Il poker del Davos stende un Lugano di nuovo spento

Il poker del Davos stende un Lugano di nuovo spento

Bianconeri sconfitti (4-0). Una doppietta del ceco Stransky e il gran gol di capitan Ambühl lanciano gli ospiti, che mettono il meritato sigillo finale con Corvi, autore anche di tre assist. Shutout per Sandro Aeschlimann

Sconfitto nel derby e quasi con le spalle al muro, il Lugano aveva trovato subito la forza di reagire, sbancando a sorpresa Les Vernets al cospetto della capolista Ginevra. Chiamato però a ripetersi nella sfida domenicale con il Davos, alla Corner Arena, nel giorno della celebrazione di Lüthi e Metropolit, entrati a far parte della Hall of Fame bianconera, cade di nuovo malamente, superato con un perentorio (4-0) dalla formazione grigionese.   

Dopo un avvio di partita piuttosto equilibrato, sono gli ospiti a farsi pericolosi per primi con due conclusioni a breve distanza di Knak e Wellinger, che non sorprendono l’attento Koskinen. I bianconeri rispondono con un tiro dalla linea blu di Alatalo non trattenuto da Aeschlimann, sul cui rimbalzo si avventano contemporaneamente Arcobello e Barandun, scatenando la bagarre. Dopo 7’ i grigionesi  possono godere della prima superiorità numerica per l’uscita di Mirco Müller e, dopo un’occasione fallita incredibilmente da Nussbaumer, realizzano il gol d’apertura con il ceco Stransky, che viene convalidato solo dopo un’attenta analisi delle immagini televisive, (presunto offside). La panchina bianconera paga così con due minuti di penalità la richiesta del coach challenge. La stessa viene però subito bilanciata da quella inflitta a Marc Wieser, per colpo di bastone e, dopo la rete sfiorata da Arcobello, il Davos ha la grande chance di raddoppiare ma, Nordstrὂm, filato via a tutta velocità in contropiede, non riesce a superare il portiere avversario. I grigionesi, alla loro prima uscita, con in panchina il nuovo coach Waltteri Immonen, mostrano maggior intraprendenza e Koskinen deve metterci di nuova una pezza per negare il gol alla svedese Nygren. Prima dell’intervallo, però, dopo un palo clamoroso centrato da Carr, gli ospiti trovano il gol del raddoppio grazie allo splendido backhand di Ambühl, che si infila proprio sotto l’incrocio dei pali (0.2) al minuto 19:04. Il periodo centrale si apre subito con un campanello d’allarme per i padroni di casa, ma la conclusione in diagonale di Nygren colpisce solo l’esterno del palo.Poco dopo, il Lugano non riesce a capitalizzare la superiorità numerica per l’uscita di Canova, creando solo un paio di tentativi velleitari con Fazzini e provandoci con una deviazione in tuffo di Thürkauf, controllata da Aeschlimann. Al minuto 25:56, però,  Stransky, approfittando di una grave distrazione difensiva, può realizzare con tutta tranquillità la terza rete per i gialloblù. La formazione di Gianinazzi incassa visibilmente il colpo, non riuscendo quasi mai a trovare le contro misure per impensierire la difesa avversaria. Un paio di tentativi di Guerra e Morini, non sono infatti sufficienti per provare a riaprire una contesa, controllata per lunghi tratti dalla formazione ospite, seguita da un buon numero di tifosi. Qualche istante più avanti, per fortuna del Lugano, la formazione guidata da Immonen, non capitalizza al meglio un power-play, scaturito dalla penalità fischiata a Thürkauf. Un piccolo segnale di risveglio, arriva solo in chiusura periodo quando lo slapshot di Alatalo colpisce il palo.

Dopo la seconda pausa, Bristedt viene subito spedito sulla panca dei puniti per sgambetto ma, i bianconeri, sempre troppo compassati, non riescono ad effettuare alcuna conclusione degna di nota verso la porta di Aeschlimann. Ad infierire sull’irriconoscibile formazione di casa, ci pensa allora il Top Scorer Enzo Corvi che, dopo aver messo a segno tre punti grazie ad altrettanti assist, realizza anche il quarto gol dei grigionesi. Quasi una condanna per i padroni di casa, sottolineata dal disappunto dei tifosi. Un paio di tentativi del volenteroso Carr, un tiro dalla distanza di Alatalo e un gol annullato ad Arcobello, stanno solo a testimoniare che, quanto meno l’orgoglio bianconero, non può essere messo in discussione. I minuti finali scorrono via veloci. Le emozioni sono davvero poche, eccezion fatta per il palo colpito da Nordstrὂm che evita un’ulteriore umiliazione ai padroni di casa. Ora, a cominciare dalla sfida in programma venerdì prossimo alla Corner Arena con lo Zurigo, ogni punto diventa determinante per gli obiettivi della stagione bianconera, giunta forse al suo punto più basso.

Le interviste postpartita

HC Lugano – HC Davos  0 . 4 ( 0 . 2 – 0 . 1 – 0 . 1 )

08:31 0.1 Stransky(Corvi)  PP1; 19:04 0.2 Ambühl(Corvi); 25:56 0.3 Stransky(Corvi-Ambühl); 44:37 0.4 Corvi(Stransky-Paschoud)

 

Penalità     :  HC Lugano  3 x 2                                   HC Davos  3 x 2     

Arbitri        :  Daniel Stricker – Cedric Borga            Linesman  : Sandro Gurtner – Matthias Kehrli

Spettatori :  5805

HC Lugano : Koskinen(Schlegel), Alatalo(A)-Mi.Müller, Carr-Ma.Müller-Zanetti, Klok-Riva, Morini-Arcobello(C)-Connolly(TS), Guerra-Andersson, Bennett-Thürkauf(A)-Fazzini, Wolf-Stoffel, Bedolla-Herburger-Gerber. All.Gianinazzi

HC Davos : Aeschlimann(Senn), Dahlbeck-Fora(A), Ambühl(C)-Corvi(TS)-Stransky, Barandun-Nygren(A), Bristedt-Nordstrὂm-J.Schmutz, Paschoud-Dominik Egli, Nussbaumer-Rasmussen-M.Wieser, Wellinger-Minder, Knak-Chris Egli-Canova. All.Immonen   

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