Un grande Asiago porta la serie a Gara Cinque

Un grande Asiago porta la serie a Gara Cinque

(m.g.) L’Asiago vince “Gara Quattro”, in rimonta, chiudendo il match nel terzo tempo e riequilibrando la serie sul 2:2. La partita è stata bella, giocata – nonostante la fatica degli impegni così ravvicinati – con una sorprendente intensità fisica, da entrambe le formazioni.

L’Asiago, come largamente previsto, deve, purtroppo, fare a meno di Gianluca Vallini e schiera Luca Stevan a difesa della sua gabbia.
L’assenza del goalie titolare si avverte, in apertura di gara, anche nel modo di giocare della formazione di Barrasso che cerca di tenere il disco, il più possibile lontano dal suo terzo difensivo quasi per voler meglio proteggere il giovane sostituto di cotanto titolare. I primi venti minuti, in pratica, si confermano una sorta di fotocopia della serie, con i giallo rossi ad attaccare e gli sloveni, chiusi davanti al loro bravo portiere.
Già al 5:09, infatti, Oscar Fröberg viene chiamato a chiudere su un’incursione di Stefano Giliati che, presentatosi da solo davanti a lui, chiude l’azione con un tiro fuori bersaglio.
Al 6;35 poi, gli stellati passano in vantaggio. L’azione nasce da un guizzo di Anthony Salinitri che si libera di due difensori e spara verso la porta di Fröberg, il portiere respinge e Steven Iacobellis, a porta vuota, è lesto ad infilare il puck in fondo alla gabbia.
La rete galvanizza gli ospiti che tengono a lungo il pallino del gioco e gli otto tiri contro i dodici. del primo tempo dimostrano e confermano la maggior verve offensiva dei veneti.
Lo Jesenice però ha il merito di non si scomporsi e di raggiungere il pareggio al primo, vero, affondo della partita. La rete la sigla il ventiseienne terzino Miha Logar con una conclusione “chirurgica” che si infila nell’angolino alto del primo palo, un tiro, praticamente imparabile. Prima della fine del tempo si registrano ancora un paio di conclusioni della “ritrovata” prima linea che con la coppia: Salnitri ed Iacobellis mette pressione a Fröberg.

Nel secondo tempo, parte a razzo lo Jesenice che trova subito il gol. L’Asiago pareggia con un gol fantastico di Marchetti ma poi la pattuglia di Barrasso pecca, nel finale, non sfruttando – negli ultimi dieci – ben 5 minuti e mezzo di superiorità numerica sul ghiaccio. Si chiude il tempo sul 2:2 ma per i veneti molti sono i rimpianti per ciò che poteva essere fatto.
Pronti-via e lo Jesenice trova subito il gol. Mantenuto perde un disco velenosissimo in uscita di zona, Pance, lo smista a Viikila che è velocissimo a darlo ad Eetu Elo. L’attaccante finlandese tira prontamente infilando il puck tra i gambali di Luca Stevan. L’Asiago, nel prosieguo del tempo, ha un paio di occasioni per pareggiare i conti ma né Iacobellis né Mantenuto riescono a superare il goalie dello Jesenice. Poi al 27:12 una trattenuta di Miha Logar su Salinitri, piene punita con un tiro di rigore, una punizione che ci è parsa, francamente, un po’ troppo severa. La trasformazione viene affidata proprio allo stesso Anthony Salinitri che si fa ribattere la conclusione da Fröberg, bravo a fare un passo in avanti ed a respingere il tiro sul primo palo. Desta altrettanta perplessità – a nostro modesto giudizio – una penalità di due minuti comminata, poco dopo, a Giordano Finoro che per una spinta viene invitato ad accomodarsi “sul pancone dei reprobi”. Per fortuna dei veneti nei due minuti successivi non accade nulla di importante ad eccezione di una conclusione, centrale, di Nejc Brus, ben rintuzzata da Luca Stevan. L’Asiago, ripristinata la parità numerica sul ghiaccio, pareggia al 30:58. Il gol, diciamolo subito, è, veramente, molto bello. L’azione nasce da una giocata di Iacobellis (sempre Lui!!) che da dietro la gabbia rimette il disco nel mezzo, Marchetti, dalla blu, tira al volo ed il suo fantastico “Onetimer”, sorprende, nettamente, Fröberg, coperto, nella visuale, anche dalla presenza davanti a sé, di Mantenuto. Poi, come detto, un fallo di Nejc Brus su Anthony Salinitri, viene punito con due minuti, ma gli stellati non creano azioni pericolose e nulla di sensazionale accade neppure quando Ulamec si prende un 2+2 per un bastone alto che colpisce al volto Giliati.

