Mondiali TDA: Italia, un punto d’amarezza

Mondiali TDA: Italia, un punto d’amarezza

(Helsinki) – Dal Paradiso all’Inferno in 130”: è il lasso di tempo impiegato dall’Italia dal sognare una vittoria da tre punti, all’amara sconfitta per mano di Gallet in overtime. Agli Azzurri non è bastata una fase difensiva che ha rasentato la perfezione e la solita prestazione monstre di Bernard. Il punto guadagnato muove la classifica, ma a conti fatti non serve a nulla. Germania e Slovacchia rimangono avversarie invalicabili, con il Kazakistan sarà vietato sbagliare ancora.

Confermato Bernard tra i pali (con Fazio backup), coach Ireland recupera Trivellato e lo inserisce in prima linea con di Perna, la coppia Miglioranzi-Pietroniro scala in seconda, Spornberger in turnazione; in attacco l’Italia si presenta con le seguenti linee: Petan-Hanooun-Frigo, Sanna e i due Kostner, Mantenuto-McNally-Frank e Insam-Deluca-Traversa. Mantinger è il tredicesimo in rotazione.

Nel primo minuti di gioco è la Francia a cercare la via del goal con Tim Bozon; le due squadre giocano a viso aperto, pattinano molto, ma creano poco: per vedere impegnato un portiere bisogna attendere il 5’, quando Buysse respinge di gambale il diagonale di Petan. Con il trascorrere dei minuti gli Azzurri prendono il controllo delle operazioni di gioco chiudendo nel terzo difensivo i transalpini: al 7’ Frank devìa il diagonale di Gios senza riuscire a trovare lo specchio della gabbia. Riportatasi in avanti, la Francia va vicino alla beffa con il tiro da posizione defilata di Llorca che mette in difficoltà Bernard. Il primo penalizzato della partita è Gios, invitato dagli arbitri ad accomodarsi in panca punti per uno sgambetto. Nei 2’ di inferiorità gli special teams di coach Ireland lasciano poco spazio agli avversari pressando costantemente il portatore del disco. Tornati con gli stessi uomini sul ghiaccio, tocca ai francesi giocare con l’uomo in meno, tuttavia il powerplay non si dimostra migliore di quello avversario, l’unico tiro matura a penalità conclusa dalla stecca di Miglioranzi che Buysse respinge con il biscotto. Alla seconda penalità a sfavore, Frigo ruba il disco a Chakiachvili in zona d’attacco e a tu per tu con Buysse lo fredda sul palo di destra; l’Italia non segnava un goal in inferiorità in un Mondiale di Top Division dal 2008 (marcatore André Signoretti), proprio contro la Francia, nel secondo incontro di playout. Nel proseguo del powerplay al 15.26 Rech colpisce il palo. Gli ultimi minuti sono di marca francese, Bernard deve sventare le iniziative di Boudon e Tim Bozon. I Galletti, però, soffrono il forechecking avversario, il Blue Team, conscio di questo, difende sin dal terzo difensivo inducendo il portatore del disco all’errore come accade a 39” dal primo intervallo: Frigo recupera un disco in balaustra, lo cede orizzontalmente a Petan, il quale, libero da marcature, non riesce a superare Buysse.


Nella frazione centrale la Francia parte a spron battuto, dopo qualche brivido iniziale, la Nazionale italiana gestisce bene la fase difensiva e quando gli avversari arrivano al tiro, ci pensa Bernard a raffreddare gli animi avversari, come accaduto al 21.40 sulla deviazione di Rech sul tiro di Crinon. Gli uomini di Ireland si riportano in attacco in occasione della penalità comminata a Chakiachvili: le occasioni migliori le ha Insam dalla media distanza, tuttavia trova il muro alzato da Buysse. Mentre, al 26.37, con gli stessi uomini sul ghiaccio, Mantinger non ha la freddezza necessaria per raddoppiare in backhand. Dopo una fase di equilibrio, la Francia riprende a premere in avanti al 13’ , in break Mantinger si guadagna una superiorità, successivamente gestita male. Dalla parte opposta la saracinesca abbassata da Bernard resiste ad Auvitu, imbeccato da Gallet al 35.31, e a Bertrand, posizionato davanti allo slot, al 37.30. Nel finale del periodo la difesa pasticcia consentendo a Rech di andare vicino al goal, l’inappuntabile Bernard salva ancora una volta.

L’organizzazione difensiva italiana si conferma anche nel terzo tempo. I transalpini faticano a costruire azioni e tanto meno tiri verso Bernard. L’Italia, invece, mostra evidenti limiti nella gestione del powerplay: nel primo a favore del periodo solo Mantenuto riesce ad impegnare Buysse. La seconda chiara occasione di goal capita al 48.36 a Trivellato, Buysse non si lascia sorprendere e respinge uavvalendosi del biscotto. Il buon momento prosegue con i tentativi dalla blu di Trivellato, in powerplay, e Pietroniro. Replica al 52.41 di Perna in contropiede innescato da  Hannoun su un disco perso all’altezza della blu da Gallet e recuperato da Frank. Esaurita la fase propulsiva, la Nazionale italiana arretra il baricentro, tuttavia la Francia rimane in balìa della difesa avversaria, nonostante le numerose occasioni create da ogni parte del terzo d’attacco.  A 1’52” dalla conclusione, coach Bozon richiama Buysse per l’uomo di movimento in più e il timeout. La mossa frutta al 58.54 il pareggio di Treille che, davanti allo slot, devia il tiro di Fleury.

