti i numeri per essere una delle protagoniste di questo campionato ma che con l’IHL sta ancora prendendo le misure.
I Mastini cominciano il primo tempo non lasciando ai Falcons nemmeno il tempo di scaldarsi portandosi in vantaggio dopo soli 55 secondi dall’inizio. L’impressione iniziale è quella di Gara1: squadra concentrata e ben organizzata sul ghiaccio. Bisogna solo vedere quale sarà la tenuta! E’ dopo 12 minuti dall’inizio del primo tempo che Varese con due uomini di movimento in più ha l’occasione per raddoppiare e mettere un po’ di fieno in cascina. Il power play è però un pò fiacco e inefficace. Le occasioni ci sono, il disco circola bene ma manca la zampata con cui insaccare. Trascorso il tempo delle penalità ci viene riproposto un vero e proprio classico: gol non fatto = gol subito. Il Fassa pareggia, con il portiere del Varese (l’allenatore ha rimesso Perla al suo posto, nell’incontro precedente aveva lasciato spazio al giovanissimo Matonti) che nulla poteva sulla conclusione. E’ tempo del Fassa per mostrare un buon gioco ed andare vicino al raddoppio in più occasioni. I Mastini resistono e la sirena del primo tempo sancisce l’1 a 1.
Il secondo tempo si apre con le due squadre intente a studiarsi, ma sono i Mastini che hanno una marcia in più: malgrado non riescano a sfruttare i power play avuti si riportano nuovamente in vantaggio al 5:37 con Marco Franchini. Azione ancora una volta corale, come è il gioco impostato dal nuovo allenatore. Passano pochi minuti e, questa volta in power play, è Makinen al 7:09 ad insaccare alle spalle di un incolpevole Pysarenko (preferito a Felicetti). Il Varese questa volta c’è con la testa e con le gambe e riesce ad imporre il proprio gioco. Il risultato è il terzo gol di questo secondo tempo, giocato quasi perfettamente: al 18:24 è il numero 24 Denis Perino che manda la squadra nello spogliatoio sul 4 a 1.
Terzo tempo giocato da entrambe le compagini un po’ sottotono: il Fassa riesce ad accorciare al 7:16 con il numero 78 Michnov. I Mastini sprecano ma il Fassa non ne approfitta, soprattutto in occasione dei vari power play: i giocatori dei Falcons sono risultati in più occasioni un po’ troppo nervosi e ‘sporchi’. Il punteggio rimane invariato fino alla fine: Varese conquista tre punti preziosi e si conferma in crescita. Varese e Fassa sono due squadre che hanno tutti i numeri per essere protagoniste di questa stagione, ma sono ancora un acerbe: staremo a vedere nel proseguo del campionato!
HCMV Varese Hockey – Fassa Falcons 4 – 2 (1-1 3-0 0-1)
HCMV Varese Hockey: 2 Perla (95 F. Matonti), 3 Schina, 7 Fanelli, 22 E, Mazzacane, 38 Makinen, 42 Crivellari, 94 M. Matonti, 8 Ghiglione, 12 Franchini, 13 Fornasetti, 15 Tilaro, 16 Vanetti, 19 Allevato, 23 M. Borghi, 24 Perino, 27 M. Mazzacane, 32 P. Borghi, 78 Kuronen. Coach: Gaber Glavic
Fassa Falcons: 31 Pysarenko (1 Felicetti), 14 Deisio, 15 N. Defrancesco, 26 Talamon, 27 Kustatscher, 42 Ploner, 46 Blaha, 59 M. Defrancesco, 77 Carpano, 7 Cassan, 11 Trottner, 14 Salo, 21 Stoffie, 24Ritz, 37 Vigl, 48 Gilmozzi, 72 Rossi, 78 Mikhnov, 86 Deluca. Coach: Luigi Marchetti
Marcatori 0’55” (HCMV) Perino (M. Borghi), 11’08” (FF) Defrancesco (Vigl), 25’37” (HCMV) Franchini (Kuronen), 27’10” (HCMV) Makinen (M. Borghi) PP1, 38’52” (HCMV) Perino (M. Matonti, Vanetti), 47’16” (FF) Mikhnov (Deisio, Rossi) PP1