Il Val Pusteria torna a riveder le stelle.

Il Val Pusteria torna a riveder le stelle.

(m.g.) “Salimmo sù, el primo e io secondo, /tanto ch’i’ vidi de le cose belle /che porta ’l ciel, per un pertugio tondo. /E quindi uscimmo a riveder le stelle.”. Ecco, consentiteci e perdonateci per aver scomodato “il Sommo poeta Fiorentino” Dante Alighieri per una ragione così (apparentemente) futile quale è una gara di hockey su ghiaccio, ma la citazione, a mio parere, ci sta tutta e ci sta bene. Il Val Pusteria, che all’arrivo di Helminen era sul fondo proprio come fosse una vecchia carpa, e pareva destinata ad un campionato con più ombre che luci, stasera è addirittura nona in classifica generale. Indubbiamente, il cambio di gestione tecnica ha portato alla luce insospettate qualità tecniche nel roster della formazione brunicense che, a poco a poco, ha iniziato a scalare la classifica e pur con qualche imprevisto contraccolpo ha ritrovato: gioco, morale, grinta e classifica ed oggi, con la vittoria casalinga col Dornbirn, proprio come fecero Dante Alighieri e Virgilio nella Divina Commedia, è riuscita a terminare il viaggio che l’ha portata ad attraversare il terribile Inferno e, dopo un lungo cammino, ha intrapreso il percorso che volge verso la “speranza, la redenzione e la luce”.

Spero che i miei gentili lettori mi perdonino questa “licenza poetica” che di fatto, metto, immediatamente, da parte per parlare, più prosaicamente di hockey giocato. Ebbene stasera il Val Pusteria ha vinto largamente (5:2) una gara delicatissima pur essendo costretta ad affrontarla con il Roster falcidiato da infortuni e malattie. Alla mancanza, già largamente preventivata, dell’infortunato Anthony Bardaro, si sono aggiunte all’ultimo momento quelle di Greg Carey, Jasse Ikonen, Dante Hannoun e Stephan Deluca, assenze pesantissime che hanno costretto Coach Helminen a rivoluzionare totalmente le carte, richiamando perfino il giovane Leonhard Hasler dal Farm Team di Vipiteno per poter schierare sul ghiaccio, almeno, tre linee offensive. A dispetto della difficile situazione, i Lupi, sin dall’inizio, affrontano il match con il piglio giusto. La squadra ha voglia di giocare e vuole vendicare la brutta sconfitta del ventotto dicembre ultimo scorso, patita proprio sul ghiaccio della Messestadion. Ed allora: pronti-via ed ecco che con una rapida serie di scambi Johan Harju mette Shane Hanna in condizione di tirare in porta e realizzare il vantaggio: il cronometro ci dice che sono trascorsi, appena 154 secondi dal face-off. I padroni di casa insistono e 5 minuti e mezzo più tardi, arrivano al raddoppio. Il gol nasce da un’azione personale di Reece Willcox che da posizione molto angolata è bravo a far passare il puck tra il palo ed il corpo del portiere austriaco. Il Val Pusteria continua ad essere padrone del ghiaccio e del gioco, ma al 11:24 uno sfortuna rebound, mette il ventiseienne attaccante austriaco Sam Antonisch solo davanti a Sholl. Il portierone pusterese non si scompone e riesce a compiere il miracolo neutralizzandone la conclusione. Al 13:27 si registra la prima penalità del match, ai danni di Ivan De Luca, colpevole di aver commesso una ostruzione non regolamentare. I Lupi reggono l’urto ma, giocando dall’inizio del match con sole tre linee, il dispendio di energie costa ai ragazzi di Helminen in termini di rendimento ed affaticamento nel restante periodo del drittel. Quasi a smentirci, nonostante che il calo di condizione dei Lupi, non sia solo una nostra impressione, i giallo-neri insaccano il 3-0. La rete nasce da una bella iniziativa di Ivan Deluca che, ricevuto il disco da Willcox si accentra e segna alla sinistra del portiere austriaco. La gara sfila via verso la fine del tempo ma, a venti secondi dalla fine, un disco perso, malamente, nel terzo difensivo, offre a Shawn ODonnell uno “cioccolatino” che il trentatreenne canadese, recentemente arrivato dalla formazione danese del Sønderjysk, non può che trasformare nel gol del 3:1, col quale risultato, peraltro, si chiudono i primi venti minuti di gioco.

