Lettera aperta di Tommaso Teofoli

Lettera aperta di Tommaso Teofoli

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Tommaso Teofoli, Consigliere Hockey FISG

Gentili Presidenti, 
Gentili Atleti,
Gentili Allenatori, 
Gentili Dirigenti
 
Vorrei ringraziarvi per avermi dato l’opportunità di rappresentare l’Hockey ghiaccio nel consiglio Fisg per due mandati.
E’ stata un’ esperienza unica ed indimenticabile per chi, come me, ha praticato questo sport sin da bambino ed è  cresciuto e si è formato con i valori legati a questo sport meraviglioso. Valori che ti contraddistingueranno per sempre, in tutto il percorso umano e professionale.
 
E’ giunto il momento di fare un passo indietro, per fare dei passi avanti. Credo infatti che dopo otto anni e due cicli olimpici sia arrivata l’ora di lasciare a chi ha più energia e idee innovative il compito di proseguire i progetti in vista delle Olimpiadi 2026.

 
Sono sereno, perchè certamente sia Thomas Rottensteiner  sia Marcello Cobelli ( Presidente LIHG ) saranno in grado di proseguire il lavoro fatto e daranno quegli impulsi positivi nel proseguimento dello sviluppo, ovviamente con la continuità data dal Presidente Federale Andrea Gios che ringrazio per tutto ciò che insieme abbiamo fatto.
 
 Da parte mia,  non farò mancare il supporto ed il mio sostegno perchè rimarrò sempre all’interno della famiglia Hockey ,anche se in ruoli diversi.
 
Nel ringraziare tutte le componenti Hockey che mi hanno supportato e sopportato in questi anni, vorrei fare un piccolo bilancio di quello che insieme abbiamo fatto.

Ripeto la parola insieme perchè sin dal primo giorno la mia visione federale e quella del Presidente Gios  è stata la condivisione con le società di tutte le iniziative , la federazione è la somma delle società e lo sviluppo degli atleti per le nazionali di categoria sia maschili sia femminili.

Senza elencare tutte le cose fatte vorrei soffermarmi su quelli che sono stati i capisaldi dell’ operato durante tutto il ciclo federale.
 
Per prima cosa essere riusciti, dopo anni di discussioni, a mantenere fermo il numero dell’utilizzo dei Transfert Cards nei vari campionati. Questo ha permesso di avere una stabilità del sistema e ha permesso l’utilizzo di giocatori italiani provenienti sia dalle giovanili sia dal circuito di farm team più volte modulato per assecondare le esigenze delle società.
 
Quindi, essere riusciti a regolamentare lo status di italos ( doppio passaporto), che oggi sono parte integrante della federazione ( transfert card illimitato)  ed hanno lo stesso status dei giocatori di nascita e scuole italiana, questa armonia si è vista anche all’interno delle società e soprattutto della nazionale.
 
Essere poi riusciti a dare stabilità ai campionati Senior con regole chiare e con promozioni sportive  non dettate dal budget annuale ma da una programmazione sportiva/economica che potesse collocare ogni società nel corretto campionato di riferimento, un ringraziamento particolare alle società IHL e a chi le ha gestite per la condivisione dei  programmi sportivi.
 
Ancora, essere riusciti a dare stabilità ai campionati giovanili sia in termini di fasce età sia in termini di format campionati con regole chiare dettate e gestite dalla commissione giovanili e controllate dall’ufficio campionati ( vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con passione per il bene dell’hockey).
 
Riguardo le nazionali ci sarebbero tante cose da elencare ma vorrei soffermarmi su quella più importante, essere riusciti a creare la “squadra azzurra” al posto del “Blue Team”.
 
Non è stato solo un cambio di  nome, bensì riuscire a dare una identità chiara al roster che si voleva creare con il corretto mix tra giocatori di scuola italiana e doppi passaporti, che hanno messo la loro passione e professionalità alla causa comune.
 
Essere riusciti a dare una prospettiva ai giovani che davvero possono ambire ad essere protagonisti nelle nazionali future accompagnati nella crescita dai nostri tecnici federali ai quali abbiamo dato mandato di creare un gruppo di lavoro in sinergia dalla under 15 alla Senior Maschile e dalla under 18 alla Senior femminile.
 
Abbiamo dato nuova dignità al nostro settore tecnico a tutti i livelli, creando dei team di lavoro, oggi capeggiati da John Parco e Trogny Bendelin, che potessero accrescere il livello tecnico, senza una identità tecnica nazionale non c’è futuro, questo aspetto sarà ancora più importante nel prossimo quadriennio olimpico.
 
Per ultimo, ma per questo non meno importante, essere riusciti a creare un gruppo di lavoro dell’Hockey che parte dal Segretario Generale con la preziosissima collaborazione di Barbara ed Elena per arrivare ai responsabili dei campionati, ai componenti delle commissioni, al direttore sportivo Stefan Zisser e a tutti i componenti degli staff delle nazionali dai tecnici ai team leaders ai medici ai fisioterapisti e agli attrezzisti, tutti costoro che mettono la passione per questo sport prima di tutto, vi ringrazio davvero col cuore.
 
Un ringraziamento speciale per Lou Vairo, per tutto il supporto che ci ha dato, senza di lui non penso avrei avuto la forza e la convinzione nel prendere decisioni difficili per dare identità alle nazionali.
 
Un caro saluto,
Tommaso Teofoli
Consigliere Hockey Fisg

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