Italia, il cuore non basta. Gran Bretagna e Polonia sono promosse in Top Division

Italia, il cuore non basta. Gran Bretagna e Polonia sono promosse in Top Division

(Nottingham) – Non riesce all’Italia l’impresa di battere la Gran Bretagna nei 60’ regolamentari e centrare l’obiettivo promozione. Pur giocando con cuore, gli uomini di coach Keenan sono costretti ad inseguire i padroni di casa. Le penalità subite costano due goal, uno in powerplay l’altro in penalità differita. Considerate le premesse, il bilancio della spedizione Azzurra è fallimentare.

Le prime scaramucce prendono corpo nel primo minuto di gioco: Pietroniro ci prova con una sassata dalla zona neutra, Dowd risponde dal cerchio d’ingaggio di destra. Il Blue Team prova a guadagnare porzioni di ghiaccio e a creare pericoli con Glira, tuttavia nessuno dei suoi compagni è lesto a deviare il diagonale sottoporta. Il secondo tentativo è di Deluca sottoporta davanti a Bowns che non si lascia sorprendere. La prima penalità è a carico di Pietroniro per gancio con bastone, Perlini impiega 13” a sbloccare il risultato finalizzando il taglio orizzontale di Hammond. Galvanizzati dal goal e spinti dal pubblico di casa, i sudditi di Sua Maestà insistono con Hammond in transizione. Il break all’8.50 è di Mantenuto, il quale, davanti allo slot, non riesce a beffare Bowns. Con il passare dei minuti gli Azzurri si liberano della morsa avversaria giungendo al pareggio per vie centrali con Larkin, favorito da una deviazione di Jonathan Phillips, in penalità differita. Ripreso il gioco Fazio torna sotto pressione, il goalie se la cava egregiamente su Hammond e su Waller a due passi dallo slot. Al termine di quest’ultima azione McNally è spedito in panca puniti per gancio con bastone. In situazione di uomo in meno si rinnova la sfida tra Bowns e Mantenuto che, scattato in contropiede, non riesce a inquadrare lo specchio della gabbia.


Anche la frazione centrale è aperta dal tentativo di Pietroniro, nel capovolgimento di fronte Neilson finalizza il passaggio da fondo pista di Dowd e annichilisce Fazio con un diagonale dalla breve distanza. Poco più tardi è un’azione tra Waller e Lake a far correre i brividi lungo la schiena alla retroguardia italiana. Il buon momento della Gran Bretagna prosegue con Kirk, Neilson e Waller. Tornati nel terzo d’attacco, Petan sfrutta una disattenzione difensiva dei padroni di casa per pareggiare bucando il five hole di Bowns. Poco più tardi è Larkin a cercare la via del goal in diagonale. La terza rete britannica è figlia di un errore in fase d’impostazione, il disco rimasto sanguinante senza padroni è preda di Hammond che ha il tempo di aggiustarselo e insaccare in backhand facendolo passare sopra i gambali di Fazio. Il forechecking britannico aumenta col passare dei minuti, al 32’ Fazio deve esibirsi in una triplice parata che mantiene la partita aperta. L’Italia dimostra di essere viva al 34.29, grazie a un’azione corale conclusa da Glira. Gli entusiasmi sono spenti da Perlini al termine di un’azione insistita, anch’egli in penalità differita. Il periodo si chiude con i 2’ comminati a Spornberger per sgambetto.

Addomesticata la superiorità avversaria, le due squadre si affrontano a viso aperto, senza, però, riuscire ad impensierire i portieri. Dopo 4’14” il conteggio dei tiri del periodo è ancora fermo al palo. Poco più tardi è Betteridge a chiamare in causa l’attento Fazio. Dalla parte opposta è Miglioranzi a cercare la via del goal. Le difese prendono il sopravvento, ne consegue una fase equilibrata. Al 57.19 coach Keenan toglie il portiere per l’uomo di movimento in più favorendo la quinta rete britannica di Neilson. La partita e il Mondiale deludente della Nazionale italiana si chiude qui.

