Spengler Cup: all’Ambrì Piotta l’edizione 2022

Spengler Cup: all’Ambrì Piotta l’edizione 2022

Ne è valsa la pena per i tifosi dell’Ambrì Piotta attendere la ripresa della Spengler Cup, a quasi tre anni di distanza dall’inizio della pandemia di Covid-19. Con la conquista dell’edizione 2022 ai rigori contro lo Sparta Praga, i leventinesi scrivono la storia dell’hockey ticinese: mai prima d’ora una squadra del cantone di lingua italiana aveva inserito il proprio nome  nell’albo d’oro del torneo amichevole per squadre più antico al mondo.

Dopo una lunga fase di studio, durante la quale nessuna delle due contendenti riescono a scoccare tiri verso le gabbie avversarie, al 3.15 i levintenesi chiedono una penalità per la spinta di Repik ai danni di Burren, la richiesta è spedita dagli arbitri al mittente. L’appuntamento con il powerplay è rinviato al 4.47 per una trattenuta di Krutil. Lo special team disegnato da coach Cereda lo concretizza con Formenton, lesto a deviare il diagonale di Chlapik. Lo Sparta Praga incassa il colpo, ma non si scompone e in 50” riporta in parità il match con l’iniziativa personale di Tomasek che conclude l’azione infilando il disco tra traversa e la spalla di Juvonen. L’attaccante è ancora protagonista al 9.14 con una serpentina con cui taglia come burro la difesa degli elvetici, senza, però, riuscire a trovare l’attimo per battere ancora Juvonen. L’incontro viaggia sul filo dell’equilibrio, per vedere la seconda conclusione dell’Ambrì verso Kovar è necessario attendere la nuova superiorità e la conclusione di Saarijarvi fermata con il petto dall’estremo difensore. Tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio, Formenton recupera il puck in zona neutra, in backhand mette Bürgler in condizione di avviarsi verso lo slot avversario, tuttavia, all’atto di concludere, l’attaccante perde l’attimo propizio per agganciare il disco.


Sparta Praga subito arrembante in avvio della frazione centrale con Repik; il primo powerplay potrebbe aiutare i cechi a trovare il raddoppio, invece, devono capitolare sul contropiede di Formenton. La reazione della formazione slava è immediata: nell’arco i un paio di minuti Forman e Buchtele vanno a sbattere contro il muro alzato dal reparto difensivo guidato da Juvonen. I biancoblù non stanno a guardare, il break matura dalla stecca di Virtanen che non sorprende Kovar. Non solo, il tentativo dei capitolini di imporre il proprio gioco è arginato con ordine. L’ultimo sussulto del periodo lo regala lo scambio tra Chlapik e Formenton, neutralizzato da goalie ceco.

Una penalità comminata  a Buchtele sul finire del secondo tempo, consente all’Ambrì di aprire l’ultimo terzo in superiorità e chiudere i rivali nel terzo difensivo. Il buon momento dei sopracenerini prosegue con l’azione che porta a tu per tu Formenton e Kovar, duello vinto da quest’ultimo. Il canovaccio del periodo precedente si ripete, lo Sparta Praga non riesce a trovare il bandolo della matassa rimanendo impigliato nella ragnatela dei ticinesi fino al 53.53, quando Horak la spezza riprendendo il rebound concesso da Juvonen sul proprio tiro alimentato dal passaggio orizzontale di Thorell. I cechi insistono: al 54.31 ione il portiere dell’Ambrì annulla il diagonale, dalla media distanza, di Forman. Dalla parte opposta è Virtanen ad avere l’occasione per chiudere l’incontro, il tiro di prima intenzione finisce alto.

Nel corso dell’overtime, la migliore occasione capita a Formenton in contropiede, nell’uno contro zero spara sopra la traversa. I cambi di fronte si susseguono senza esito, lo sanno Tomasek e Spacek fermati dai rispettivi goalie avversari.
Ai tiri di rigore la sfida è decisa da Inti Pestoni al quinto tentativo e La Montanara riecheggia alla Vailant Arena.

C’è Ambrì Piotta anche nell’All Star Team con Janne Juvonen tra i pali e Michael Spacek in attacco. Gli altri eletti dai media sono Michal Kempny (Sparta Praga) e Filip Berglund (Örebro) in difesa, mentre il reparto offensivo è completato da Brett Connolly (Team Canada) e Roman Horak (Sparta Praga).

Sparta Praga – Ambrì Piotta 2-3 rig. (1-1; 0-1; 1-0; 0-0; 0-1)
Sparta Praga:
Jakub Kovar (Josef Korenar); Michael Krutil – Michal Kempny – Ondrej Miklis – Martin Jandus – Tomas Tomek – Michal Moravcik – Martin Bohm; Michal Repik – Vladimir Sobotka – Miroslav Forman – Roman Horak – Erik Thorell – David Tomasek – Ostap Safin – David Vitouch – Jan Buchtele – David Dvoracek – Gustaf Thorell – Jakub Konecky – Daniel Pribyl. Coach: Miroslav Horava
Ambrì Piotta: Janne Juvonen (Benjamin Conz); Tim Heed – Yanik Burren – Vili Saarijarvi – Jesse Virtanen – Tobias Fohrler – Zaccheo Dotti – Isacco Dotti – Jannik Fischer; Filip Chlapik – Nando Eggenberger – Michael Spacek – Johnny Kneubuehler – André Heim – Dario Bürgler – Dominic Zwerger – Josh Jooris – Inti Pestoni – Alex Formenton – Daniele Grassi – Brandon McMillan. Coach: Luca Cereda.
Arbitri: Mikko Kaukokari (Finlandia) e Mikael Nord (Svezia) Linesmen: Anders Nyqvist (Svezia) e Hannu Sormunen (Finlandia)
Penalità: Sparta Praga 8 (6/2/0/0) – Ambrì Piotta 4 (0/2/2/0)
Tiri: Sparta Praga 30 (5/11/11/3/0) – Ambrì Piotta 24 (6/8/7/2/1)
Marcatori: (0-1) 05.45 Alex Formenton (Filip Chlapik – Michael Spacek) PP; (1-1) 06.35 David Tomasek (Michal Moravcik – Tomas Tomek); (1-2) 23.51 Alex Formenton (Tim Heed) SH; (2-2) 53.53 Roman Horak (Erik Thorell – Martin Jandus); (2-3) 70.00 Inti Pestoni (rigore)
 Spettatori: 6.267
MVP: David Tomasek (Sparta Praga) e Alex Formenton (Ambrì Piotta)

Foto di copertina di Keystone/Melanie Duchene

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