g.palomboI bianconeri mettono fine alla serie di tre sconfitte consecutive, spazzano i venti di crisi, sorprendendo alla Gottardo Arena l’Ambri, autore, di contro, di un promettente inizio di stagione. Grazie a una prestazione collettiva superlativa e all’ottimo Koskinen, il Lugano non concede nulla ai rivali, aggiudicandosi il primo Derby stagionale con un perentorio (4-1).
Dopo l’avvio a grande velocità, una doppia conclusione di Hofer mette subito in difficoltà Koskinen. Il Lugano dimostra di essere entrato in pista non particolarmente concentrato facendosi con sei uomini sul ghiaccio dopo un cambio di linee. Con l’uomo in più, il disco gira a grande velocità, ma le conclusioni di Pestoni e Shore non trovano il bersaglio. Per vedere i bianconeri pericolosi dalle parti di Juvonen, bisogna attendere un’azione di contropiede condotta senza successo da Arcobello e una conclusione di Connolly, che sembra finalmente aver trovato il ritmo giusto dopo le prime due apparizioni. Il match prosegue sul filo dell’equilibrio anche se i leventinesi mantengono maggiormente il possesso del disco. Grassi centra il palo, ma l’azione è viziata da un fallo. Sul fronte opposto i bianconeri crescono trascinati da Connolly, già vincitore di una Stanley Cup, ma la panchina spegne l’inerzia favorevole con il secondo cambio scorretto. Però, proprio in shorthand, il finlandese Granlund sfrutta al meglio uno svarione di Shore, realizzando a sorpresa la rete del vantaggio (1-0) al minuto 14:50. Prima della conclusione del primo periodo, la formazione di McSorley, gode per ben due volte di una superiorità numerica per i falli di Grassi e McMillan ma se si eccettua una buona chance per Fazzini, il box-play dei biancoblù fa il suo dovere.
Nel periodo centrale, un gran tiro di Heim non riesce a sorprendere Koskinen, che si ripete poco dopo salvando di pattino su Virtanen. Il connazionale Juvonen, sul fronte opposto, manda sfortunatamente il disco fuori dal ghiaccio regalando al Lugano la ghiotta occasione di sfruttare l’uomo in più. I bianconeri, questa volta, ne approfittano prontamente, Marco Műller offre un ottimo assist a Thűrkauf che realizza la rete del (2-0). Poco dopo, gli ospiti sfiorano ancora il gol con Bennett, schierato in pista per l’assenza di Kaski, che soffre ancora dei postumi di un colpo al volto. Dopo un ottimo momento per l’Ambrì, che sfiora a più riprese il gol con Chlapik e Pestoni, sul ribaltamento di fronte, Andersson riprende il rimbalzo lasciato da Juvonen, sulla conclusione a botta sicura di Fazzini siglando il (3-0). Un’autentica mazzata per l’Ambrì che, con grande veemenza, si spinge in avanti per ridare un senso al match, ma si trova di fronte il muro eretto da Koskinen, che ferma le conclusioni di Burren e il secondo tentativo di Grassi. I problemi per il Lugano arrivano solo dai cambi di linee. Per la terza volta, infatti, i bianconeri incorrono nello stesso tipo di penalità, ma il box-play (migliore della NL) funziona a meraviglia. Nei minuti finali, gli ospiti assediano la porta difesa da Juvonen ma, sia Fazzini che Bennet, non riescono a firmare il poker. Nemmeno dopo il fallo di Alatalo ai danni di Heim, la formazione di Luca Cereda, con l’uomo in più, riesce ad accendere la luce.
Al via del periodo conclusivo, iniziato con qualche minuto di ritardo per sistemare al meglio i problemi del ghiaccio della Gottardo Arena, Virtanen sfiora subito il gol, ma ciò che conta è che i leventinesi possono sfruttare nuovamente l’uomo in più, per un fallo di Thűrkauf ai danni di Kostner. Il tempo scorre senza che nulla accada, soprattutto per merito dell’applicazione difensiva degli ospiti, che nulla concedono ai loro rivali. L’Ambrì non riesce a sfondare, nonostante i tentativi di Zwerger e di Chlapik, anche se a dir il vero, i tiri verso la porta di Koskinen cominciano ad aumentare. I biancoblù alzano anche il ritmo, e quando Josephs è costretto al fallo e ad accomodarsi in panca puniti, arriva il loro primo gol. Merito di Bűrgler, ex di turno, che batte con un gran tiro Koskinen (3-1) al minuto 51:17. A poco più di 3’ dal termine, Cereda rischia già il tutto per tutto richiamando in panchina Juvonen. La prestazione difensiva degli ospiti, però, è davvero superlativa e il gol di Thűrkauf, a porta vuota, mette fine alla contesa (4-1). Nei secondi finali prevale solo il nervosismo, con gli arbitri costretti a intervenire. Ma conta poco. La formazione di McSorley, solida in ogni reparto, sistema la propria autostima, e fa pace con i tifosi, arrabbiati dopo la sconfitta interna con il Losanna. Venerdì prossimo, con il neopromosso Kloten, l’imperativo sarà quello di ripetersi, per cercare di trovare continuità. Per l’Ambrì si tratta invece un passo indietro, in parte inatteso. La formazione leventinese può riprendere la sua corsa già a partite dalla prossima sfida col Rapperswil.
HC Ambrì-Piotta – HC Lugano 1 . 4 ( 0 . 1 – 0 – 2 – 1 . 1 )
14:50 0 . 1 60.Granlund (10.Marco Műller) SH1
22:50 0 . 2 97.Thűrkauf (10.Marco Műller-55.Andersson) PP1
26:25 0 . 3 55.Andersson (17.Fazzini-92.Connolly)
51:17 1 . 3 87.Bűrgler (19.Pestoni) PP1
57:43 1 . 4 97.Thűrkauf (60.Granlund) ENG
Penalità : HC Ambrì-Piotta 6 x 2 HC Lugano 8 x 2
Arbitri : Miroslav Stolc – Mikael Nord Linesman : Eric Cattaneo – Thomas Wolf
Spettatori : 6775
HC Ambrì-Piotta : Juvonen(Conz), Zaccheo Dotti-Burren, Chlapik-Spacek-Hofer, Fischer-Virtanen, Kneubuehler-Heim(TS)-Bűrgler, Pezzullo-Fohrler, Zwerger-Shore-Pestoni, Zűndel-Marchand, Mc Millan-Kostner-Grassi(C). All.Cereda
HC Lugano : Koskinen(Schlegel), Riva-Alatalo, Bennett-Granlund (TS)-Marco Műller, Guerra-Andersson, Patry-Thűrkauf-Connolly, Mirco Műller-Wolf, Josephs-Arcobello(C)-Fazzini, Villa-Gerber, Stoffel-Herburger-Vedova. All.McSorley