Lugano: via McSorley, ma la scossa non arriva

Lugano: via McSorley, ma la scossa non arriva

Il Davos si impone in rimonta (3-2). Dopo il gol in power-play di Alatalo, ad inizio ripresa il raddoppio di Zanetti fa ben sperare. Nel finale segna Knak poi il crollo, con due reti subite in meno di 2’ per opera di Stransky e Rasmussen.

E’finita così dopo sole otto partite, la seconda stagione di Mc Sorley sulla panchina del Lugano, sostituito a pieno titolo da Luca Gianinazzi,  già coach dell’U20. Dopo un’attenta analisi messa in atto della dirigenza, hanno pesato gli ultimi risultati davvero negativi e le frizioni con lo spogliatoio. Il tutto, comunicato solo un paio di ore prima dell’incontro casalingo con il Davos ,che il Lugano bianconeri aveva assolutamente bisogno di fare suo, che ha pensato per due tempi di avere in mano e cha ha finito invece per perdere di misura (3-2), sprecando due reti di vantaggio.

La partenza sprint dei grigionesi costringe dopo pochi secondi Koskinen ad intervenire, per deviare col pattino un diagonale insidioso di Bristedt. I bianconeri hanno subito l’occasione di sfruttare l’uomo in più, per un errore di Aeschlimaan che spedisce il disco fuori pista. Nulla succede nei due minuti successivi, con il Lugano che fatica a prendere ritmo, e rischia di capitolare al termine di un’ottima combinazione Nordstrὂm-Ambűhl. Al secondo tentativo di power-play (fuori Brisredt), i padroni di casa si portano in vantaggio con un tiro dalla distanza di Alatalo che tocca il palo e finisce in rete (1-0) al minuto 08:42.  Il Davos reagisce prontamente e giostra a lungo nel terzo offensivo. Solo grazie al doppio miracolo di Koskinen, non arriva il gol sia per mano di Bristedt che di  Nussbaumer, nonché sul rimbalzo raccolto da Prassl che sbatte sul palo. I bianconeri soffrono per diversi minuti ma, quando finalmente riescono a liberarsi dalla pressione avversaria, creano due buone opportunità con Connolly e Guerra. Prima dell’intervallo, anche la formazione di Wohlwend ha la sua chance di giocare con l’uomo in più, ma non riesce a costruire occasioni degne di nota.

Nel periodo centrale, i bianconeri raddoppiano subito grazie al primo gol bianconero di Zanetti, che devia imparabilmente alle spalle di Aeschlimann, la conclusione dalla linea blu di Riva (2-0) al minuto 21:16. La formazione di casa, sciolta la tensione, ritrova anche la concentrazione in fase difensiva riuscendo a resistere senza affanno in box-play, in ben due occasioni. Gli ospiti provano comunque a rientrare in partita, ma trovano sulla loro strada l’ottimo Koskinen, che neutralizza anche il gran tiro di Knak. Lo stesso attaccante gialloblù, reo di aver alzato troppo il bastone, finisce poco dopo sulla panchina dei penalizzati, seguito due minuti dopo da Fora. Il palo nega il gol ad Arcobello, mentre Aeschlimann respinge con bravura i diagonali di Connolly e Fazzini, ma, soprattutto, inchioda il disco col pattino e con l’aiuto del palo, e sembra rendere vana la deviazione ravvicinata di Granlund. Ai più pare che il disco abbia superato la linea, anche se gli arbitri sostengono che il gioco fosse già stato fermato. Seppur menomati dall’inferiorità numerica, gi ospiti si rendono pericolosi  con un contropiede fulmineo dello svedese Bristedt, reso possibile da una leggerezza di Arcobello. Il merito va ascritto al solito, immenso Koskinen, che chiude lo specchio della porta al veloce attaccante svedese.

Dopo il secondo intervallo, Jung ci prova dalla linea blu, ma lo slapshot non sorprende il portiere bianconero. Sul fronte opposto anche Vedova ha la sua buona chance, ma Sandro Aeschlimann non è da meno. Dopo una serie di tentativi sventati, crolla anche l’imbattibilità di Koskinen, che nulla può sul tocco ravvicinato di Knak, lasciato completamento libero di battere a rete da Wolf e Guerra (2-1) al minuto 43:41. Gli ospiti spingono sull’acceleratore e, in breve tempo, sfiorano il pareggio con Bristedt e capitan Ambűhl. Al minuto 50:42, Wolf toccato duro da Bristedt è costretto ad uscire dal ghiaccio, ma gli arbitri non intervengono. Gli ospiti rischiano il tutto per tutto, concedendo spazi agli attaccanti bianconeri che sfiorano la terza rete con Morini e Arcobello. Lo sforzo dei grigionesi viene però premiato al minuto 54:39 quando con un gran diagonale Stransky, innescato da Corvi, supera per la seconda volta Koskinen (2-2). Gli ospiti salgono in cattedra e, dopo una gran lavoro di Knak e Bristedt, ribaltano addirittura il risultato con Rasmussen (2-3) al minuto 56:16. A 2’dal termine, Gianinazzi chiama un time-out, ma la penalità inflitta a Koskinen per ritardo di gioco impedisce il forcing ai bianconeri così condannati ad una nuova sconfitta, 4°k.o. in cinque partite disputate alla Corner Arena.

Le interviste

HC Lugano – HC Davos 2 . 3 ( 1 . 0 – 1 . 0 – 0 . 3 )

08:42  1 . 0  22.Alatalo (60.Granlund) PP1

21:16  2 . 0  11.Zanetti (37.Riva-16.Herburger)

43:41  2 . 1  36.Knak (90.Jung-40.Rasmussen)

54:39  2 . 2  44.Stransky (70.Corvi-27.Nygren)

56:16  2 . 3  40.Rasmussen (67.Bristedt-36.Knak)

 

Penalità    :  HC Lugano  5 x 2                                      HC Davos  5 x 2

Arbitri       :  Miroslav Stolc (SVK) – Cedric Borga     Linesman : Dominik Altmann – Matthias Kehrli

Spettatori :  5116

HC Lugano : Koskinen(Schlegel), Mirco Műller-Alatalo, Granlund(TS)-Arcobello(C)-Fazzini, Riva-Kaski, Morini(A)-Thűrkauf(A)-Connolly, Guerra-Wolf, Bennett-Herburger-Zanetti, Nȁser-Stoffel, Gerber-Cortiana-Vedova. All.Gianinazzi

HC Davos : Aeschlimann(Senn), Jung-Nygren(A), Nordstrὂm-Corvi-Ambűhl(C), Dahlbȁck-Fora(A), Bristedt-Rasmussen-Stransky(TS), Paschoud-Dominik Egli, Nussbaumer-Prassl-Marc Wieser, Barandun, Knak-Chris Egli-Schmutz. All.Wohlwend

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