Il secondo drittel è giocato con minor intensità del primo. Il Val Pusteria, anche per carenze oggettive di organico, non può spingere sull’acceleratore come è solito fare e cerca maggiormente il controllo del match piuttosto che i frequenti strappi e le giocate in velocità, alle quali Helminen ci ha abituato sin dal suo arrivo. La prima penalità del match per il team del Voralberg arriva al 27:00 (Colton Beck in panca puniti) ma il Val Pusteria non mostra di avere né le forze né la testa per poter approfittare della superiorità numerica sul ghiaccio. Il Dornbirn prende il sopravvento nel gioco e dopo una gran giocata di Stefan Häussle, i bianco-neri fanno ballare la difesa pusterese fino a quando con un tiro dalla blu, Davis Vandane, trova il goal del 2:3 che riapre – di fatto – i giochi.
Ma questo Val Pusteria ha carattere, cuore e grinta da vendere e da una sanzione a Daniel Glira (36:42) trova il goal del 4-2 in inferiorità numerica. La penalità al difensore pusterese (colpo col bastone) costringe i Lupi agli straordinari difensivi ma, ad 1:23 dalla sirena ed a 4 secondi dalla fine della penalità medesima, ancora lui, Ivan Deluca, approfitta di un lungo rinvio della sua difesa, si avventa sul puck e riesce a beffare portiere e difensore ospite, siglando il gol del 4:2.

Il terzo drittel, parafrasando una frase di Sir Winston Churchill è giocato col “sudore e con il sangue”. Il Dornbirn sa che perdendo qua a Brunico può, praticamente dare l’addio alla speranza di raggiungere i “Pre-Play-Off” e ce la mette tutta per recuperare il passivo. Il Val Pusteria gioca “più di macete che di coltello” e la gara non può che essere frammentata e piena di cariche in balaustra. Poi, al 47:20 una bella giocata di Glira-Stukel con servizio indietro a Max Gerlach che arrivava a rimorchio, consente all’attaccante di sbattere il puck in fondo alla gabbia di David Madlener. Le squadre, a questo punto della gara, mostrano un po’ di stanchezza ed i tre successivi power play per le penalità di Vladimir Ruzicka, di Daniel Glira e di Sam Antonisch, non cambiano il risultato. Sul finire agli austriaci saltano i nervi e Stefan Häussle viene mandato a far la doccia in anticipo per uno scambio di ruvidezze fuori regolamento con Gerlach (sanzionato con 2 minuti). Comunque, al di là di questi dettagli, il match è ai titoli di coda ed i Val Pusteria, a dispetto del grande numero di assenti, vince una gara importantissima che consente alla formazione di Helminen di scavalcare lo Znojmo ed Innsbruck e raggiungere il nono posto in classifica, un posto che, ad oggi, significherebbe la qualificazione certa ai Pre Play-Off.

04.01.22, Ore 19:45, ICA Bruneck/Brunico
HC Pustertal Wölfe/Lupi Val Pusteria – Dornbirn Bulldogs 5 – 2 (3:1, 1:1, 1:0)
Spettatori: 1.086 – Tiri in Porta: 25:31 ( 8:7 – 14:12 – 3:11 )
Primo Arbitro: Andreas HUBER; Secondo Arbitro: Manuel NIKOLIC; Giudici di Linea: Davide Mantovani e Florian Martin.
Head Coach PUS Raimo Helminen – Head Coach DEC Kai Suikkanen.
MARCATORI: 02:34 1:0 PUS Shane Hanna (Johan Harju); 08:04 2:0 PUS Reece Willcox (Shane Hanna); 17:50 3:0 PUS Ivan Deluca (Reece Willcox – Raphael Andergassen); 19:40 3:1 DEC Shawn ODonnell; 32:49 3:2 DEC Davis Vandane (Colton Beck – Tyler Cuma); 38:37 4:2 SH1 PUS Ivan Deluca (Raphael Andergassen – Michael Caruso); 47:20 5:2 PUS Max Gerlach (Jakob Stukel – Daniel Glira);


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