La Polonia ritorna in Top Division dopo ventidue anni di assenza: a certificarlo è il successo per 6-2 ottenuto contro la Romania. Nonostante la netta supremazia sul ghiaccio i rumeni, in cerca di punti in ottica salvezza, passano in vantaggio a metà primo tempo con Balazs Peter. I polacchi aggiustano la mira nella frazione centrale: Grzergorz Pasiut, Bartlomiej Jeziorski, Bartosz Fraszko e Alan Lyszczarczyk mettono in ghiaccio la vittoria. Negli ultimi 6’ di gioco Balasz Gajdo accorcia le distanze, mentre Krystian Dziubinski e Kamil Walega mettono a segno le ultime marcature.
Retrocede in 1a Divisione B la Lituania; per raggiungere la salvezza nell’eventuale classifica avulsa ai baltici serviva una vittoria con due goal di scarto; la partita contro la Corea del Sud si mette in salita in apertura di secondo tempo, quando a 13” dall’ingaggio iniziale, Sanghoon Shin ha portato in vantaggio i suoi favorito da una papera di Armalis. Riportato in parità il risultato con una deviazione sottoporta di  Ugnius Cizas al 34’, la partita è decisa da Sihwan Kim che regala la vittoria ai coreani realizzando il 2-1 a porta vuota.

Le dichiarazioni di Thomas Larkin nel dopopartita

I britannici hanno giocato forte in zona difensiva, forse abbiamo avuto troppo rispetto all’inizio; continuavamo a subire goal e a segnare. Una delusione enorme, penserò nelle prossime ore e nei prossimi giorni per valutare quello che abbiamo fatto. Abbiamo fatto tante cose buone, ma non è bastato.
Dobbiamo essere intelligenti a non prendere penalità stupide. E’ un problema semplice da risolvere, non abbiamo sfruttato gli special teams nel modo corretto in questo torneo.

Italia – Gran Bretagna 3-5 (1-1; 2-3; 0-1)
Italia:
Justin Fazio (Damian Clara); Peter Spornberger – Thomas Larkin – Phil Pietroniro – Alex Trivellato – Enrico Miglioranzi – Daniel Glira – Gregorio Gios – Marco Insam; Daniel Tedesco – Alex Petan – Ivan Deluca – Marco Zanetti – Daniel Mantenuto – Luca Frigo – Pascal Brunner – Angelo Miceli – Dante Hannoun – Michele Marchetti – Brandon McNally – Tommaso Traversa. Coaches: Mike Keenan e Mike Pelino
Gran Bretagna: Ben Bowns (Jackson Whistle); Mark Richardson – Nathanael Halbert – Evan Mosey – Ben O’Connor – Sam Ruopp – David Phillips – Josh Tetlow – Sam Jones; Brett Perlini – Liam Kirk – Mike Hammond – Ollie Betteridge – Robert Dowd – Cade Neilson – Johnny Curran – Ben Lake – Josh Waller – Robert Lachowicz – Matthew Myers – Jonathan Phillips. Coach: Pete Russell
Arbitri: Cedric Borga (Svizzera) e Killian Hinterdobler (Germania) Linesmen: Norbert Muzsik (Ungheria) e Anders Nyqvist (Svezia)
Penalità: Italia 6 (4/2/0) – Gran Bretagna 0 (0/0/0)
Tiri: Italia 22 (6/9/7) – Gran Bretagna 23 (9/11/3)
Marcatori: (0-1) 05.40 Brett Perlini (Mike Hammond – Evan Mosey) PP; (1-1) 11.21 Thomas Larkin (Daniel Tedesco) AG EA; (1-2) 20.59 Cade Neilson (Robert Dowd); (2-2) 24.34 Alex Petan; (2-3) 28.43 Mike Hammond (Ollie Betteridge); (3-3) 34.29 Daniel Glira (Luca Frigo – Daniel Mantenuto); (3-4) 35.57 Brett Perlini (Mike Hammond – Liam Kirk) AG EA; (3-5) 57.50 Cade Neilson (Liam Kirk) ENG
Spettatori: 5.538
MVP:
Luca Frigo (Italia) e Mike Hammond (Gran Bretagna)
Altri risultati: Polonia – Romania 6-2 (0-1; 4-0; 2-1); Lituania – Corea del Sud 1-2 (0-0; 1-1; 0-1)
Classifica: Gran Bretagna p.ti 14; Polonia p.ti 13; Italia p.ti 9; Corea del Sud p.ti 6; Romania p.ti 3; Lituania p.ti 0


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