Varese: il rinnovo di un pilastro dell’attacco

Varese: il rinnovo di un pilastro dell’attacco

Una conferma anche in attacco per la nuova HCMV Varese Hockey, che sigla il contratto con un giocatore che tanto ha dato alla causa giallonera, ovvero Michael Mazzacane: un pilastro per il roster varesino e per l’attacco.

Grinta, determinazione, attaccamento alla maglia, impegno: si potrebbe riassumere così, in quattro concetti l’attaccante del Varese, autore nella stagione scorsa di un ottimo campionato durante il quale ha messo a referto 19 punti in 23 partite di stagione regolare, timbrando la rete in 7 occasioni.

Gol di “rapina”, con conclusioni dalla media distanza, a tu per tu con il portiere: il repertorio è abbastanza ampio, ma il suo meglio Michael lo ha sciorinato in fase di assistenza: spesso era il primo a iniziare l’azione nel terzo di attacco o a servire il disco decisivo al compagno meglio piazzato.

La sua dedizione al gioco e la sua pattinata veloce e rapida, portano Mazzacane a spendere molto sul ghiaccio dal punto di vista delle energie, ma nonostante questo non si fa pregare quando c’è da gettare l’ultima goccia di sudore in pista, sostenendo le trame offensive e seguendo il gioco dei compagni. Quando l’azione riparte in contropiede, sempre M. Mazzacane si propone per offrire al compagno una possibilità in più di passaggio, uno scarico, un appoggio per un triangolo, un movimento di disturbo alla difesa avversaria.

Mike, 34 anni, si appresta a vivere la sua dodicesima stagione con la maglia dei Mastini. Per lui, come pure per suo fratello Erik precedentemente confermato in difesa, siamo certi che il ritorno al Palalbani potrebbe rappresentare qualcosa di bellissimo.

Le parole di Michael Mazzacane

“Quest’anno sarà finalmente un’altra vita tornando a Varese per le partite e per gli allenamenti. L’anno scorso eravamo sempre tirati, arrivavamo sempre all’ultimo e tornavamo a casa tardissimo: il beneficio del ritorno a casa, secondo me, lo vedremo già dagli allenamenti e avremo anche modo di preparare meglio le partite. Anche la gestione dei tempi sarà diversa e ci sarà magari modo di fare un po’ di riscaldamento con cura prima delle sessioni o al termine del training.
Sono contentissimo del ritorno di Devèze e di Drolet. Lui non solo è un mio caro amico con cui ho un eccellente rapporto costruito due stagioni fa, ma è un “canadese anomalo” come gli dico sempre io e sono convinto che possa fare bene alla nostra squadra, non solo a livello di gioco. E’ un grande lavoratore e anche uomo spogliatoio, inoltre dal punto di vista umano è veramente un’ottima persona. Solitamente tanti giocatori canadesi hanno una spiccata propensione ai numeri e alle statistiche, vogliono cercare la rete con azioni anche personali, mentre lui sa guardare anche oltre, al gioco del team e al compagno in difficoltà.
In tanti mi hanno fatto notare che la mia stagione scorsa è stata tra le mie più positive, nonostante le difficoltà raccontate e l’età che avanza: personalmente l’anno scorso credo di aver disputato un buon campionato, ma l’obiettivo è quello di fare meglio quest’anno e già mi sto preparando con serietà perché ho davvero troppa voglia di ricominciare. Voglio arrivare pronto fin dall’inizio.
Con Devèze avevo un po’ cambiato gioco: lui mi aveva visto come ala e quando mi propose il cambio di ruolo ho accettato nonostante fosse una scommessa, ma non era andata affatto male. Ero in linea con Drolet e mi trovavo benissimo.
Quest’anno non so come sarà, ma mi metto a disposizione di Claude (Devèze): non nascondo che mi piacerebbe tornare a giocare con Drolet perché con lui ci troviamo a meraviglia, ma non importa se ala o centro. Mi adatto alle indicazioni dell’allenatore, sono pronto a rimettermi in gioco e se dovessi tornare a fare il centro, nessun problema perché è un ruolo che ho sempre svolto da anni e sarei felice”.

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