MilanoCortina 2026: Qualificazioni, lotta per tre posti

MilanoCortina 2026: Qualificazioni, lotta per tre posti

Sono solo tre i posti disponibili al torneo olimpico di hockey di MilanoCortina 2026, a contenderseli saranno dodici Nazionali divise in tre raggruppamenti che si daranno battaglia dal 29 agosto al 1° settembre nell’ultimo turno dei Gironi di qualificazione.

A Bratislava si contenderanno la promozione i padroni di casa della Slovacchia, Austria, Ungheria e Kazakistan.
La favorita è la Slovacchia, agli ultimi giochi invernali di Pechino 2022 hanno conquistato la prima storica medaglia di bronzo battendo la Svezia con un netto 4-0 ottenuto con la doppietta di Juraj Slafkovsky (una rete realizzata senza portiere) e le reti di Samuel Takac in powerplay e Pavol Regenda a porta vuota.
Malgrado l’assenza di Slafkovsky, MVP delle ultime Olimpiadi invernali, a causa di problemi alla schiena, l’attacco poggerà su Tomas Tatar dei New Jersey Devils e a Marek Hrivik (Leksands IF). La difesa potrà contare sulla presenza di Simon Nemec (New Jersey Devils).
Le altre rivali hanno poche possibilità di sovvertire i pronostici, sebbene il Kazakistan sia ai Mondiali di Top Division da quattro anni con giocatori abili e di esperienza; gli austriaci presentino giocatori di talento come l’attaccante Marco Kasper (Detroit Red Wings) e il difensore David Reinbacher (Montreal Canadiens) e gli ungheresi si dimostreranno formazione combattiva.

A Riga incroceranno le stecche Lettonia, Francia, Slovenia e Ucraina.
I baltici difficilmente sbagliano quando organizzano un torneo di qualificazione olimpica; l’unica falla risale al 2016, quando dovettero cedere il passo alla Germania, classificatasi al secondo posto in Corea del Sud nel 2018. In roster ci sarà il portiere Arturs Silovs, MVP ai Mondiali di Top Division del 2023 e il Capitano Kaspars Daugavins.
La Francia proverà a mettere loro i bastoni tra le ruote spinti dagli NHLers Pierre-Edouard Bellemare (Seattle Kraken) e Alexandre Texier (St. Louis Blues). I transalpini mancano da un torneo olimpico dal 2002, quando si classificarono al 14° posto sotto la guida di coach Heikki Leime.
La Slovenia non avrà la sua punta di diamante Anze Kopitar dei Los Angeles Kings, difficilmente riuscirà a disputare la sua terza olimpiade dopo quelle del 2014 e 2018.
Fuori dai giochi anche l’Ucraina che, dopo il torneo a cinque cerchi del 2002, dovrà aspettare ancora.

Ad Aalborg l’affare qualificazione riguarda i padroni di casa della Danimarca, la Gran Bretagna, il Giappone e la Norvegia.
Probabilmente questo è il raggruppamento più incerto: danesi e norvegesi sono i candidati al passaggio del turno, mentre a Gran Bretagna e Giappone rimane il ruolo di sparring partner.
La Danimarca proporrà sul ghiaccio le sue stelle di NHL: il goalie Frederik Andersen (Caroline Hurricanes), gli attaccanti Nikolaj Ehlers (Winnipeg Jets), Oliver Bjorkstrand (Seattle Kraken) e il veterano Lars Ellers (Pittsburgh Penguins). La Norvegia risponde, forte del 2-0 rifilato ai cugini scandinavi nel preliminare ai recenti Mondiali di Top Division, rispondono schierando il Capitano Patrick Thoresen (Djugardens), l’NHLers Mats Zuccarello (Minnesota Wild), alla caccia della sua terza Olimpiade invernale e i prospetti Michael Brandsegg-Nygard (Skellefteå) e Stian Solberg (Färjestad).

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