Nella prima sfida di un week-end decisivo in chiave pre-playoff, il Lugano inizia con il piede giusto fermando la capolista Ginevra alla Corner Arena. Seppur in formazione ampiamente rimaneggiata, per le assenze dei nordamericani Arcobello e Connolly, i bianconeri giocano con grande intensità, spuntandola (4-3) dopo i rigori.
Gli ospiti sono subito pericolosi con una conclusione di Jacquemet, sventata dal rientrante Koskinen. L’inizio un po’ troppo timido dei bianconeri accresce la fiducia della capolista, che insidia nuovamente la porta avversaria con un tiro di Bertaggia di poco a lato e con una veloce incursione di Praplan, disinnescata dal tentativo estremo di Klok, decisivo nel distendersi sul ghiaccio per bloccare il tiro. Dopo una penalità di 4’, dapprima indicata sul tabellone e poi tolta al finlandese Hartikainen (avversario sanguinante colpito dal disco e non dal bastone), la formazione di Cadieux raccoglie i frutti di tanta pressione grazie a Miranda. La panchina bianconera, però, richiede prontamente un “coach challenge”, avendo intravisto un possibile fuorigioco, che gli arbitri certificano dopo aver rivisto le immagini video. Dopo lo scampato pericolo, I padroni di casa stentano comunque a prendere l’iniziativa e, nemmeno quando si trovano con l’uomo in più per l’uscita di Richard (sgambetto), riescono ad impensierire Descloux. Nonostante ciò, i bianconeri riescono inaspettatamente a portarsi in avanti con Carr, al termine di un’azione piuttosto confusa davanti allo slot (1-0) al minuto 14:07. L’attaccante canadese è lesto nel ribadire in rete il disco, dopo la respinta di Descloux sul tiro di Guerra. Il vantaggio dura però poco perché, alla prima occasione di power-play (fuori Zanetti) gli ospiti riequilibrano subito il risultato con Filppula (1-1) al minuto 16:50. Dopo aver sfiorato la seconda realizzazione personale, Carr è però costretto a sedersi sulla panca dei penalizzati per eccessiva durezza, seguito proprio sul suono della sirena da Klok. Un handicap notevole per la formazione di casa che deve affrontare i primi 2’ del periodo centrale con due uomini in meno. E così, guidati dalle mani sapienti di Omark, gli ospiti ribaltano prontamente il risultato grazie al tocco ravvicinato di Praplan, che non lascia scampo a Koskinen (1-2) al minuto 20:51. I bianconeri non si abbattono, recuperando dopo poco più di un minuto lo svantaggio, grazie alla rabbia di Fazzini che batte per la seconda volta Descloux. I padroni avrebbero subito la ghiotta occasione di sfruttare l’uomo in più per l’uscita di Richard, ma si mostrano ancora una volta poco incisivi. Le due squadre si affrontano ora a viso aperto con i bianconeri che, pur avendo molto più da perdere, vanno all’attacco con grande decisione, pagando però dazio al minuto 30:17, quando vengono battuti per la terza volta dal gol di Smirnovs (2-3) al minuto 30:17. Anche in questo frangente, la reazione arriva immediatamente, ma è bravo Descloux a neutralizzare dapprima il gran diagonale di Josephs e, successivamente, la conclusione da posizione impossibile di Granlund. Dopo uno scontro tutto svedese tra Andersson e Omark, il Top Scorer deve sedersi in panca puniti ma, finalmente, i bianconeri riescono a sfruttare a dover il power-play conseguente, rimettendo le cose a posto con un preciso tiro dalla linea blu di Alatalo (3-3) al minuto 36:28.
Dopo la seconda pausa, Bertaggia costringe subito Koskinen ad una difficile deviazione col bastone mentre, sul fronte opposto, prima Zanetti e poi Walker non riescono di un soffio a superare Descloux. I bianconeri si spingono avanti con grande coraggio alla ricerca dei tre punti, fondamentali per iniziare a blindare un posto nei pre-palyoff. Il clima sembra essere già quello della post-season. Le emozioni, infatti, si susseguono e, dopo altri due tentativi di Carr e dello stesso Zanetti, la formazione di casa rischia di capitolare sulle pericolose conclusioni di Omark e Hartikainen, rimanendo anche con un uomo in meno per l’uscita di Marco Müller. La capolista non fa sconti ma non riesce a capitalizzare la favorevole occasione e, così, il Lugano può ripartire a testa bassa alla ricerca della rete del vantaggio. Descloux nega la soddisfazione del gol a Josephs, mente sul lato opposto Jooris non sfrutta al meglio l’assist di Omark. A 2’ dal termine, la vera occasione capita sulla stecca di Alatalo, che spreca solo davanti al portiere, rimandando così il verdetto all’overtime. I primi a sfiorare il gol sono i padroni di casa, con Thürkauf, capitano per l’occasione. Nemmeno l’ennesima penalità fischiata ai danni di Richard, è utile al Lugano per chiudere i conti. La decisione, dopo l’ottimo intervento di Descloux su Fazzini, è così affidata ai tiri di rigore, dove a spuntarla è la formazione di Luca Gianinazzi, che può così guardare con più tranquillità alla trasferta in programma domani a Davos, anche grazie ai risultati favorevoli arrivati dalle altre piste.
Le interviste del dopo partita
HC Lugano – Ginevra Servette HC 4 . 3 ( 1 . 1 – 2 . 2 – 0 . 0 – 1 . 0 ) dopo i rigori
14:07 1.0 Carr(Guerra-Zanetti); 16:50 1.1 Filppula(Tömmernes-Hartikainen) PP1; 20:51 1.2 Praplan(Tömmernes-Omark) PP2; 22:35 2.2 Fazzini; 30:17 2.3 Smirnovs(Praplan-Filppula); 30:17 3.3 Alatalo(Granlund-Marco Müller) PP1;
Rigori : Winnik GOL – Marco Müller GOL – Hartikainen GOL – Fazzini GOL – Omark PARATO – Granlund PARATO – Tömmernes GOL – Carr PARATO – Praplan PARATO – Bennett GOL – Fazzini GOL – Tömmernes GOL – Granlund GOL – Hartikainen PARATO
Penalità : HC Lugano 4 x 2 Ginevra Servette 4 x 2
Arbitri : Marc Wiegand – Lukas Kohlmüller (GER) Linesman : Dario Fuchs – Stany Gnemmi
Spettatori : 4713
HC Lugano: Koskinen(Schlegel), Klok-Alatalo(A), Granlund(TS)-Marco Müller-Bennett, Mirco Müller-Riva, Patry-Thürkauf(C)-Carr, Guerra-Andersson, Josephs-Morini(A)-Fazzini, Villa-Gerber, Zaneti-Herburger-Walker. All.Gianinazzi
Ginevra Servette HC: Descloux(Keller), Tömmernes(C)-Chanton, Smirnovs-Filppula-Praplan, Auvitu-Jacquemet(A), Bertaggia-Richard-Miranda, Winnik(A)-Karrer, Omark(TS)-Jooris-Hartikainen, Smons, Flebiger-Cavalleri-Antonietti. All.Cadieux