Nell’overtime, giocato in tre contro tre, a Gallet bastano 64” per mettere la freccia del sorpasso e far incassare alla Francia due punti pesanti in chiave salvezza, verosimilmente raggiunta.

La dichiarazione di Marco Insam nel post partita:

“C’è tantissima rabbia per la vittoria sfuggita di mano. Come ieri abbiamo disputato un’ottima partita, è veramente antipatico perdere così. Il primo e il terzo tempo sono stati ottimi, abbiamo giocato compatti, mentre nel secondo tempo abbiamo preso qualche penalità di troppo. A volte tendiamo a fare giocate complicate, anziché giocare semplice. Abbiamo guadagnato un punto, tre sarebbe stata la cosa giusta. Aver giocato ieri non ha influito sulla prestazione odierna, abbiamo svolto un ottimo training camp; come si è visto nelle ultime partite quando facciamo il back to back, rispondiamo bene, abbiamo gamba, ruotano tutte e quattro le linee. Per quanto riguarda il powerplay contro la Danimarca abbiamo segnato, oggi abbiamo avuto tante occasioni, purtroppo il disco non entra. Il penalty killing sta svolgendo un ottimo lavoro, oggi Luca (Frigo, nda) ha realizzato un grande goal, stiamo anche subendo poco, che è una cosa molto importante per noi”.

E l’analisi di Greg Ireland a fine partita rilasciata alla FISG: 

“Il nostro bisogno principale è quello di fare gol. Abbiamo nuovamente cambiato le linee per cercare idee nuove, e una chimica diversa. Ha funzionato in parte perché abbiamo creato di più ma non abbiamo segnato abbastanza.
La nostra mancanza più grande rispetto alle altre squadre è che loro hanno a disposizione giocatori dell’Nhl che fanno la differenza e noi no. Ovviamente non ci lamentiamo, noi sappiamo quanto è difficile giocare a questo livello e forse non tutti se ne rendono conto. 
Oggi sono deluso dal risultato ma come sempre orgoglioso della mia squadra perché in questa partita hanno fatto un lavoro grandioso. Chi si concentra solo sul risultato perde di vista il processo che c’è dietro e diventa poi impossibile migliorarsi. 
Adesso abbiamo tre partite da giocare. Saranno difficili e lo sappiamo ma noi vogliamo fare punti con chiunque. Sappiamo che sarà dura, conosciamo i nostri avversari ma non facciamo calcoli in chiave salvezza, a quello non ci pensiamo. Per noi conta solo la prossima partita, una alla volta.”

Francia – Italia 2-1 ot (0-1; 0-0; 1-0; 1-0)
Francia:
Henri Corentin Buysse (Sebastian Ylonen); Hugo Gallet – Yohann Auvitu – Vincent Llorca – Florian Chakiachvili – Pierre Crinon – Thomas Thiry – Romain Bault; Damien Fleury – Sacha Treille – Tim Bozon – Charles Bertrand – Valentin Claireaux – Jordann Perret – Alexandre Texier – Louis Boudon – Anthony Rech – Guillaume Leclerc – Nicolas Ritz – Dylan Fabre – Kevin Bozon. Coach: Philippe Bozon
Italia: Andreas Bernard (Justin Fazio); Alex Trivellato – Dylan di Perna – Enrico Miglioranzi – Phil Pietroniro – Daniel Glira – Gregorio Gios – Peter Spornerger; Alex Petan – Dante Hannoun – Luca Frigo – Marco Sanna – Diego Kostner – Simon Kostner – Daniel Mantenuto – Brandon McNally – Daniel Frank – Marco Insam – Ivan Deluca – Tommaso Traversa – Matthias Mantinger. Coach: Greg Ireland
Arbitri: Lassi Heikkinen (Finlandia) e Linus Ohlund (Svezia) Linesmen: Tommi Niittyla (Finlandia) e Emil Yletyinen (Svezia)
Penalità: Francia 10 (2/4/4/0) – Italia 6 (4/2/0/0)
Tiri: Francia 36 (10/15/9/2) – Italia 21 (8/5/8/0)
Marcatori: (0-1) 14.42 Luca Frigo SH; (1-1) 58.54 Sacha Treille (Damien Fleury – Yohann Auvitu) EA; (2-1) 61.04 Hugo Gallet (Tim Bozon)
Spettatori: 1.543
MVP: Pierre Crinon (Francia) e Luca Frigo (Italia)


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