Il terzo drittel è molto nervoso; le due formazioni avvertono l’enorme importanza di un tempo che potrebbe decidere la partita e l’intera serie. L’Asiago lo affronta col solito cipiglio offensivo, anche forte di una superiorità tecnica che la pone – indubbiamente – al di sopra della formazione dell’Alta Carniola. Pertanto nei primi sette minuti sono i veneti a mettere sotto assedio Oscar Fröberg, che è chiamato, a ripetizione, a salvare la sua porta. I Red Steelers giocano in modo “sparagnino” ma l’occasione da gol più limpida capita (49:20) proprio sulla stecca dello sloveno Jure Sotlar che, servito nello slot, solo soletto, davanti al portiere, spara addosso alla figura di Luca Stevan, bravo ad uscire ed accorciargli la visuale di tiro. L’Asiago insiste ad attaccare il terzo difensivo dello Jesenice, Coach Nik Zupancic fa giocare la sua squadra utilizzando prevalentemente le prime due linee, tutto proteso alla difesa della propria gabbia, ma, infine, dopo tanto attaccare, gli sforzi degli stellati vengono premiati. Il goal arriva (53:14) grazie ad un tiro di Josè Magnabosco sul quale Oscar Fröberg è obbligato a concedere il “tap.in”. Il puck – respinto – arriva proprio sulla mattonella preferita da Anthony Salnitri che, senza pensarci un attimo, tira, al volo, infilandolo a mezza altezza, sotto la traversa.
La gara, di fatto, finisce qui. Anche se mancano quasi sette minuti alla sirena, si ha, subito, l’impressione che gli sloveni non abbiano le forze per poter riequilibrare il risultato. Neppure nei due minuti di power play, offerti ingenuamente da una respinta errata di Stefano Giliati che manda fuori pista il puck danno ai Red Steelers la forza di andare in gol. La penalità sul volontario “ritardo di gioco”, insomma, non regala emozioni anzi, recuperata la parità sul ghiaccio è Daniel Mantenuto ad avere sulla stecca una buona occasione per andare in rete.
Al 58:34 Coach Nik Zupancic chiama in panchina Fröberg per inserire un “extra player”. La mossa, come era avvenuto – a parti invertite – appena due giorni prima ad Asiago, si rivela un clamoroso “Harahiri”. A 38 secondi dalla sirena, infatti, Josè Magnabosco corona la sua, ennesima, grande prestazione, infilando la porta sguarnita e dedicando il gol (con l’indice alzato verso l’alto) al proprio genitore, recentissimamente scomparso. Dediche – belle e commoventi – a parte, la gara finisce qui con la pattuglia dei tifosi giallo-rossi che si sono accollati questa infinita trasferta, ad esultare ed i quasi quattromila tifosi sloveni a sfogare la rabbia per la sconfitta, gettando sulla pista ogni genere di contenitore di bevande.
La (meritata) vittoria dei giallo-rossi riapre quindi la serie che proseguirà, e si concluderà, con la GARA 5 di martedì sera (face off alle 20:30) sulla pista ghiacciata dell’Odegar. Mi sia consentito, da appassionato di Hockey su ghiaccio, formulare l’augurio che, anche in quella occasione, ci sia lo stesso contorno di pubblico che si è potuto apprezzare stasera in Slovenia e che, purtroppo, finora non si è potuto vedere sull’Altopiano.

Alps Hockey League | 16.04.2022 | Gara 4 Finale:
Sabato, 16.04.2022, Ore 20:00: Dvorana Podmežakla, Jesenice.
Spettatori: 3950 – Tiri in Porta: 29 : 39 (8 : 12 – 8 : 14 – 13 : 13)
HDD SIJ Acroni Jesenice – Migross Supermercati Asiago Hockey 2:4 (1:1, 1:1, 0:2)
Arbitri: Matthias RUETZ, Jakob SCHAUER, Giudici di Linea: Matej Arlic, Mauro De Zordo.
MARCATORI: 06:35 0:1 ASH Steven Iacobellis (Anthony Salinitri); 11:55 1:1 JES Miha Logar (Jesperi Viikila – Andraz Zibelnik); 2:1 JES Eetu Elo (Jesperi Viikila); 30:58 2:2 ASH Michele Marchetti (Steven Iacobellis); 53:14 2:3 ASH Anthony Salinitri (Josè Magnabosco – Steven Iacobellis); 59:22 2:4 EN ASH Josè Magnabosco (Lorenzo Casetti – Anthony Salinitri)

La serie di finale “best-of-five” è adesso sul punteggio di 2:2

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